Author Archive for: SanVittore

I parcheggi comprendono anche gli spazi di manovra?

05 Giu 2024
5 Giugno 2024

Sul punto la giurisprudenza è divisa.

A detta del Consiglio di Stati no, dato che gli spazi a manovra costituiscono delle aree imprescindibili per poter accedere agli stalli e, quindi, devono essere garantiti ex se a prescindere (rectius: al netto) dalla superfice materialmente destinata a parcheggio; secondo la Cassazione civile, invece, le aree a parcheggio comprendono inevitabilmente anche le superfici che permettono l’accessibilità agli standard in esame, facendo leva sul contenuto della Circolare Ministero dei Lavori pubblici - Direzione generale dell'urbanistica n. 3210 del 28 ottobre 1967.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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I parcheggi a standard

05 Giu 2024
5 Giugno 2024

Il TAR Veneto ha affermato che gli spazi a parcheggio che debbono essere destinati a soddisfare gli standard, di cui all’art. 5 d.m. 1444/1968, debbono ritenersi asserviti all’uso generalizzato da parte della collettività indistinta degli utenti e non all’uso limitato dei soli utenti dell’unità immobiliare in relazione alla quale è sorto l’obbligo della dotazione dello standard in questione.

L’atto volontario di destinazione all’uso pubblico, necessario per la costituzione della servitù per dicatio ad patriam, ben può collocarsi nell’ambito degli accordi raggiunti ed impegni assunti in occasione di convenzioni edilizie, con il risultato di dare vita a diritti di uso pubblico tutte quelle volte che agli impegni assunti o alle dichiarazioni fatte sia seguita l’effettiva destinazione del bene all’uso della collettività, ancorché poi non si siano compiutamene perfezionati gli atti di trasferimento o di costituzione di tali diritti o le formalità di trascrizione necessarie ai fini dell’opponibilità ai terzi.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Accesso carraio e normativa

05 Giu 2024
5 Giugno 2024

Il T.A.R. Veneto statuisce che la normativa in materia di accessi carrai prevista dal Codice della Strada, essendo finalizzata a garantire la pubblica sicurezza di veicoli e pedoni, non può essere derogata.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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L’autorizzazione ai passi carrabili

05 Giu 2024
5 Giugno 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, ai sensi dell’art. 46, co. 1 d.P.R. 495/1992 (“la costruzione dei passi carrabili è autorizzata dall’ente proprietario della strada nel rispetto della normativa edilizia e urbanistica vigente”) il rilascio di tali concessioni, di carattere permanente, deve necessariamente tenere conto della compatibilità dell’uso proposto con le destinazioni impresse dagli strumenti urbanistici all’area interessata dall’occupazione di suolo pubblico e a quella servita dal passo carraio.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La discrezionalità nell’autorizzazione all’apertura di un passo carrabile

05 Giu 2024
5 Giugno 2024

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 46 d.P.R. 495/1992 è chiaro nel prevedere non soltanto il rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie previste dallo strumento urbanistico e dal Regolamento edilizio, ma pure nell’individuare come discrezionale la scelta del Comune di concedere o no l’apertura dell’accesso carrabile.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Demolizione e ricostruzione: le sentenze non sono unanimi nel senso che sia sempre ristrutturazione e in alcuni casi la considerano nuova costruzione

04 Giu 2024
4 Giugno 2024

Come noto, tra gli operatori del settore è in atto un vivace dibattito dottrinario e giurisprudenziale in merito alla corretta classificazione giuridica dell’intervento di demolizione e ricostruzione con modifica dei parametri edilizi dell’edificio esistente: secondo alcuni, trattasi di un intervento di ristrutturazione edilizia stante la nuova formulazione (ampia) dell’art. 3, c. 1, lett. d) del d.P.R. n. 380/2001; secondo altri, se non vi è il mantenimento dei caratteri tipologici originari, si tratterebbe di una nuova costruzione.

Anche i Giudici Amministrativi non hanno unanimità di vedute e in una recente sentenza il Consiglio di Stato ha classificato uno specifico intervento come nuova costruzione. 

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Vincoli conformativi

04 Giu 2024
4 Giugno 2024

Il TAR Veneto ricorda che le norme urbanistiche che disciplinano le modalità di esercizio dello ius aedificandi in una certa area, qual è il centro storico, costituiscono vincolo conformativo e non espropriativo

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Le osservazioni del privato agli atti di pianificazione urbanistica

04 Giu 2024
4 Giugno 2024

Il TAR Veneto ha affermato che le osservazioni presentate in occasione dell’adozione di un nuovo strumento di pianificazione del territorio costituiscono un mero apporto collaborativo dei privati nel procedimento di formazione dello strumento urbanistico, con conseguente assenza in capo alla P.A. di un obbligo puntuale di motivazione oltre a quella evincibile dai criteri desunti dalla relazione illustrativa del piano stesso in ordine alle proprie scelte discrezionali assunte per la destinazione delle singole aree, tranne i casi di affidamenti qualificati, essendo sufficiente che le osservazioni siano state esaminate e ritenute, in modo serio e ragionevole, in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Variante urbanistica e promissario acquirente

04 Giu 2024
4 Giugno 2024

Il T.A.R. specifica in quali termini anche il soggetto cd. promissario acquirente possa avanzare al Comune una richiesta di variante urbanistica.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Pubblicata sul B.U.R. una nuova legge regionale in materia di ambiente: dubbi sulla sua costituzionalità per mancato adeguamento alla normativa statale

04 Giu 2024
4 Giugno 2024

Con la l.r. Veneto 27 maggio 2024, n. 12 (pubblicata sul Bur n. 70 del 31.05.2024), è stata approvata la Disciplina regionale in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), valutazione di impatto ambientale (VIA), valutazione d’incidenza ambientale (VINCA) e autorizzazione integrata ambientale (AIA).

La legge regionale è disponibile al seguente link:

https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=531079.

Gli interpreti sollevano alcuni dubbi sulla sua costituzionalità, perché tale legge regionale sembra non tenere conto della disciplina statale in materia di provvedimenti ambientali.

Ad esempio, il paragrafo 4.3 dell’Allegato al d.m. Ambiente del 30 marzo 2015, n. 52, recante le Linee guida per la verifica di assoggettabilità a VIA dei progetti di competenza delle Regioni e Province autonome, previsto dall’art. 15 d.l. 91/2014, come convertito dalla l. 116/2014, afferma: “Per i progetti localizzati in aree considerate sensibili in relazione alla capacità di carico dell’ambiente naturale, le soglie individuate nell'allegato IV della parte seconda del decreto legislativo n. 152/2006 sono ridotte del 50%”.

La legge regionale non sembra tenere conto di questo parametro.

Inoltre, il decreto del Ministero della Salute del 27 marzo 2019, recante le Linee guida per la valutazione di impatto sanitario (VIS) – decreto voluto dal d.lgs. 104/2017, al fine di recepire la direttiva 2014/52/UE – afferma che la VIS stessa deve essere parte integrante della VIA per determinati progetti.

Questa circostanza non sembra riportata nella legge regionale.

La Corte costituzionale a più riprese ha affermato che le Regioni non hanno il potere di diminuire la tutela ambientale disposta dalle norme statali, bensì la più solo aumentarla.

La questione sulla costituzionalità o no della l.r. Veneto 12/2024 è naturalmente assai complessa, stante il complicato intreccio tra normativa dell’UE, dello Stato e delle Regioni, nonché stante il diverso rango gerarchico tra un decreto ministeriale (che però attua disposizioni sovraordinate) e una legge regionale.

Post di Daniele Iselle

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