Piano Casa e immobili abusivi
Il TAR Veneto ricorda l’impossibilità di applicare la disciplina premiale del cd. Piano Casa (l. R.V. n. 14/2009) agli immobili anche solo parzialmente abusivi.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ricorda l’impossibilità di applicare la disciplina premiale del cd. Piano Casa (l. R.V. n. 14/2009) agli immobili anche solo parzialmente abusivi.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha ricordato che l’art. 17 l.r. Veneto 14/2019, nel dettare la disciplina transitoria dal Piano Casa al Veneto 2050, dispone che gli interventi regolati dalla l.r. Veneto 14/2009, cd. Piano Casa, per i quali la SCIA o la richiesta di PdC siano stati presentati entro il 31.03.2019, continuano ad essere disciplinati dalla medesima legge regionale.
Il TAR ha dato atto di non ravvisare profili di incostituzionalitĂ di questa norma di diritto intertemporale.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che gli interventi previsti e consentiti dalla l.r. Veneto 14/2009, cd. Piano Casa, sono affrancati dalle misure di contenimento del consumo di suolo, sia nel periodo transitorio, sia successivamente a regime, fatta salva l’impossibilità di cumulo delle premialità previste dai due testi normativi (cfr. art. 12 l.r. Veneto 14/2017).
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ha aderito all’interpretazione fornita dalla circolare regionale n. 1 del 13.11.2014 sul cd. Piano casa, secondo cui gli interventi di cui all’art. 3-bis l.r. Veneto 14/2009 (Interventi nelle zone agricole) sono ammissibili anche in assenza dei requisiti soggettivi di imprenditore agricolo e del piano aziendale di cui all’art. 44 l.r. Veneto 11/2004.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il T.A.R. Veneto, dopo aver ricordato la definizione di ristrutturazione edilizia applicabile ratione temporis agli interventi di demo-ricostruzione in zona di vincolo paesaggistico, ha rimarcato che la l.r. Veneto n. 14/2009 (cd. Piano Casa), al pari della l.r. Veneto n. 14/2019 (cd. Veneto 2050) non possono derogare, in via ordinaria, alla previsione di PUA prevista dal PI.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Il TAR Veneto ha offerto una pregevole ricostruzione del concetto giuridico di bosco, ai sensi della legislazione statale e regionale, nonché della tutela paesaggistica cui è soggetto.
Post di Daniele Iselle
Il TAR Veneto ha affermato che il parere vincolante della Commissione per la salvaguardia di Venezia ha la funzione di sostituire ogni altro parere, visto, autorizzazione, nulla osta, intesa o assenso, comunque denominati, obbligatori ai sensi delle disposizioni normative statali e regionali, compreso il parere delle commissioni edilizie dei Comuni di volta in volta interessati.
Tuttavia, mentre il parere negativo adottato da tale Commissione, nell’ambito delle competenze attribuitele, preclude in via assoluta l’assenso dell’intervento, nel caso di parere favorevole, è possibile che l’Ente procedente adotti ugualmente un provvedimento negativo per ragioni strettamente edilizie, non considerate dalla Commissione.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che gli interventi previsti dall’art. 44, co. 5 l.r. Veneto 11/2004 prescindono dai requisiti soggettivi e dal Piano aziendale di cui ai precedenti commi 2 e 3.
La norma include tra gli interventi “sempre consentiti” anche l’ampliamento fino ad 800 mc delle case di abitazione esistenti in zona agricola.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ha affermato che, in materia di terzo condono, entro il termine perentorio del 10 dicembre 2004 dovevano essere presentate al Comune sia l’istanza di condono sia la prova del pagamento dell’oblazione.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ha offerto un’applicazione dell’art. 32, co. 27, lett. d l. 326/2003, secondo cui è vietato il condono per le opere realizzate in contrasto con le norme urbanistiche e le prescrizioni degli strumenti urbanistici su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela dei beni ambientali e paesistici istituiti prima della esecuzione di dette opere.
Post di Alberto Antico – avvocato
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