Appalti: come incide sulla richiesta di risarcimento la mancata disponibilità al subentro?
Il T.A.R. Veneto, sez. I, nella sentenza del 24 giugno 2014 n. 906, si sofferma sul collegamento esistente tra la richiesta di risarcimento del danno per mancata aggiudicazione della gara e l’istanza di subentro: “Con riferimento al richiesto risarcimento del danno il Collegio rileva che la ricorrente non ha manifestato la disponibilità a subentrare nel contratto, così come previsto dal primo comma dell’art. 124 cpa e che tale richiesta è indispensabile per assegnare l’esecuzione del contratto alla stessa, per cui il pregiudizio patrimoniale lamentato, in difetto della riferita istanza, deve valutarsi alla stregua delle previsioni di cui all’art. 1227 c.c..
E’ di tutta evidenza, pertanto, che il nocumento patito dalla ricorrente avrebbe potuto essere evitato con la diretta assegnazione del servizio cui la predetta ambiva, essendo, quest’ultima, seconda graduata nella procedura di gara.
Né la ricorrente ha dimostrato e provato l’esistenza di ulteriori danni.
Conseguentemente l’eventuale pregiudizio patito deve essere alla stessa imputato perchè, con il suo comportamento processuale, non ha avanzato la richiesta di esecuzione del contratto che avrebbe limitato e sinache escluso il nocumento lamentato attraverso l’esecuzione del servizio in questa sede, come detto, non richiesto”.
dott. Matteo Acquasaliente
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