Sulla sopravvenuta carenza d’interesse
Il T.A.R. afferma che il ricorrente può dichiarare la sopravvenuta carenza d’interesse finché la causa non è trattenuta in decisione.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. afferma che il ricorrente può dichiarare la sopravvenuta carenza d’interesse finché la causa non è trattenuta in decisione.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Ripubblichiamo con aggiornamenti uno schema degli illeciti edilizi diviso per tipo di illecito, la sua norma regolatrice, la possibilitĂ di fiscalizzare e la sanabilitĂ .
Lo schema è stato aggiornato a seguito delle osservazioni dei lettori.
A cura di Alberto Antico - avvocato
La giurisprudenza si sta consolidando nel senso che l’acquisizione gratuita al patrimonio del Comune rappresenta una sanzione autonoma, avente come presupposto un illecito diverso dall’abuso edilizio, che consiste nella mancata ottemperanza all’ordine di demolizione in precedenza emesso; il trasferimento della proprietà avviene ipso iure e costituisce l’effetto automatico della mancata ottemperanza all’ingiunzione a demolire; il provvedimento di acquisizione presenta una natura meramente dichiarativa, non implicando alcuna valutazione discrezionale.
Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha però escluso che l’automaticità dell’effetto ablativo vada intesa in senso meccanicistico o formale: tale effetto non si produce qualora l’inottemperanza sia involontaria, o nell’ipotesi in cui l’area appartenga a un soggetto estraneo alla commissione dell’illecito edilizio cui non è stato notificato l’ordine di demolire.
Nel caso di specie, il Consiglio ha annullato l’atto di acquisizione gratuita spiccato nei confronti di un privato, proprietario dell’immobile e non autore dell’abuso (realizzato in realtà dal locatario), che aveva ricevuto la notifica del provvedimento di diffida a demolire quando purtroppo le sue capacità cognitive erano compromesse per via della malattia di Alzheimer dalla quale era affetto.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Palermo ha affermato che, in tema di acquisizione gratuita dell’immobile abusivo a seguito di inottemperanza dell’ordine di demolizione, se per l’area di sedime l’automatismo dell’effetto acquisitivo rende superflua ogni motivazione sul punto e l’individuazione della stessa può evincersi anche dalla descrizione degli interventi sanzionati, l’individuazione di un’area ulteriore da acquisire deve essere invece puntuale e giustificata dalla ricorrenza di una esplicitazione delle opere necessarie ai fini urbanistico edilizi che siano destinate ad occupare l’intera zona di terreno che il Comune intende acquisire.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Palermo ha respinto l'eccezione del Comune, secondo la quale non sarebbe autonomamente impugnabile il formale atto di accertamento adottato dal Comune che, facendo propri gli esiti del verbale di inottemperanza dell’ordinanza di demolizione, sancisce l’effetto acquisitivo e costituisce titolo, previa notifica all’interessato, per l’immissione in possesso del bene e per la trascrizione nei registri immobiliari.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto sottolinea che il Comune, ex art. 27 T.U. Edilizia, ha sempre il potere-dovere di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, senza bisogno che la demolizione venga disposta dal Prefetto, nemmeno nelle ipotesi di cui all’art. 167 Codice Beni Culturali.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Sardegna ha affermato che la comunicazione dei motivi ostativi di cui all’art. 10-bis l. 241/1990 è priva di immediata lesività , attesa la funzione che le è propria di consentire alla parte di partecipare attivamente al procedimento e, in ipotesi, di far pervenire l’Autorità competente anche ad una diversa determinazione rispetto a quanto rappresentato nella sede dell’interlocuzione procedimentale; pertanto, da un lato la sua autonoma impugnazione rende inammissibile il ricorso per difetto di interesse, e d’altro lato non sussiste alcun onere di immediata impugnazione giurisdizionale della comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il Servizio tecnico centrale del Consiglio superiore dei lavori pubblici ha reso il parere del 19.09.2024, prot. n. 12881, che si allega, in materia di interpretazione delle NTC 2018 nell’accettazione, da parte degli uffici del Genio civile, del numero minimo di controlli sui materiali nelle idoneità statiche e nelle Relazioni a strutture ultimate.
Il quesito di partenza, riferito all’estensione del certificato di idoneità statica per pratiche in sanatoria, parrebbe specificamente riferito all’adempimento previsto dall’art. 35 l. 47/1985. Tuttavia, viene specificato che la risposta può avere una portata più generale, cosicché potrebbe fornire utili indicazioni anche ai fini delle dichiarazioni in materia sismica previste dall’art. 34-bis d.P.R. 380/2001, come modificato dal cd. decreto Salva casa (d.l. 69/2024, come convertito dalla l. 105/2024).
Post del Dott. Ing. Mauro Federici
Il TAR Veneto ha offerto un’applicazione del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30 aprile 2020, nella parte in cui afferma che sono da considerare privi di rilevanza urbanistico-edilizia – ai fini della normativa antisismica – le opere, gli interventi e i manufatti non incidenti in modo significativo o permanente sull’assetto del territorio, in quanto privi di rilevanza strutturale o per i loro oggettivi caratteri di facile amovibilità .
Il TAR ha considerato irrilevante la ricostruzione (a seguito di un incendio) di un plateatico in legno, pavimentato in doghe, delimitato da tre pareti in legno/vetro, coperto da tende avvolgibili, con le seguenti dimensioni: 9,00 ml di lunghezza; 4,90 ml di profonditĂ e 2,10 ml di altezza.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ribadisce che un parere preventivo comunale, basato su una valutazione astratta dell’intervento, che espressamente rimanda ad una valutazione più approfondita in sede di progetto definitivo, non è sufficiente a creare affidamento nel privato in merito alla fattibilità dell’intervento concreto.
Post di Alessandra Piola – avvocato
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