L’autorizzazione regionale per la riduzione della superficie boscata

13 Mag 2025
13 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha laconicamente affermato che l’autorizzazione regionale per la riduzione della superficie boscata ai sensi dell’art. 4 l.r. Veneto 52/1978 condiziona l’efficacia, ma non la validità del permesso di costruire.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La ricomposizione ambientale

13 Mag 2025
13 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato utili princìpi in materia, a partire dall’art. 9, co. 2 l.r. Veneto 13/2018 e dall’art. 14 l.r. Veneto 44/1982.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Interesse a compiere l’intervento ad opponendum

13 Mag 2025
13 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che, rispetto all’impugnazione del provvedimento con il quale il Comune, assumendo esistente una proprietà o un uso pubblico di una strada, ordina di rimuovere ogni ostacolo che ivi impedisce la circolazione indistintamente da parte di tutti i cittadini, è ammissibile l’intervento ad opponendum dell’impresa al cui stabilimento la strada costituisce uno dei possibili accessi, anche se quello meno agevole. L’impresa vanta infatti una posizione di fatto che, comportando un vantaggio indiretto e riflesso discendente dall’eventuale reiezione del ricorso, legittima il suo intervento nel processo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Attività edilizia libera

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’attività edilizia libera deve intendersi dal titolo edilizio (salve le ipotesi di CIL), ma non anche libera di essere fatta ovunque, giacché l’art. 6, co. 1 T.U. edilizia subordina tali interventi alle superiori esigenze della pianificazione comunale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Attività edilizia libera e interesse edilizio, culturale e paesaggistico

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la circostanza che un intervento rientri nell’ambito dell’attività edilizia libera è irrilevante a fini paesaggistici, in quanto l’autorizzazione paesaggistica costituisce atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l’intervento urbanistico-edilizio.

Nel caso di lavori di edilizia libera su immobili vincolati come beni culturali, pur non essendo richiesto alcun titolo abilitativo sotto il profilo urbanistico-edilizio, è sempre necessaria l’autorizzazione paesaggistica del Soprintendente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Locazioni turistiche non imprenditoriali

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che la materia del turismo rientra nella competenza legislativa residuale delle Regioni, fermo restando la possibilità di intervento dello Stato nella materia dell’ordinamento civile di sua competenza esclusiva ex art. 117, co. 2. lett. l Cost., al quale è riconducibile la libertà contrattuale in materia di locazione turistica e che può interferire con il settore del turismo.

L’attività di locazione per finalità turistica esercitata in forma non imprenditoriale, riconducibile al mero godimento indiretto di beni immobili, non richiede la SCIA ex art. 19 l. 241/1990, ma una mera comunicazione di inizio attività (c.i.a.), a fini di monitoraggio e non è quindi soggetta a poteri prescrittivi ed inibitori dell’Amministrazione locale.

Gli immobili destinati a locazioni per finalità turistiche devono possedere i requisiti edilizi ed igienico-sanitari previsti dalla normativa primaria e secondaria per i locali di civile abitazione, ma l’eventuale carenza di tali requisiti, mentre può ripercuotersi sulla validità o sull’adempimento del contratto di locazione eventualmente stipulato, non legittima l’inibizione, da parte della P.A., della stipula del contratto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Discoteca: caducazione dell’atto presupponente in caso di annullamento dell’atto presupposto

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Nel caso di specie, il TAR Lecce annullava la licenza per intrattenimento e discoteca e l’autorizzazione all’agibilità ottenuti dal gestore di una struttura per lo svolgimento di attività di intrattenimento per un affollamento massimo di 600 persone, poiché le aree esterne dichiaratamente “a parcheggio e per altre manifestazioni”, in realtà era ancora a destinazione agricola.

Alla luce della sentenza intervenuta, il Comune annullava in autotutela i permessi di costruire e i provvedimenti di agibilità con cui, medio tempore, il gestore rendeva il proprio locale idoneo ad accogliere fino a 3000 persone.

Il Consiglio di Stato ha dichiarato la legittimità dell’operato del Comune.

Nel caso di collegamento tra due o più provvedimenti avvinti da un nesso di presupposizione necessaria, opera un’invalidità ad effetto caducante, in cui l’annullamento dell’atto presupposto si estende automaticamente all’atto conseguenziale anche quando quest’ultimo non sia stato impugnato; in questo caso l’atto successivo deve porsi nell’ambito della medesima sequenza procedimentale, quale inevitabile conseguenza dell’atto anteriore, senza necessità di nuove ed ulteriori valutazioni di interessi.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Competenza della Giunta comunale al termine della concessione di distribuzione gas

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato la competenza della Giunta comunale a prevedere unilateralmente il risultato della stima industriale degli impianti e del valore industriale residuo da riconoscere al gestore uscente del servizio di distribuzione gas.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Interesse all’impugnazione del titolo edilizio del vicino

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato la sussistenza di tale interesse in capo al privato che lamentava la lesione dell’interesse alla preservazione delle caratteristiche storico-architettoniche dell’area e del panorama.

Può riconoscersi in capo ai proprietari di edifici siti in un contesto tutelato la sussistenza di un qualificato e specifico interesse ad agire per preservarne l’integrità.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il G.A. può proporre il rinvio pregiudiziale alla Corte di cassazione ex art. 363-bis c.p.c., qualora la questione interpretativa verta esclusivamente in materia di giurisdizione

10 Mag 2025
10 Maggio 2025

La prima Presidente della Corte di cassazione ha ritenuto ammissibili i rinvii pregiudiziali ex art. 363-bis c.p.c. sollevati dal TAR Liguria – assegnandoli alla cognizione delle Sezioni Unite civili – in quanto vertenti esclusivamente in materia di giurisdizione (nello specifico, sulle procedure di conferimento degli incarichi direttivi di una struttura sanitaria complessa ex art. 15, co. 7-bis d.lgs. 502/1992).

L’attribuzione alla Corte di cassazione, da parte dell’art. 111, co. 8 Cost., di un controllo in via successiva sulla giurisdizione del G.A. (e della Corte dei conti) consente di ritenere ammissibile anche un controllo in via preventiva com’è il rinvio pregiudiziale, pur se diverso da quelli già contemplati originariamente dal codice di rito civile (es. il regolamento di giurisdizione). Ciò rende l’art. 363-bis c.p.c. compatibile con il rito amministrativo, in applicazione dell’art. 39, co. 1 c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

Rg._4764.2025__Provv._PP_assegnazione_SUC

Rg._4771.2025__Provv._PP_assegnazione_SUC

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