Silenzio della Soprintendenza nei procedimenti paesaggistici

31 Mag 2023
31 Maggio 2023

Vi è grande dibattito in giurisprudenza sul significato da attribuire al silenzio della Soprintendenza nei procedimenti di autorizzazione paesaggistica (art. 146 d.lgs. 42/2004), oppure di compatibilità paesaggistica (art. 167, co. 5 d.lgs. 42/2004).

Le tesi possibili sono tre, una volta scaduto il termine di legge:

  1. a) consumazione del potere per l’organo statale di rendere un qualunque parere (di carattere vincolante o meno);
  2. b) permanenza in capo alla Soprintendenza del potere di emanare un parere di carattere vincolante, nonostante la decorrenza del relativo termine perentorio;
  3. c) residua possibilità per l’organo statale di rendere comunque un parere che, però, perderebbe il carattere di vincolatività e dovrebbe essere autonomamente valutato dalla P.A. deputata all’adozione dell’atto autorizzatorio finale.

Il TAR Sardegna ha aderito a quest’ultima interpretazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Sull’obbligo del Comune di concludere il procedimento

30 Mag 2023
30 Maggio 2023

Il T.A.R. Milano ricorda la normativa della l. n. 241/1990, come interpretata dalla giurisprudenza amministrativa, circa l’obbligo di conclusione del procedimento amministrativo.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Gli atti amministrativi si interpretano come i contratti

30 Mag 2023
30 Maggio 2023

Il TAR Catania ha ricordato che qualsiasi atto amministrativo deve essere interpretato alla luce degli artt. 1362-1371 c.c.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Conferenza di servizi e decisione dell’Amministrazione procedente

30 Mag 2023
30 Maggio 2023

Il TAR Sardegna ha affermato che la conferenza di servizi non è un organo collegiale, bensì un modulo procedimentale, pertanto il dovere della P.A. procedente, chiamata ad adottare il provvedimento finale, di tenere conto delle posizioni prevalenti non comporta che essa debba attuare aritmeticamente la volontà della maggioranza delle PP.AA., quanto piuttosto che debba esercitare un potere discrezionale bilanciando le ragioni manifestate in conferenza di servizi, verificando in che termini si delinei la prevalenza del soddisfacimento degli interessi in gioco.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Preavviso di rigetto e garanzie partecipative del privato

30 Mag 2023
30 Maggio 2023

Il TAR Catania ha affermato che la partecipazione del privato al procedimento è garantita attraverso il preavviso di rigetto e l’esame delle controdeduzioni dell’interessato senza che gravi sulla P.A. alcun obbligo di singola e specifica confutazione delle osservazioni.

Ove il preavviso di rigetto non sia stato pretermesso, nessun obbligo di specifica confutazione delle analitiche deduzioni dell’interessato grava sulla P.A., anche in virtù del principio di non aggravamento del procedimento, laddove sia assicurata al privato anticipatamente la conoscenza delle ragioni poste a fondamento del provvedimento finale, nonché la possibilità di interloquire in contraddittorio e collaborare all’istruttoria.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Garanzie partecipative del privato e onere di motivazione della P.A.

30 Mag 2023
30 Maggio 2023

Il TAR Sardegna ha affermato che il dovere della P.A. di esaminare le memorie prodotte dal privato a seguito della comunicazione di avvio del procedimento non comporta la confutazione analitica delle allegazioni presentate dall’interessato, se il provvedimento finale è corredato da una motivazione che rende nella sostanza percepibili le ragioni del mancato adeguamento dell’azione amministrativa a quelle osservazioni.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Preavviso di rigetto e non annullabilitĂ  del provvedimento

30 Mag 2023
30 Maggio 2023

Come noto, l’art. 21-octies, co. 2, II periodo l. 241/1990 prevede delle ipotesi in cui, pur a fronte di vizi del procedimento amministrativo per l’esercizio di attività discrezionale, il provvedimento finale non è annullabile per impossibilità di diverso contenuto anche se le norme sul procedimento fossero state rispettate.

Il d.l. 76/2020 ha aggiunto un III periodo al comma citato, ai sensi del quale questa regola non si applica in caso di mancato invio del preavviso di rigetto ex art. 10-bis l. 241/1990, il che ha ribaltato un orientamento prima diffuso in giurisprudenza.

Il TAR Sardegna ha affermato che questa novella trova applicazione solo per i provvedimenti emanati successivamente all’entrata in vigore del d.l. 76/2020.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’annullamento dell’avvio del procedimento comporta necessariamente l’annullamento del provvedimento finale?

30 Mag 2023
30 Maggio 2023

La risposta è no. Il TAR Veneto rileva infatti che l’annullamento dell’atto endoprocedimentale è meramente invalidante e non caducante; il provvedimento conclusivo potrebbe non essere la conseguenza vincolata e inevitabile dell’avvio di procedimento, in quanto l’Amministrazione è titolare di poteri tecnico-discrezionali in sede di istruttoria.

Controprova è la norma di cui all’art. 21-octies, co. 2 l. n. 241/1990, che non ritiene rilevante l’assenza radicale della comunicazione di avvio del procedimento, se si prova che il contenuto del provvedimento finale non sarebbe cambiato, anche con la partecipazione dei privati: il che comporta l’obbligo, per il privato, di impugnazione del provvedimento conclusivo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Monetizzazione degli standard urbanistici

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Il Consiglio di Stato ha offerto una pregevole ricostruzione di questo istituto.

In particolare, in mancanza della monetizzazione, il privato è posto di fronte alle seguenti alternative: a) non realizzare l’intervento; b) cedere, ove possibile, una parte del proprio immobile al Comune; d) acquistare, in zona, a prezzo di mercato, spazi da destinare a standard.

Post di Daniele Iselle

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Monetizzazione degli standard urbanistici e contributo di costruzione

29 Mag 2023
29 Maggio 2023

Nel caso di specie, una legge regionale pugliese afferma che gli interventi di recupero dei sottotetti comporta la corresponsione del contributo di costruzione.

Per l’effetto, una società riteneva di non dovere la cessione delle aree a standard, o la loro monetizzazione.

Il Consiglio di Stato ha rigettato questa eccezione.

In linea generale fra i contributi per spese di urbanizzazione e i contributi dovuti per monetizzazione di aree standard vi è una profonda diversità sul piano dei rispettivi fini. Ad esempio, in tema di convenzione di lottizzazione, non è possibile in linea di principio scomputare dai primi l’importo dei secondi, trattandosi di distinti e ugualmente necessari costi che la P.A. deve sopportare per la sostenibilità dell’intervento.

Post di Daniele Iselle

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