Il Consiglio di Stato innesta “l’indietro tutta” sulla ristrutturazione edilizia

16 Gen 2025
16 Gennaio 2025

Il Consiglio di Stato ha preso una linea molto restrittiva in materia di ristrutturazione edilizia, con la conseguenza che alcuni interventi che nei tempi recenti apparivano qualificabili come ristrutturazione edilizia ora sono considerati nuove costruzioni.

 Per esempio il Consiglio di Stato afferma che la categoria della demolizione e ricostruzione è stata ampliata dalle modifiche operate all'art. 3 del testo unico dell'edilizia dal decreto legilsativo 27 dicembre 2002, n. 301, in quanto non vi è più il limite della “fedele ricostruzione”, ma si richiede la conservazione delle caratteristiche fondamentali dell'edificio preesistente; pertanto la ristrutturazione edilizia, per essere tale e non finire per coincidere con la nuova costruzione, deve conservare le caratteristiche fondamentali dell'edificio preesistente e la successiva ricostruzione dell'edificio deve riprodurre le precedenti linee fondamentali quanto a sagoma, superfici e volumi. Il limite del rispetto della sagoma dell'edificio preesistente è stato peraltro eliminato con la modifica all'art. 3 comma 1 lettera d) del testo unico dell'edilizia da parte del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 , converito nella legge 9 agosto 2013, n. 98, mentre nel testo risultante dalla modifiche di cui all’art. 10, comma 1, lett. b), n. 2), del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, è stato reintrodotto per gli interventi realizzati in zone A, il rispetto di sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente e sono esclusi incrementi di volumetria.

https://www.giustizia-amministrativa.it/web/guest/-/105486-708

Post di Daniele Iselle e avv. Matteo Acquasaliente

Rimessione in termine per errore scusabile

16 Gen 2025
16 Gennaio 2025

Il T.A.R. Veneto ricorda che, in determinate condizioni, è ammessa la rimessione in termine per errore scusabile anche nel caso di omessa indicazione dell’Autorità Giudiziaria a cui ricorrere, nonché in caso di mancata segnalazione del relativo termine processuale.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Competenza in materia di PUA conformi al PRG

16 Gen 2025
16 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato la competenza della Giunta comunale per l’approvazione dei PUA conformi al PRG, ai sensi dell’art. 5, co. 13, lett. b d.l. 70/2011, come convertito nella l. 106/2011, nonché ai sensi dell’art. 20, co. 1 l.r. Veneto 11/2004.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Obblighi assunti dai lottizzanti nella convenzione di un PUA

16 Gen 2025
16 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che gli impegni assunti in sede convenzionale — al contrario di quanto si verifica in caso di rilascio del singolo titolo edilizio in cui gli oneri di urbanizzazione e di costruzione a carico del destinatario sono collegati alla specifica trasformazione del territorio oggetto del titolo, con la conseguenza che, ove, in tutto o in parte, l’edificazione non abbia luogo, può venire in essere un pagamento indebito fonte di un obbligo restitutorio — non vanno riguardati isolatamente, ma vanno rapportati alla complessiva remuneratività dell’operazione, che costituisce il reale parametro per valutare l’equilibrio del sinallagma contrattuale e, quindi, la sostanziale liceità degli impegni assunti.

È necessario, dunque, procedere ad una analisi sistematica e non atomistica della complessiva operazione posta in essere, onde individuare, in ragione degli interessi pubblici (di titolarità del Comune) e privati (di titolarità dell’impresa stipulante) tutelati dalle parti, i diritti e le obbligazioni a loro carico, che in essa trovano la propria fonte e la propria giustificazione causale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Rinuncia del Comune al collaudo delle opere di urbanizzazione

16 Gen 2025
16 Gennaio 2025

Nel caso di specie, il Comune agiva contro una ditta lottizzante per l’accertamento dell’inadempimento agli obblighi di cui a plurime convenzioni urbanistiche, nonché per la pronuncia, ex art. 2932 c.c., comportante il trasferimento dei diritti di proprietà e la costituzione delle servitù previste in proprio favore, nonché condanna della ditta al risarcimento del danno conseguente.

Il TAR Veneto ha dato torto al Comune.

Nelle convenzioni urbanistiche era stabilito che occorresse il collaudo delle opere di urbanizzazione primaria, ma successivamente era lo stesso Comune a rinunciare al collaudo delle opere; inoltre vari erano i ritardi imputabili al Comune medesimo, a fronte delle opere realizzate e della documentazione prodotta, in tema di collaudo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Convenzioni di lottizzazione e questioni di giurisdizione

16 Gen 2025
16 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che spetta al G.A. la cognizione delle controversie concernenti l’adempimento o la risoluzione delle convenzioni di lottizzazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Vicinitas e pregiudizio economico

15 Gen 2025
15 Gennaio 2025

Il T.A.R. ricorda che, per dimostrare l’interesse al ricorso da parte del vicino-confinante, occorre allegare anche il pregiudizio reale e concreto subito dall’edificazione altrui.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Deroghe del Piano Casa

15 Gen 2025
15 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha ricordato che l’art. 64 l.r. Veneto 30/2016 forniva l’interpretazione autentica dell’art. 2, co. 1; dell’art. 6, co. 1 e dell’art. 9, co. 8 l.r. Veneto 14/2009, stabilendo che le norme del cd. Piano Casa devono intendersi nel senso che esse consentono di derogare ai parametri edilizi di superficie, volume, altezza e distanza, anche dai confini.

Nel caso di specie, era possibile derogare alle percentuali di superficie coperta e scoperta disposte dallo strumento urbanistico in Zona C.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La deroga alla distanza dai confini prevista dal Piano Casa

15 Gen 2025
15 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la l.r. Veneto 14/2009, come modificata dalla l.r. Veneto 32/2013, cd. Piano Casa, è stata abrogata dalla l.r. Veneto 14/2019, che all’art. 17, co. 1 ha dettato una specifica disciplina transitoria: “Gli interventi per i quali la segnalazione certificata di inizio lavori o la richiesta del permesso di costruire siano stati presentati, ai sensi della legge regionale 8 luglio 2009, n. 14, entro il 31 marzo 2019, continuano ad essere disciplinati dalla medesima legge regionale”.

Tale norma deroga al principio tempus regit actum (alla stregua del quale i progetti edilizi sottoposti al Comune con SCIA o domanda di PdC dovrebbero essere esaminati, e quindi accolti o respinti, alla luce dello stato di fatto e di diritto esistenti al momento dell’adozione del provvedimento finale e non al momento della proposizione della domanda) e afferma che possono avvalersi del cd. Piano Casa e sfruttare le relative premialità solo i progetti edilizi presentati con SCIA o domanda di PdC entro il 31.03.2019.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Convalida del permesso di costruire

15 Gen 2025
15 Gennaio 2025

Nel caso di specie, il privato contestava al Comune che il PdC per una demo-ricostruzione con ampliamento ottenuto dalla società confinante era illegittimo, per mancanza del parere del Consorzio di Bonifica e per l’erronea considerazione di una fascia di terreno di proprietà pubblica nel computo della superficie utile.

La società si procurava il parere del Consorzio e rifaceva i calcoli senza considerare la fascia demaniale.

Il Comune rilasciava una convalida del PdC, che il privato impugnava.

Il TAR Veneto ha respinto il ricorso.

L’ampiezza della formula utilizzata dal legislatore consente di ricomprendere nella convalida figure quali la sanatoria (che si verifica allorquando un provvedimento viziato per mancanza nel procedimento di un atto preparatorio viene sanato dalla successiva emanazione dell'atto mancante) e la ratifica (consistente nell’appropriazione dell’atto, emesso da un organo incompetente, ovvero fornito di una competenza temporanea e occasionale, da parte dell’Autorità che sarebbe stata competente).

Post di Alberto Antico – avvocato

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