Tag Archive for: venetoius

Piano Casa e consumo di suolo

02 Mar 2023
2 Marzo 2023

Il TAR Veneto ha affermato che gli interventi previsti e consentiti dalla l.r. Veneto 14/2009, cd. Piano Casa, sono affrancati dalle misure di contenimento del consumo di suolo, sia nel periodo transitorio, sia successivamente a regime, fatta salva l’impossibilità di cumulo delle premialità previste dai due testi normativi (cfr. art. 12 l.r. Veneto 14/2017).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Interventi con Piano Casa in zona agricola

02 Mar 2023
2 Marzo 2023

Il TAR Veneto ha aderito all’interpretazione fornita dalla circolare regionale n. 1 del 13.11.2014 sul cd. Piano casa, secondo cui gli interventi di cui all’art. 3-bis l.r. Veneto 14/2009 (Interventi nelle zone agricole) sono ammissibili anche in assenza dei requisiti soggettivi di imprenditore agricolo e del piano aziendale di cui all’art. 44 l.r. Veneto 11/2004.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il Piano Casa non può derogare la previsione del PUA

02 Mar 2023
2 Marzo 2023

Il T.A.R. Veneto, dopo aver ricordato la definizione di ristrutturazione edilizia applicabile ratione temporis agli interventi di demo-ricostruzione in zona di vincolo paesaggistico, ha rimarcato che la l.r. Veneto n. 14/2009 (cd. Piano Casa), al pari della l.r. Veneto n. 14/2019 (cd. Veneto 2050) non possono derogare, in via ordinaria, alla previsione di PUA prevista dal PI.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Quando si ha un bosco? Come viene tutelato dal punto di vista paesaggistico?

28 Feb 2023
28 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha offerto una pregevole ricostruzione del concetto giuridico di bosco, ai sensi della legislazione statale e regionale, nonché della tutela paesaggistica cui è soggetto.

Post di Daniele Iselle

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Il parere della Commissione per la salvaguardia di Venezia

14 Feb 2023
14 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che il parere vincolante della Commissione per la salvaguardia di Venezia ha la funzione di sostituire ogni altro parere, visto, autorizzazione, nulla osta, intesa o assenso, comunque denominati, obbligatori ai sensi delle disposizioni normative statali e regionali, compreso il parere delle commissioni edilizie dei Comuni di volta in volta interessati.

Tuttavia, mentre il parere negativo adottato da tale Commissione, nell’ambito delle competenze attribuitele, preclude in via assoluta l’assenso dell’intervento, nel caso di parere favorevole, è possibile che l’Ente procedente adotti ugualmente un provvedimento negativo per ragioni strettamente edilizie, non considerate dalla Commissione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Ampliamento fino a 800 mc in zona agricola

13 Feb 2023
13 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che gli interventi previsti dall’art. 44, co. 5 l.r. Veneto 11/2004 prescindono dai requisiti soggettivi e dal Piano aziendale di cui ai precedenti commi 2 e 3.

La norma include tra gli interventi “sempre consentiti” anche l’ampliamento fino ad 800 mc delle case di abitazione esistenti in zona agricola.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Tempestività dell’istanza di terzo condono

07 Feb 2023
7 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che, in materia di terzo condono, entro il termine perentorio del 10 dicembre 2004 dovevano essere presentate al Comune sia l’istanza di condono sia la prova del pagamento dell’oblazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Terzo condono e immobili vincolati

07 Feb 2023
7 Febbraio 2023

Il TAR Veneto ha offerto un’applicazione dell’art. 32, co. 27, lett. d l. 326/2003, secondo cui è vietato il condono per le opere realizzate in contrasto con le norme urbanistiche e le prescrizioni degli strumenti urbanistici su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela dei beni ambientali e paesistici istituiti prima della esecuzione di dette opere.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Chiarimenti della Regione Veneto su SUAP e permesso in deroga in relazione al parere di compatibilitĂ  sismica sugli strumenti urbanistici generali e particolareggiati prima della delibera di adozione

01 Feb 2023
1 Febbraio 2023

Con una nota a firma del Direttore dott. ing. Vincenzo Artico, la Regione Veneto ha fornito chiarimenti in merito alla necessità o no di acquisire il parere di compatibilità sismica sugli strumenti urbanistici generali e particolareggiati prima della delibera di adozione, ai sensi dell’art. 89 del DPR n. 380/2001, in relazione a interventi edilizi ricadenti nella fattispecie di SUAP in deroga ex art. 3 L.R. 55/2012 e Permesso di Costruire in deroga ex art. 14 del DPR n. 380/2001.

Nel caso di localizzazione delle opere pubbliche in difformità agli strumenti urbanistici e territoriali, previsto dall’art. 24 della L.R. n.27/2003, il Consiglio Comunale può approvare un progetto di opera pubblica in  variante agli strumenti urbanistici e territoriali. Tale norma, come nel caso precedente, introduce una procedura amministrativa agevolata precisando che rimangono comunque “fermi i termini previsti dalla vigente normativa per le procedure ambientali” (art. 24,  comma 2).

Si ritiene che anche in tale circostanza non siano consentite esplicite deroghe alle norme di carattere sanitario, ambientale o di pubblica incolumità, consentendo tuttavia di modificare le tempistiche per il rilascio del parere di compatibilità sismica sulla variante urbanistica che dovrà comunque essere reso prima dell’approvazione della variante medesima da parte del Consiglio Comunale.

Nel caso di varianti degli strumenti urbanistici che non comportano un aumento del carico urbanistico/insediativo è possibile presentare un documento di “asseverazione”, redatto da tecnico abilitato, nel quale si dà evidenza della non necessità della valutazione sismica (D.G.R. 1572/2013 e 899/19). Rientrano in tale fattispecie:
- Varianti di modifica alla normativa;

- Varianti di riduzione di previsioni di edificabilitĂ  e trasformabilitĂ  (ambiti, densitĂ , altezze,ecc);

- Varianti verdi di cui all’art. 7 L.R. n. 4/2015;

- Varianti di adeguamento alla L.R. n. 14/2017 sul consumo di suolo;

- Varianti disciplinate dall’art. 50 commi da 4 a 8 e 16, della L.R. n. 61/1985, limitatamente alle fattispecie che non incrementino le quantità (volumi, superfici coperte, altezze, superfici utili, ecc.) degli interventi edilizi previsti, non modifichino le destinazioni degli edifici e delle aree, nonché la capacità insediativa del piano.

La non necessità di valutazione sismica può essere asseverata anche per ulteriori fattispecie non comportanti aumenti dei carichi urbanistico/insediativi e trasmessa alla Scrivente al fine del monitoraggio di attuazione della norma.

Va altresì rilevato che in questo momento l’onere maggiore per le nuove Amministrazioni individuate in zona sismica 2 con DGR n. 244/2021 (148 Comuni), tenute quindi ad adeguare i propri strumenti urbanistici, è rappresentato dalla realizzazione dello studio di microzonazione sismica con 2° livello di approfondimento (o eventuale 3°) su tutte le parti di territorio suscettibili di amplificazione sismica, come individuate nel 1° Livello, in cui siano previste trasformazioni urbanistico-edilizie e incremento dei carichi urbanistico/insediativi, riferendosi nello specifico a tutti gli ambiti di urbanizzazione consolidata, di edificazione diffusa, alle zone a servizi di interesse intercomunale e a quelle oggetto di accordi di programma con previsioni insediative o infrastrutturali.

Allo scopo di agevolare l’attività di tali Comuni occorre precisare che possono essere individuati interventi non significativi sotto il profilo della microzonazione sismica in quelli che non prevedano sopraelevazione o un aumento dei carichi urbanistici, fatto salvo la necessità che siano realizzati in aree non suscettibili di effetti sismici locali, come determinate dallo studio di microzonazione sismica di 1° livello (amplificazione solo stratigrafica e assenza di instabilità).

Si individuano quindi preliminarmente i seguenti interventi che possono comportare varianti agli strumenti urbanistici oggetto di una valutazione tecnica semplificata:
• infrastrutture stradali e ferroviarie realizzate in territorio di pianura prive di viadotti;

• parcheggi, rotonde e piste ciclabili;

• centri di raccolta rifiuti.

In tali situazioni le varianti dovranno essere corredate da uno studio di microzonazione sismica di 3° livello, limitato all’ambito territoriale interessato dall’opera.

Ulteriori interventi di variante agli strumenti urbanistici che non prevedano sopraelevazioni o aumento dei carichi urbanistici/insediativi realizzati in aree non suscettibili di effetti sismici locali potranno analogamente essere attestati da tecnico abilitato e trasmessi agli Uffici regionali.

Richiesta di chiarimenti RV 31-01-2023 prot. 986

Regione Veneto: approvato lo schema tipo di regolamento comunale per la disciplina delle attivitĂ  di acconciatore, estetista, tatuaggio e piercing

31 Gen 2023
31 Gennaio 2023

Approvazione dello schema tipo di regolamento comunale per la disciplina delle attivitĂ  di acconciatore, estetista, tatuaggio e piercing. Leggi regionali 27 novembre 1991, n. 29 e 23 ottobre 2009, n. 28.

Post di Daniele Iselle

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1682 del 30/12/2022

 

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