Le proroghe dei titoli edilizi

03 Mar 2025
3 Marzo 2025

Il TAR Veneto, nel calcolare il termine di fine lavori di una SCIA, ha distinto la proroga Covid straordinaria e automatica di 90 giorni dal termine della situazione emergenziale in forza dell’art. 103 d.l. 18/2020, convertito in l. 27/2020, dalle proroghe subordinate ad una comunicazione al Comune, ai sensi dell’art. 10 d.l. 76/2020 (convertito in l. 120/2020) e ai sensi dell’art. 10-septies d.l. 21/2022 (convertito in l. 51/2022) poi modificato dal d.l. 198/2022 (convertito in l. 14/2023).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Collegamenti ipertestuali negli atti del processo amministrativo

01 Mar 2025
1 Marzo 2025

Il TAR Palermo ha affermato che i documenti reperibili attraverso l’utilizzo di collegamenti ipertestuali contenuti negli atti di parte, rinvianti a siti web esterni, non assumono alcun rilievo nel processo amministrativo, in quanto siffatta tecnica di redazione, sebbene non espressamente disciplinata dalle norme tecniche per l’attuazione del processo amministrativo telematico (allegato 1 al d.P.C.S. del 28 luglio 2021) e dalle relative specifiche tecniche (allegato 2 al detto d.P.C.S.), non può integrare un valido deposito in giudizio, non rispettando le previsioni dell’art. 5, comma 5, delle norme tecniche e dell’art. 3, comma  6 e 7, delle specifiche tecniche, e presenta alcune specifiche criticità, tenuto conto delle “esigenze di sicurezza” del Sistema Informatico della giustizia amministrativa, potendo il rinvio diretto ad un sito web esterno veicolare malware o altre minacce all’interno della rete della giustizia amministrativa e dei suoi utenti e delle esigenze di certezza, in quanto un determinato link potrebbe essere nel tempo cancellato dal gestore dei contenuti oppure identificare un contenuto differente rispetto a quello originario.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Rassegna di giurisprudenza sul processo amministrativo

01 Mar 2025
1 Marzo 2025

La rassegna contiene i seguenti post:

1.  Efficacia dell’annullamento giurisdizionale

2. I regolamenti e la loro impugnabilità

3. L’ottemperanza di chiarimenti

4. Interesse alla pronuncia giudiziale

5. Il decalogo del Consiglio di Stato sulle clausole dei bandi di gara immediatamente impugnabili

6. Cancellazione di espressioni sconvenienti negli atti del processo amministrativo

7. Giurisdizione sull’indennità per occupazione sine titulo di un’area demaniale marittima

8. Ingiunzioni di pagamento connesse ad abusi edilizi e questioni di giurisdizione

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Questioni di giurisdizione sul pagamento del CUP

01 Mar 2025
1 Marzo 2025

Il TAR Basilicata ha affermato che spetta al G.O. conoscere delle controversie inerenti all’avviso di pagamento del cd. canone unico patrimoniale (CUP) all’art. 1, co. 816 l. 160/2019, con riguardo alle occupazioni determinate da infrastrutture realizzate da produttori di energia.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Risarcimento del danno da mancato guadagno subito dal locatore a causa della risoluzione del contratto per inadempimento del conduttore

01 Mar 2025
1 Marzo 2025

Le Sezioni Unite civili della Corte di cassazione hanno affermato che il diritto del locatore a conseguire, ai sensi dell’art. 1223 c.c., il risarcimento del danno da mancato guadagno a causa della risoluzione del contratto per inadempimento del conduttore non viene meno, di per sé, in seguito alla restituzione del bene locato prima della naturale scadenza del contratto, ma richiede, normalmente, la dimostrazione, da parte del locatore, di essersi tempestivamente attivato, una volta ottenuta la disponibilità dell’immobile, per una nuova locazione a terzi, fermo l’apprezzamento del giudice delle circostanze del caso concreto anche in base al canone della buona fede e restando in ogni caso esclusa l’applicabilità dell’art. 1591 c.c. (rubricato Danni per ritardata restituzione).

Post di Alberto Antico – avvocato

sent. Cass., SS.UU. civili n. 4892-2025

Casi di immediata lesività delle deliberazioni di fissazione delle tariffe annuali dei tributi locali

01 Mar 2025
1 Marzo 2025

Il TAR Basilicata ha affermato che le deliberazioni che annualmente fissano le tariffe inerenti ai tributi locali sono immediatamente lesive dei soggetti contribuenti per la modalità esecutiva della corrispondente imposizione: perciò, già con l’adozione delle tariffe nelle diverse misure in relazione alle diverse categorie di utenti se ne può constatare la lesività per gli appartenenti a tali categorie, senza necessità di attendere alcun atto applicativo.

In questi casi, quando sia nota al contribuente la categoria di appartenenza, secondo il regolamento comunale, e venga contestata l’imposizione o la modifica tariffaria, pur generale ed astratta, ma riferita alla categoria alla quale il contribuente risulta appartenere, l’atto amministrativo generale che fissa le tariffe va considerato immediatamente lesivo nei suoi confronti, perciò impugnabile nel termine di decadenza decorrente dalla sua pubblicazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Dichiarazioni sostitutive di certificazioni e concorsi pubblici

01 Mar 2025
1 Marzo 2025

Nel caso di specie, il bando di un concorso pubblico stabiliva a pena di inammissibilità che la domanda del candidato dovesse essere corredata da un curriculum vitae redatto ai sensi dell’art. 46 d.P.R. 445/2000; la mancata produzione del CV in formato europeo sottoscritto e redatto ai sensi del d.P.R. cit. avrebbe comportato l’esclusione dalla selezione.

Il privato partecipava alla procedura selettiva a mezzo PEC, allegando un CV che, oltre a non recare alcuna sottoscrizione in calce, non conteneva la necessaria dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 d.P.R. 445/2000.

Il TAR Catania ha affermato la legittimità della sua esclusione dal concorso pubblico.

È pur vero che l’utilizzo di una casella PEC intestata al mittente consente di ritenere soddisfatto il requisito della apposizione della firma, ma ciò non integra il valore di dichiarazione ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 47 d.P.R. cit.

Né la carenza riscontrata avrebbe potuto essere sanata attraverso il soccorso istruttorio, poiché nei procedimenti selettivi viene in rilievo il principio generale di autoresponsabilità dei concorrenti, in base al quale ciascuno di essi sopporta le conseguenze degli eventuali errori e/o incompletezze nella compilazione della domanda e presentazione dei documenti.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Rassegna di giurisprudenza in materia di abusi edilizi

28 Feb 2025
28 Febbraio 2025

La rassegna contiene i seguenti post:

1.  Repressione degli abusi edilizi in area demaniale marittima

2. Anche gli abusi edilizi in area demaniale marittima non generano alcun legittimo affidamento in capo al privato

3. L’art. 31 d.P.R. 380/2001, prima della cd. riforma Salva casa

4. Motivazione dell’ordinanza di demolizione

5. Non si dà alcun legittimo affidamento sul mantenimento di un abuso edilizio

6. Silenzio-rigetto sull’istanza di sanatoria ex art. 36 d.P.R. 380/2001

7. Valutazione unitaria dell’abuso edilizio

8. Prova del tempo di realizzazione dell’abuso edilizio

9. Procedimento per la rimozione degli abusi edilizi e garanzie partecipative

10. Affidamento e abusi edilizi

11. Abusi edilizi in area demaniale

12. La sanatoria ex art. 36 d.P.R. 380/2001

13. L’annullamento giurisdizionale del diniego di sanatoria

14. Motivazione dell’ordinanza di demolizione

15. Procedimento repressivo degli abusi edilizi e atti impugnabili

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Termine per promuovere l’azione avverso il silenzio-inadempimento

28 Feb 2025
28 Febbraio 2025

Il TAR Palermo ha affermato che è inammissibile l’azione avverso il silenzio-inadempimento promossa oltre il termine annuale ex art. 31, co. 2 c.p.a.
Per integrare il requisito di un anno dalla scadenza del termine per la conclusione del procedimento, è sufficiente la notifica di un atto stragiudiziale attraverso il quale la parte interessata faccia constatare la persistenza dell’interesse ad agire in giudizio per l’adozione del provvedimento espresso.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Silenzio-inadempimento, integrazione documentale e parco eolico

28 Feb 2025
28 Febbraio 2025

Nel caso di specie, il privato presentava alla Regione un’istanza di autorizzazione unica ex art. 12 d.lgs. 387/2003, relativa al progetto per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica, costituito da otto aerogeneratori, ciascuno di potenza pari a 3,75 MW, per una potenza complessiva pari a 30 MW.

Successivamente, il privato presentava un’istanza per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) ex art. 27-bis del Codice dell’ambiente.

La Regione rappresentava la necessità di provvedere a un’unica integrazione documentale, consistente nell’integrazione degli oneri dovuti secondo le disposizioni vigenti.

Il privato dimostrava di aver adempiuto all’integrazione, ma la Regione rimaneva poi silente.

Il TAR Basilicata ha accertato il silenzio-inadempimento della Regione, tenendo anche conto che ai sensi dell’art. 27-bis, co. 8 del Codice dell’ambiente tutti i termini del procedimento si considerano perentori ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2, co. da 9 a 9-quater e all’art. 2-bis l. 241/1990.

Post di Alberto Antico – avvocato

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