L’art. 9, ultimo comma del D.M. n. 1444/1968 si applica soltanto alle zone C
Il T.A.R. Bolzano ricorda che l’ultimo comma dell'articolo 9 del D.M. n. 1444/1968 si applica soltanto alle zone C.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →
Il T.A.R. Bolzano ricorda che l’ultimo comma dell'articolo 9 del D.M. n. 1444/1968 si applica soltanto alle zone C.
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Il TAR Piemonte ribadisce che spetta al sindaco emanare anche l'ordinanza di rimozione dei rifiuti ex art. 192 del d.lgs. n. 152/2006 (e, quindi, non solo l'ordinanza contingibile e urgente) e che è necessario l'avviso di avvio del procedimento.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
Il TAR Piemonte ricorda che, in materia di ordinanze di rimozione dei rifiuti ex art. 192 del d.lgs. n. 152/2006, spettano alla cognizione del giudice amministrativo le controversie inerenti le sanzioni di tipo ripristinatorio, mentre l'accertamento dei presupposti per la ripetizione dei costi necessari alla bonifica ed al ripristino della area in questione, sia che si qualifichi la relativa azione in termini di regresso conseguente all'esecuzione in danno, sia che si prediliga una sua lettura in termini risarcitori, spetta al giudice ordinario.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
Nel contenzioso che riguarda gli appalti il nuovo rito “anticipato e in prevenzione” per le esclusioni non è immediatamente applicabile ai giudizi pendenti, ma solo ai bandi pubblicati successivamente all’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti d.lgs. 50/2016 e cioè il 19 aprile 2016. Lo ha stabilito in una recente sentenza il  Tar Toscana.
Post di Gianmartino Fontana - avvocato Read more →
Ricordiamo che, ai sensi dell’art. 27 del D. Lgs. n. 50/2016 (c.d. Nuovo Codice Appalti), il progetto di fattibilità (ovvero il “vecchio progetto preliminare”, espunto dal nuovo Codice) per realizzare lavori pubblici deve essere approvato in seno alla c.d. conferenza di servizi semplificata di cui all’art. 14 bis della L. n. 241/1990.
La conseguenza è poco gradita agli operatori, perchè così si vedono costretti a chiedere i pareri in una fase troppo anticipata rispetto al momento in cui il progetto si assesta:  se poi in sede di progetto definitivo o esecutivo si rendessero necessarie modifiche, il 27, comma 3, stabilisce che bisogna ritirare il progetto e ripartire dall'inizio.
Come si può ovviare a questo problema?
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →
Il TAR Veneto, con due sentenze, torna sul criterio della vicinitas, ricordando che, se esso è idoneo a definire la sussistenza di una posizione giuridica qualificata e differenziata in astratto configurabile come interesse legittimo, tuttavia non esaurisce le condizioni necessarie cui è subordinata la legittimazione al ricorso.
In particolare è necessaria la dimostrazione di un effettivo danno, sia esso di carattere patrimoniale o di deterioramento delle condizioni di vita o di peggioramento dei caratteri urbanistici che connotano l’area, e la mera vicinitas non è sufficiente a radicare un interesse al ricorso.
Il TAR afferma che i ricorsi che hanno lo scopo di precludere al controinteressato di conseguire un beneficio anziché di evitare un pregiudizio della posizione della parte ricorrente, hanno natura meramente emulativa e non meritano la tutela giurisdizionale.
La prima sentenza riguarda la variante a un piano di lottizzazione e la seconda l'ampliamento dell'attivitĂ esistente con la procedura dello sportello unico.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
Il T.A.R. Veneto chiarisce, con precipuo riferimento ad una persona giuridica, quando ricorre la responsabilità dell’attuale proprietario di un’area inquinata, spiegando perché il Commissario straordinario della ditta non è affatto equiparato, ai fini dell’esclusione delle responsabilità ambientali, al curatore fallimentare.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →
Il T.A.R. Veneto si sofferma sul giudizio di anomalia delle offerte, prestando attenzione al metodo del c.d. taglio delle ali e chiarendo cosa succede alle offerte che presentano lo stesso ribasso ma che si trovano a cavallo od all’interno delle ali.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →
Il T.A.R. Milano chiarisce i presupposti giuridico-fattuali che devono ricorrere per poter applicare l’art. 34 del D.P.R. n. 380/2001 e afferma che si applica dopo che è stata emanata l'ordinanza di demolizione e l'interessato ne fa richiesta, per la impossibilità di eseguire la demolizione.
Si può ragionevolmente ipotizzare che il TAR volesse dire che si può applicare anche in questo modo, ma non necessariamente solo così (cioè che può essere applicato anche per scelta iniziale del comune).
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →
Il Tar Salerno. in un caso in cui il consiglio comunale dichiarava il preminente interesse pubblico, ai sensi dell’art. 31, comma 5 del D.P.R. n. 380/01, al mantenimento (in luogo della demolizione) di sedici immobili costruiti abusivamente in zona vincolata ed acquisiti al patrimonio comunale, affronta il tema dei possibili rimedi utilizzabili dal comune che non condivida un parere vincolante della Soprintendenza.Â
Indetta una conferenza di servizi, il dirigente comunale emanava il provvedimento finale, conforme al parere negativo emesso  dalla Soprintendenza.
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Il comune, quindi, impugnava il suo stesso provvedimento negativo, con un ricorso che il TAR ha ritenuto inammissibile.Â
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Post di Gianmartino Fontana - avvocato
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