Esproprio e avvio del procedimento
Il T.A.R. ricorda l’importanza della comunicazione di avvio del procedimento in materia espropriativa.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. ricorda l’importanza della comunicazione di avvio del procedimento in materia espropriativa.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che l’Ente espropriante resta sempre dominus della procedura, anche nelle ipotesi di delega ex art. 60 l. 865/1971. Come tale esso è responsabile per l’operato del delegato, conservando ogni potere di controllo e di stimolo, il cui mancato esercizio è fonte di corresponsabilità , senza che assuma rilievo la natura del negozio intercorso tra delegante e delegato.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ha ricordato che al decreto di occupazione anticipata dell’immobile da espropriare deve essere data esecuzione entro 3 mesi dalla sua emanazione (art. 22-bis, co. 4 d.P.R. 327/2001).
Il decorso di detto termine trimestrale, avente carattere perentorio, determina l’impossibilità di eseguire l’occupazione, ma non esclude che la P.A. possa adottare un nuovo motivato provvedimento, ultimando la procedura espropriativa entro il termine di 5 anni dalla dichiarazione della pubblica utilità dell’opera.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che l’atto di occupazione anticipata costituisce mera attuazione della dichiarazione di pubblica utilità ed urgenza, così da essere sufficiente a legittimarlo il mero richiamo ad essa.
Post di Alberto Antico – avvocato
Pubblichiamo una nota redatta dall'avv. Francesco Poli, che sentitamente ringraziamo, sul metodo di calcolo dell'indennitĂ da esproprio connessa all'imposizione di una servitĂą da rumore, ex art. 44 del T.U. espropri. La nota contiene anche uno schema redatto dalla Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sul calcolo del suddetto asservimento.
Il TAR Veneto ha affermato che la notificazione del decreto di occupazione non è requisito di legittimità dell’atto, ma costituisce esclusivamente una forma di comunicazione dello stesso; l’eventuale vizio o difetto della notifica rileva pertanto solo per i profili di opponibilità dell’atto al suo destinatario e di effettiva decorrenza dei termini per la tutela giurisdizionale.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che in base al combinato disposto dei commi 26 e 27 dell’art. 32 l. 326/2003, ai fini della sanabilità degli abusi edilizi è necessaria la concorrente sussistenza dei seguenti requisiti: a) opere realizzate prima dell’imposizione del vincolo; b) opere conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) opere minori rientranti nelle tipologie di illecito di cui ai nn. 4, 5 e 6 dell’allegato 1 del d.l. 269/2003, senza quindi aumento di superficie; d) parere favorevole dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il T.A.R. Bolzano afferma che non sempre il permesso di costruire costituisce un provvedimento vincolato: a volte, infatti, esso è frutto di ampia discrezionalità amministrativa.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il T.A.R. si sofferma sulle caratteristiche tecniche dell’insegna di esercizio e sui poteri della SS.BB.AA. di esprimere valutazioni di discrezionalità amministrativa circa la sua compatibilità con il paesaggio.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che affinché si formi il silenzio-assenso sull’istanza di terzo condono a beneficio di un immobile soggetto a vincolo, è necessario l’avvenuto rilascio del parere favorevole da parte dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo e il successivo decorso del termine di 24 mesi.
Post di Alberto Antico – avvocato
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