Localizzazione delle antenne radio

26 Gen 2023
26 Gennaio 2023

Il T.A.R. Veneto ricorda la normativa e la giurisprudenza in materia di localizzazione delle antenne radio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Extra-profitti da fonti rinnovabili: il Consiglio di Stato sospende le sentenze del TAR Milano che annullavano la delibera ARERA

26 Gen 2023
26 Gennaio 2023

Nel post del 13.12.2022, si dava atto che il TAR Milano, con le sentenze nn. 2675-6-7 del 2022 – di cui ad oggi è stato pubblicato il solo dispositivo – aveva annullato la delibera ARERA n. 266/2022 (ed atti collegati), riguardante il meccanismo di compensazione a due vie degli extra-profitti causati dal rincaro dei prezzi nei confronti dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Gli effetti di quelle sentenze sono stati sospesi in via cautelare, nelle more della decisione dell’appello, dal Consiglio di Stato, con le ordinanze nn. 203-4-5 del 2023. Per l’effetto, gli atti dell’ARERA hanno ripreso efficacia.

Il Consiglio di Stato premette che il ricorso a un tetto sui ricavi di mercato è uno strumento pensato anche per generare entrate statali per finanziare misure a sostegno dei consumatori, nell’ambito di un insieme complesso di misure interdipendenti.

Poiché la compensazione degli extra-profitti è una misura temporanea, con scadenza fissata al 30.06.2023, la sua non operatività finirebbe per vanificarne l’applicazione e la finalità, dato che il rinnovo del procedimento non potrebbe prescindere dalla conoscenza delle motivazioni dell’annullamento, non ancora pubblicate, e quindi interverrebbe con ulteriore ritardo.

All’opposto, non risulta comprovato che lo specifico prelievo a carico dei privati sia così oneroso da comprometterne la copertura degli investimenti e dei costi di esercizio, mentre il recupero delle somme sarà comunque possibile ove la decisione di primo grado dovesse trovare conferma in appello.

Francamente, il ragionamento sembra essere: nel dubbio, meglio far pagare il privato e poi restituirgli, piuttosto che impoverire le finanze pubbliche.

Post di Alberto Antico - avvocato

ord. Cons. St. n. 203-2023

ord. Cons. St. n. 204-2023

ord. Cons. St. n. 205-2023

L’azione avverso il silenzio-inadempimento

26 Gen 2023
26 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ha ricordato che l’azione avverso il silenzio-inadempimento deve essere proposta entro un anno dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento (art. 31, co. 2 c.p.a.). Decorso l’anno, al privato non rimane che ripresentare l’originaria istanza.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Come un rifiuto diventa un prodotto

26 Gen 2023
26 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ricorda che, una volta che un materiale venga qualificato come “rifiuto”, necessita di apposito processo per perdere tale qualifica ed essere considerato “prodotto”: il recupero quindi di tali materiali in assenza del processo de quo non elimina la caratteristica e la qualifica di “rifiuto”, con conseguente obbligo di rimozione.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Procedimento espropriativo

26 Gen 2023
26 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ha annullato due decreti di esproprio, per non aver l’Amministrazione rispettato le scansioni procedimentali connesse alla determinazione provvisoria dell’indennità di esproprio, disciplinata dagli artt. 20-21 T.U. espropri.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Le opere di urbanizzazione a scomputo devono necessariamente essere cedute in proprietà al Comune?

25 Gen 2023
25 Gennaio 2023

L'avvocato Alberto Antico, che sentitamente ringraziamo, ha predisposto sul tema la nota che volentieri pubblichiamo.

L'autore espone tre argomenti a dimostrazione della tesi secondo cui le cd. opere di urbanizzazione a scomputo possono concretizzarsi anche in un vincolo di uso pubblico e non necessariamente in una cessione in proprietà all’Ente Locale.

opere a scomputo

sent. Cons. St. n. 5372-2018

sent. Cons. St. n. 2999-2020

Interventi in zona agricola

25 Gen 2023
25 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ha offerto una pregevole analisi del regime autorizzatorio degli interventi in zona agricola, ai sensi dell’art. 44 l.r. Veneto 11/2004.

Mediante il rinvio al comma 1, il comma 2 art. cit. assoggetta alla redazione di un piano aziendale, da sottoporre al parere di AVEPA, tutti gli interventi edilizi da realizzarsi in zona agricola, sia quelli funzionali allo svolgimento dell’attività agricola, sia quelli destinati alla residenza, o a strutture agricolo-produttive, senza prevedere eccezioni.

Il successivo comma 5, invece, individua taluni specifici interventi ammissibili in zona agricola pur in assenza dei requisiti soggettivi e oggettivi, la cui ricorrenza è attestata dal parere favorevole sul piano aziendale. Tra essi rientrano gli interventi di cui alle lettere da a a d dell’art. 3 d.P.R. 380/2001 e “l’ampliamento di edifici da destinarsi a case di abitazione, fino ad un limite massimo di 800 mc. comprensivi dell’esistente”.

Post di Daniele Iselle

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Cambio d’uso con opere in zona agricola

25 Gen 2023
25 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che, in linea generale, l’intervento di modifica di destinazione d’uso con opere è qualificabile come intervento di restauro o risanamento conservativo (cfr. art. 3, co. 1, lett. c d.P.R. 380/2001), dunque esso potrebbe ascriversi agli interventi “sempre consentiti” in zona agricola anche senza che sia presentato piano aziendale, ai sensi dell’art. 44, co. 5 l.r. Veneto 11/2004.

Tuttavia, se detto intervento determina anche il superamento della volumetria residenziale massima ammissibile in zona agricola, è necessario redigere il piano aziendale e sottoporre il progetto anche al parere di AVEPA, per ottenere la verifica dei requisiti soggettivi e l’analisi di quelli oggettivi previsti dall’art. 44, co. 2-4 l.r. cit.

Post di Daniele Iselle

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Erroneo inquadramento del personale e incongruità dell’offerta

25 Gen 2023
25 Gennaio 2023

Il TAR Veneto sottolinea che la presunta difformità tra l’inquadramento professionale attribuito ai lavoratori e la qualifica (in tesi superiore) ad essi spettante in base alle mansioni previste nel contratto collettivo in relazione alle attività previste nell’appalto, può essere censurata avanti al Giudice Amministrativo per i soli profili che si riverberano sulla congruità complessiva dell’offerta e sul rispetto della clausola sociale.

Peraltro, bisogna sempre comunque far riferimento al contenuto della legge di gara, che potrebbe non necessariamente imporre la presenza di lavoratori qualificati.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Valutazione del costo della manodopera

25 Gen 2023
25 Gennaio 2023

Il TAR Veneto ricorda che la verifica dei costi della manodopera è prevista anche per le offerte ritenute non anomale e attiene esclusivamente alla verifica del rispetto dei minimi salariali come previsti dalle tabelle ministeriali; queste ultime prevedono sia voci obbligatorie e indisponibili sia voci convenzionali, le quali ultime non hanno carattere cogente e da cui ci si può quindi motivatamente discostare.

Lo scostamento, peraltro, è rilevante solo se considerevole e palesemente ingiustificabile: solo in tale caso incide sulla valutazione di congruità dell’offerta.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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