Sulla ratio del soccorso istruttorio
Il T.A.R. Milano si sofferma sulla natura giuridica del c.d. soccorso istruttorio previsto dall’art. 38, c. 2 bis del Codice Appalti.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →
Il T.A.R. Milano si sofferma sulla natura giuridica del c.d. soccorso istruttorio previsto dall’art. 38, c. 2 bis del Codice Appalti.
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Informiamo che ci sono ancora alcuni posti disponibili per il seminario di Spinea sul nuovo codice degli appalti
Il T. A.R. ricorda gli approdi giurisprudenziali utili alla P.A. per individuare il responsabile di un inquinamento.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →
Il TAR Molise si occupa dell'interesse pubblico richiesto dalla legge per annullare d'ufficio in via di autotutela un titolo edilizio.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
Il TAR Basilicata ribadisce la posizione della giurisprudenza in merito ai rapporti tra ricorso principale a ricorso incidentale nel caso di appalti.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
Il TAR, con riferimento a un ricorso in materia di appalti, precisa quali atti devono essere impugnati col ricorso incidentale e quali, invece, possono essere impugnati solo in via diretta (o con motivi aggiunti), specificando che la conversione dei ricorsi può in concreto non risultare possibile per problemi dipendenti dai diversi luoghi in cui vengono eseguite le notificazioni nei due casi.
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La Regione Veneto ha promosso davanti alla Corte Costituzionale la questione di legittimità costituzionale di numerose disposizioni del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 11 novembre 2014, n. 164.
La Corte, con la sentenza n. 68 del 2016, ha respinto il ricorso per quanto riguarda il contributo straordinario (perequazione), escludendo qualsiasi lesione delle prerogative regionali.
Si legge nella sentenza: "Quanto ai profili di irragionevolezza, prospettati in riferimento al duplice rilievo della mancanza di valutazione dell’«interesse pubblico urbanistico» e del riferimento alla contiguità territoriale tra l’area cui il contributo si riferisce e quella delle opere da finanziare con quel contributo, va osservato che né l’uno né l’altro degli accennati rilievi, al di là di qualsiasi considerazione sul merito degli stessi, presenta profili in qualche modo incidenti sul piano delle competenze legislative regionali. Gli interessi urbanistici non restano, infatti, per nulla compromessi dalle vicende relative alla corresponsione del contributo – la cui destinazione risulta vincolata nello scopo ma non negli impieghi e nella determinazione delle aree di intervento – né dalla circostanza che dai previsti meccanismi compensativi possano derivare vantaggi per altre aree comunali; posto che, sul punto, la norma non fornisce prescrizioni cogenti né indicative del rischio paventato e, sotto altro e dirimente profilo, la Regione appare comunque libera di assumere proprie determinazioni “di dettaglio”.
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
sentenza Corte Costituzionale n. 68 del 2016
Il TAR Veneto precisa che la disposizione sulla parità di genere nella giunta municipale deve essere mantenuta anche nel corso del tempo e non può essere elusa da provvedimenti di nomina rispettosi della legge e che vengano, però, poi revocati dal sindaco e sostituiti da nuove nomine non rispettose della parità.
Il TAR si occupa anche della legittimazione a impugnare gli atti di nomina degli assessori, precisando che: "deve essere respinta l’eccezione relativa al difetto di legittimazione attiva dei consiglieri comunali A. e P. e del D., quale cittadino elettore, atteso che la legittimazione all’impugnazione degli atti di nomina della Giunta comunale non è circoscritta ai soli componenti dell’organo consiliare, ma deve riconoscersi anche a ciascun cittadino elettore, in quanto soggetti potenzialmente aspiranti ad assumere la carica di assessore, seppur non eletto nel Consiglio comunale (cfr., in tal senso T.A.R. Lazio, sez. II, 25 luglio 2011, n. 6673; T.A.R. Lazio, Roma, sez. II bis, 21 gennaio 2013, n. 633)".
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Il TAR Veneto annulla l’art. 25 dello Statuto del Comune di Saonara nella parte in cui prevede che “la Giunta comunale è composta dal Sindaco e da un numero di Assessori, fra cui il Vice Sindaco, non inferiore a quattro e non superiore a sei”, piuttosto che “da un numero di assessori, che non deve essere superiore a un terzo, arrotondato aritmeticamente, del numero dei consiglieri comunali e provinciali, computando a tal fine il sindaco”, come previsto dall’art. 47, comma 1, d. lgs. n. 267/2000.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
Il T.A.R. afferma che gli esiti delle procedura di VIA e di screening Via sono immediatamente lesive per il privato e, quindi, devono essere subito impugnate.
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