Author Archive for: SanVittore

La cognizione di alcuni diritti sorti da convenzioni di lottizzazione spetta alla giurisdizione ordinaria e non al Giudice Amministrativo

22 Feb 2022
22 Febbraio 2022

Una sentenza della Corte di Cassazione civile spiega che la giurisdizione riguardante determinati diritti sorti per effetto di una convenzione di lottizzazione spetta al giudice ordinario e non a quella esclusiva del giudice amministrativo.

Gli esempi considerati nella sentenza sono due: 1) un'area ceduta dal privato alla P.A. con una servitù non aedificandi a carico del Comune e a vantaggio delle residue aree del cedente (perchè è un diritto reale, disciplinato dall'articolo 1079 del codice civile); 2) le ipotesi in cui la convenzione preveda il vincolo di destinazione di determinate aree a parcheggio pubblico, in quanto tale vincolo si risolve comunque in una limitazione, valida erga omnes, della futura utilizzabilità di una determinata porzione di suolo. 

Il discorso vale anche nel caso in cui venga contestato che il diritto reale sia sorto, invocando la nullità della convenzione per mancanza (a monte) della deliberazione autorizzativa della sua sottoscrizione da parte del sindaco.

Post di Daniele Iselle

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E’ efficace la convenzione di lottizzazione sottoscritta dal sindaco in mancanza (a monte) della deliberazione autorizzativa della sua sottoscrizione?

22 Feb 2022
22 Febbraio 2022

La Corte di Cassazione conferma una sentenza della Corte di Appello di Venezia, che aveva affermato che l’eventuale difetto di rappresentanza del sindaco, che aveva firmato la convenzione di lottizzazione senza averne il potere, per mancanza di preventiva delibera autorizzativa, sarebbe equiparabile ad un eccesso di rappresentanza, sanabile dalla successiva ratifica da parte del Comune, anche implicita. 

La Corte precisa, quindi, che la disciplina del negozio concluso da un rappresentante senza poteri si applica anche alla rappresentanza organica degli enti pubblici.

La figura dell'eccesso di rappresentanza (falsus procurator) è disciplinata dall'articolo 1398 del codice civile.

La Corte di Appello aveva anche precisato che il negozio (contratto) concluso in assenza del potere rappresentativo sarebbe affetto non da nullità, ma da semplice inefficacia, rilevabile dalla sola parte rappresentata (il Comune) e non d'ufficio.

Sul punto la Corte ha precisato che che il contratto con cui un privato s'impegna a cedere un comune un'area di proprietà dietro corrispettivo per la realizzazione di un'opera pubblica, sottoscritto da assessore delegato ad altre
materie ovvero alla firma di soli atti di amministrazione anziché dal sindaco, o che comunque abbia ecceduto dalla delega conferitagli, non è inesistente o nullo, ma annullabile, per incompetenza relativa all'organo, solo ad istanza del comune, e comunque suscettibile di ratifica attraverso la dichiarazione dell'organo che sarebbe stato
competente o di convalida ad opera di quello cui spetta di manifestare la volontà dell'ente al riguardo.

Post di Daniele Iselle

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L’obbligo assunto dal privato in una convenzione di trasferire al Comune la proprietà di un’area è soggetto alle ordinarie regole di prescrizione

22 Feb 2022
22 Febbraio 2022

Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione civile, dicendo che non sussiste alcun motivo per sostenere il contrario, in quanto il diritto non è indisponibile e, quindi, è soggetto a prescrizione; non basta, infatti, ad integrare l'indisponibilità –cui fa riferimento l'art. 2934, secondo comma, c.c.– l'esistenza di una finalità di pubblico interesse.

Post di Daniele Iselle 
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Gara ed errore scusabile

22 Feb 2022
22 Febbraio 2022

Il T.A.R. chiarisce quando, con riferimento ad un ‘offerta pubblica, può integrarsi l’errore scusabile o materiale che legittima la correzione della stessa.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Principio di irretroattività della sanzione amministrativa

21 Feb 2022
21 Febbraio 2022

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha ricordato che le sanzioni amministrative possono applicarsi ai fatti commessi dopo l’entrata in vigore della legge che le dispone, nonché agli illeciti la cui consumazione, pur iniziata in precedenza, si sia protratta anche dopo l’entrata in vigore della legge stessa.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Natura vincolata dell’ordine di demolizione

21 Feb 2022
21 Febbraio 2022

Il TAR Veneto ricorda che, in ipotesi di immobili costruiti senza titolo, l’attività amministrativa volta alla demolizione del fabbricato e alla rimessione in pristino dell’area è vincolata.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Gara pubblica ed accesso agli atti

21 Feb 2022
21 Febbraio 2022

Il T.A.R. si sofferma sull’accesso agli atti amministrativi a fini defensionale, con particolare riferimento alle procedure ad evidenza pubblica.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Errore di fatto revocatorio

18 Feb 2022
18 Febbraio 2022

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha spiegato che, per il combinato disposto degli artt. 106 c.p.a. e 395, n. 4 c.p.c., si può invocare la revocazione della sentenza qualora l’errore di fatto: a) derivi da una pura e semplice errata od omessa percezione del contenuto meramente materiale degli atti del giudizio; b) attenga ad un punto non controverso e sul quale la decisione non abbia espressamente motivato; c) sia stato un elemento decisivo della decisione da revocare.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Sulla revisione dei prezzi

18 Feb 2022
18 Febbraio 2022

Il T.A.R. ricorda che il rimedio della cd. revisione dei prezzi offerti a gara è assolutamente eccezionale e straordinario.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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L’obbligo di sopralluogo come causa di esclusione dalla gara

18 Feb 2022
18 Febbraio 2022

Il TAR Veneto evidenzia che la causa di esclusione prevista dall’art. 8, co. 1, lett. b) del d.l. n. 76/2020 (relativa all’obbligo di sopralluogo dei luoghi da parte degli operatori economici partecipanti) è limitata solamente a quelle ipotesi in cui tale adempimento è “indispensabile”, e quindi in cui l’offerta di gara può essere formulata solamente dopo aver visitato i luoghi.

Peraltro, nessuna disposizione del Codice Appalti prevede la possibilità di stabilire un termine perentorio, a pena di esclusione, per effettuare le richieste di sopralluogo: quel che può essere previsto come obbligatorio – nei limiti supra delineati – è il sopralluogo in sé considerato. Si applica quindi il principio di tassatività delle cause di esclusione di cui all’art. 83, co. 8 d.lgs. n. 50/2016, con conseguente illegittimità della clausola.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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