Il PdC con Piano Casa può essere convalidato

15 Gen 2025
15 Gennaio 2025

Nel caso di specie, il privato contestava al Comune che il PdC per una demo-ricostruzione con ampliamento da effettuarsi secondo il Piano Casa, ottenuto dalla società confinante era illegittimo, per mancanza del parere del Consorzio di Bonifica.

La società si procurava il parere del Consorzio e il Comune rilasciava una convalida del PdC.

Il privato eccepiva che la convalida del PdC era intervenuta dopo la scadenza della normativa di favore del Piano Casa.

Il TAR Veneto ha respinto l’eccezione.

Il provvedimento di convalida non si sostituisce all’atto convalidato, ma ad esso si ricollega al fine di mantenerne fermi gli effetti fin dal momento in cui esso è stato emanato, con efficacia ex tunc. La P.A., dunque, nel disporre la convalida di un precedente provvedimento, non agisce esercitando il medesimo potere di cui è espressione il provvedimento di primo grado, ma interviene sugli effetti di quell’atto, esercitando un potere di secondo grado su di un provvedimento già efficace. Dunque il limite negativo all’esercizio del potere di convalida costituito dal non aver perduto la disponibilità dell’effetto va riferito alla disponibilità da parte della P.A. del potere di intervenire sui suddetti effetti e, dunque, alla competenza dell’organo che interviene in secondo grado.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Pubblicato in G.U. il decreto correttivo alla riforma Cartabia della mediazione e della negoziazione assistita

14 Gen 2025
14 Gennaio 2025

Con il d.lgs. 27 dicembre 2024, n. 216 (pubblicato in G.U., Serie Generale n. 7 del 10.01.2025), che entrerà in vigore il 25.01.2025, sono state approvate le disposizioni integrative e correttive al d.lgs. 149/2022 (cd. riforma Cartabia), in materia di mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita.

Il decreto è disponibile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2025/01/10/25G00003/sg.

Post di Alberto Antico – avvocato

Sulla natura giuridica della V.I.A.

14 Gen 2025
14 Gennaio 2025

Il T.A.R. Veneto ricorda la natura giuridica della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.).

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Read more

Bosco e tutela paesaggistica

14 Gen 2025
14 Gennaio 2025

Il T.A.R. Veneto ricorda che anche il bosco costituisce un’area soggetta a vincolo paesaggistico che, se rimossa senza il rispetto della normativa vigente, comporta la rimessione in pristino dell’area boschiva.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Read more

Ricostruzione di un’opera edilizia perita e vincolo paesaggistico

14 Gen 2025
14 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha offerto un’applicazione del punto A.29 dell’allegato A al d.P.R. 31/2017, che esclude l’acquisizione della previa autorizzazione paesaggistica in caso di ricostruzione di un’opera perita in conformità all’opera originaria quanto a collocazione, ingombro planivolumetrico, configurazione degli esterni e finiture, fatte salve esclusivamente le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica e di sicurezza degli impianti tecnologici.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

L’acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un abuso edilizio

14 Gen 2025
14 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’omessa o imprecisa indicazione dell’area che verrà acquisita di diritto al patrimonio pubblico non costituisce motivo di illegittimità dell’ordinanza di demolizione, essendo l’indicazione dell’area un requisito necessario ai fini dell’acquisizione, che costituisce una distinta misura sanzionatoria.

Il TAR ha precisato che l’acquisizione gratuita dell’immobile abusivo, dell’area di sedime e dell’area ulteriore è rimessa ad un successivo atto da adottarsi all’esito dell’accertata inottemperanza all’ordinanza di demolizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un abuso edilizio come atto dovuto

14 Gen 2025
14 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che a fronte di un abuso edilizio conclamato e rispetto al quale il privato non abbia ottemperato all’ordine di demolizione il Comune non ha discrezionalità nel procedere ai successivi adempimenti prescritti dall’art. 31 d.P.R. 380/2001.

A fronte dell’illecito commesso dal privato e non sanato e della sua perdita di disponibilità delle opere abusive, non vi è dunque alcuno spazio per valutazioni di convenienza discendenti dalla stipulazione di un eventuale accordo urbanistico con il privato non più titolare delle opere abusive.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Un condominio può diventare destinatario di un’ordinanza di demolizione?

13 Gen 2025
13 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha risposto di no.

Deve richiamarsi il consolidato orientamento giurisprudenziale che, nel fornire l’interpretazione dell’art. 34 d.P.R. 380/2001, consente di individuare i responsabili dell’abuso anche negli attuali proprietari ma non certamente nel condominio che, oltre a non essere né responsabile né proprietario, è un mero ente di gestione, privo di personalità giuridica.

Inoltre, l’art. 1117 c.c. stabilisce che le parti comuni dell’edificio sono oggetto di proprietà comune dei condomini e, pertanto, il provvedimento volto a colpire eventuali abusi concernenti le stesse deve essere indirizzato esclusivamente nei confronti dei singoli condòmini, indipendentemente dal loro coinvolgimento diretto nella realizzazione dell’abuso.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

In materia di abusi edilizi, il legittimo affidamento del proprietario deve essere valorizzato

13 Gen 2025
13 Gennaio 2025

Nel caso di specie l’originario proprietario, che voleva realizzare un albergo negli anni ‘60, otteneva un’autorizzazione paesaggistica nel marzo 1963 e due licenze di costruzione dal Comune nel maggio 1963 e nel marzo 1969.

Successivamente il privato chiedeva ed otteneva di modificare la tipologia di edificio da realizzare e il Comune rilasciava una licenza nell’agosto 1969 per la realizzazione di un edificio residenziale, poi effettivamente realizzato.

In quest’ultima licenza di costruzione, le prescrizioni impartite dalla Soprintendenza nel marzo ’63 non erano ribadite.

Nel marzo 2023 – dopo che si erano succeduti diversi proprietari degli appartamenti residenziali – il Comune reinterpretava i titoli edilizi dell’epoca, affermando che il privato avrebbe dovuto rispettare le altezze fissate dall’autorizzazione paesaggistica anche nel realizzare l’edificio residenziale e, pertanto, ordinava di abbassare quest’ultimo di 75 cm (cosa che avrebbe reso inesistente, a fini abitativi, l’ultimo piano).

Il TAR Veneto ha annullato l’ordinanza del Comune, in nome del principio euro-unitario di tutela del legittimo affidamento dei proprietari attuali.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Però non vi è alcun legittimo affidamento al mantenimento di un abuso edilizio

13 Gen 2025
13 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha escluso che il trascorrere del tempo possa legittimare una situazione contra ius o consolidare un affidamento tutelabile alla conservazione dell’opera abusiva oggetto di condono, essendo di contro rinvenibile un ingiustificato mantenimento nel tempo ed utilizzo del bene insuscettibile di sanatoria, a vantaggio del privato e in danno dell’interesse pubblico all’ordinato assetto del territorio.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC