Distanze da un corpo idrico e da un depuratore

11 Mar 2025
11 Marzo 2025

Il TAR Milano ha affermato che i vincoli distanziali derivanti dalla presenza di un corpo idrico e del depuratore devono ritenersi rilevanti anche laddove non si proceda a un ampliamento dell’ingombro dell’immobile, ma si aumenti il carico urbanistico, destinando a uso abitativo una parte di un immobile prima non idonea a tal fine, visto che una maggiore presenza di persone in un immobile aumenta il rischio che la previsione di una distanza minima da tende a prevenire.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Per le tettoie, serve il permesso di costruire

11 Mar 2025
11 Marzo 2025

Il TAR Veneto ha affermato che a nulla rileva che una tettoia sia aperta su tre lati, non sia ancorata al suolo e debba ritenersi di natura pertinenziale: il permesso di costruire è necessario, in quanto l’intervento è idoneo ad alterare la sagoma dell’edificio.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Veneto 2050 e deroga alle altezze

11 Mar 2025
11 Marzo 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 11, co. 1 l.r. Veneto 14/2019 consente di derogare ai parametri di altezza stabiliti dall’art. 8 d.m. 1444/1968 solo “nell’ambito di strumenti urbanistici di tipo attuativo con previsioni planivolumetriche che consentano una valutazione unitaria e complessiva degli interventi”.

Nel caso di specie, non era quindi idoneo allo scopo un permesso di costruire in deroga ex art. 14 d.P.R. 380/2001, per permettere al privato di sopraelevare il proprio immobile fino all’altezza voluta.

A cascata, non potendo invocare l’incentivo volumetrico della cd. legge Veneto 2050, la demo-ricostruzione con ampliamento progettata dal privato è stata riqualificata come nuova costruzione e non più come ristrutturazione edilizia ed è stata parimenti esclusa l’applicabilità dell’art. 2-bis, co. 1-ter d.P.R. cit.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La veduta ex art. 905 c.c.

11 Mar 2025
11 Marzo 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la veduta è caratterizzata dal requisito tipico ed esclusivo consistente nella possibilità di «affacciarsi» e quindi di «guardare», con conseguente assoggettamento del fondo alieno ad una visione mobile e globale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Stato legittimo ed accertamento comunale

10 Mar 2025
10 Marzo 2025

Il T.A.R. Milano afferma che lo stato legittimo previsto dall’art. 9 bis, c. 1 bis del T.U. edilizia presuppone che il Comune abbia verificato la legittimità dei titoli pregressi, non essendo sufficiente, quindi, che un’opera abusiva fosse rappresentata negli stessi, qualora l’oggetto della pratica non concerneva anche tale opera difforme. Si evidenzia, sul punto, che anche il quesito n. D1.1.1 delle Linee Guida sul decreto salva-casa (cfr. pagg. 4-5 e 6) sembrano avvalorare tale lettura restrittiva delle normativa.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Rassegna di giurisprudenza in materia di abusi edilizi

10 Mar 2025
10 Marzo 2025

La rassegna contiene i seguenti post:

1. Aree da acquisire

2. Doppia conformità

3. Principii in materia di abusi edilizi

4. Conseguenze della mancata diffida nell’ipotesi di abusi sul Demanio

5. Rapporto tra art. 31 e 38 del T.U.E.

6. Una tettoia difficile da salvare…

7. Il verbale della Polizia municipale che accerta un abuso edilizio

8. Traslazione di un fabbricato come variazione essenziale e non come “variante leggera”

9. Non vi è un diritto quesito a mantenere la volumetria a suo tempo condonata

10. Ordinanza di demolizione ed acquisizione dell’area

11. L’impossibilità di demolire un abuso edilizio

12. Sanzione pecuniaria per mancata demolizione dell’abuso edilizio accertato

13. Sanzione pecuniaria per abuso paesaggistico non demolito

14. Le opere edilizie eseguite su di un abuso edilizio divengono a loro volta abusive

15. Le tolleranze di cantiere nei confronti di un intero fabbricato (prima della cd. riforma Salva casa)

16. Valutazione unitaria degli abusi edilizi

17. Non si dà affidamento alla conservazione degli abusi edilizi

18. L’ordinanza di demolizione come attività vincolata

19. Ricorso avverso l’ordinanza di demolizione, presentazione dell’istanza di sanatoria, poi denegata con atto impugnato: quid iuris?

20. Successione di ordinanze di demolizione aventi ad oggetto il medesimo asserito abuso edilizio

21. Sanzione sostitutive della demolizione

22. Nuovo ordine di demolizione e sopravvenuta carenza al ricorso

23. Ordinanza di demolizione e proprietario incolpevole

24. Ordinanza di demolizione e mancata ostensione di alcuni documenti endoprocedimentali

25. Opere abusive su area demaniale

26. Sanzioni in materia edilizia al momento di applicazione della sanzione

27. Mancata notifica dell’ordinanza di demolizione a tutti i comproprietari

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Decadenza del PdC e opere incompiute

10 Mar 2025
10 Marzo 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che ai fini dell’applicabilità dell’art. 31 d.P.R. 380/2001, la divergenza tra consentito e realizzato sussiste non solo quando si costruisce in più del consentito, ma anche quando vi è il cd. incompleto architettonico, configurabile sotto il profilo temporale qualora vi sia stata la decadenza del permesso di costruire (PdC) e non sia possibile ottenere un nuovo titolo abilitativo, ovvero l’interessato non lo richieda. In particolare detto disposto si applica quando le opere incomplete non sono autonome, scindibili e funzionali, riducendosi ad esempio, alla realizzazione dei soli pali di fondazione, allo scavo del terreno, alla costruzione di pilastri o della struttura in cemento armato senza la tamponatura (cd. scheletro), trattandosi di opere riconducibili alla totale difformità dal PdC, non potendo essere rilasciato il titolo abilitativo per la realizzazione di un manufatto privo di una autonoma finalità. Né, a fronte di siffatte incompletezze, può ritenersi ricorra l’ipotesi di opere “quasi completate”, necessitanti solo di opere minori che non richiedono il rilascio di un nuovo PdC.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Parere della Soprintendenza condizionato

10 Mar 2025
10 Marzo 2025

Il TAR Veneto ha affermato che ben può ammettersi un parere condizionato da parte del Soprintendente, data la natura codecisoria del potere esercitato.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il vincolo ferroviario

10 Mar 2025
10 Marzo 2025

Il TAR Veneto ha offerto utili principi sul vincolo ferroviario, entro un giudizio di impugnazione di un diniego di condono per un abuso in area soggetta a tale vincolo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Rapporto tra provvedimenti della Soprintendenza e del Comune

10 Mar 2025
10 Marzo 2025

Il TAR Veneto ricorda che il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica ex art. 146 d.lgs. n. 42/2004 da parte della Soprintendenza non presuppone né ha come ovvia conseguenza il rilascio della sanatoria edilizia da parte del Comune, operando i due Enti (e i relativi provvedimenti) su piani di interessi diversi.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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