Author Archive for: SanVittore

Spetta al Giudice tributario conoscere del provvedimento con cui il Comune aumenta le imposte sulle affissioni

18 Apr 2019
18 Aprile 2019

Lo ha affermato il TAR Palermo, sulla scia del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, poiché la domanda di annullamento di tale atto nasconde in sé una pretesa di carattere tributario.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Qualcosa si muove (forse e poco) sul D.M. 1444/1968

17 Apr 2019
17 Aprile 2019

Pubblichiamo le modifiche, in fieri, dello "sblocca cantieri" all'art. 2 del dpr 380/2001 e all'art. 9 del dm 1444/1968.

Finalmente almeno dovrebbero risolvere l'incertezza - anche giurisprudeziale - sull'applicabilitĂ  dell'ultimo comma dell'articolo 9 del dm 1444 alle sole zone C.

Pubblichiamo il dm 1444/1968 nel testo originale per poter incontrovertibilmente individuare quali siano i commi secondo e terzo a cui si riferisce lo sblocca cantieri.

arch. Fiorenza Dal Zotto - responsabile settore pianificazione e tutela del territorio del comune di Spinea

DisposizioniSbloccaCantieri16-4-2019Aggiornamento art2Dpr380-2001eDm1444-1968

Dm1444-1968TestoOriginale

La nozione di ristrutturazione prevista dal vecchio Piano Casa del Veneto è ancora vigente?

17 Apr 2019
17 Aprile 2019

Come noto, l’art. 10 della l.r. Veneto n. 14/2009 e ss.mm.ii. (c.d. Piano Casa), come modificato dalla l.r. Vento n. 26/2009 e dalla l.r. Veneto n. 32/2013, recita: “Nelle more dell’approvazione della nuova disciplina regionale sull’edilizia, ai fini delle procedure autorizzative relative alle ristrutturazioni edilizie ai sensi del DPR n. 380/2001: 

a) gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del DPR n. 380/2001, anche al fine di consentire l’utilizzo di nuove tecniche costruttive, possono essere realizzati con l’integrale demolizione delle strutture murarie preesistenti, purché la nuova costruzione sia realizzata con il medesimo volume o con un volume inferiore;

b) gli interventi di ristrutturazione edilizia con ampliamento di cui all’articolo 10, comma 1, lettera c), del DPR n. 380/2001, qualora realizzati mediante integrale demolizione e ricostruzione dell’edificio esistente, per la parte in cui mantengono i volumi esistenti sono considerati, ai fini delle prescrizioni in materia di indici di edificabilità e di ogni ulteriore parametro di carattere quantitativo, ristrutturazione edilizia, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera d), del DPR n. 380/2001 e non nuova costruzione, mentre è considerata nuova costruzione la sola parte relativa all’ampliamento che rimane soggetta alle normative previste per tale fattispecie. 

b bis) negli interventi di ristrutturazione edilizia la ricostruzione a seguito della demolizione può avvenire anche su area di sedime parzialmente diversa, purché ciò non comporti una modifica sostanziale della localizzazione dell’edificio nell’ambito del lotto di pertinenza. In caso di interventi ubicati nelle zone di protezione delle strade e nelle zone vincolate come inedificabili dagli strumenti urbanistici generali, la ricostruzione è consentita anche in area adiacente, purché al di fuori della fascia di rispetto o dell’area inedificabile”.

Ciò posto, sul sito della Regione Veneto questo articolo (cfr. nota 70) risulta abrogato ai sensi dell’art. 19 della l.r. Veneto n. 14/2019 (c.d. Veneto 2050): http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/2009/09lr0014.html#fn70

In realtà, se si legge con attenzione l’art. 19 della l.r. 14/2019, non si rinviene affatto tale abrogazione.

Di ciò, anche la Regione sembra rendersi conto, tant’è vero che nella nota 4 si legge: “Gli articoli 1, 1 bis, 2, 3, 3 bis, 3 ter, 3 quater,4, 6, 7, 8, 9, 11, 11 bis e 12 della presente legge sono stati abrogati dall’art. 19 della legge regionale 4 aprile 2019, n. 14”: nessuna menzione viene fatta all’art. 10 del c.d. Piano Casa.

Pertanto, il concetto di ristrutturazione previsto dalla l.r. Veneto n. 14/2009 e ss.mm.ii, il quale integra e modifica quello previsto dagli art. 3 e 10 del d.P.R. n. 380/2001, sembra ancora vigente, nonostante l’entrata in vigore della l.r. Veneto n. 14/2019.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Appunti sul convegno dell’ordine degli Architetti sul RET

17 Apr 2019
17 Aprile 2019

Pubblichiamo una nota redatta dal dottor Alberto Antico, che ha partecipato al convegno sul regolamento edilizio tipo, organizzato dall'ordine degli Architetti di Vicenza il giorno 11 aprile 2019 a Creazzo 

relazione sul convegno di Creazzo sul RET

Termine per i documenti

17 Apr 2019
17 Aprile 2019

Recentemente il TAR Piemonte ha affrontato la questione relativa alla tardività del deposito dei documenti in vista dell’udienza di discussione, nel caso di ricorso proposto in sede di riassunzione a seguito di translatio iudicii.

Il Giudice ha ribadito, innanzitutto, che il giudizio ad quem e quello a quo sono tra loro se non nuovi e diversi, quantomeno distinti: pertanto, il giudizio riassunto avanti al g.a. segue la disciplina processuale dettata dal Codice del Processo Amministrativo.

Ne consegue che non è possibile l’applicazione delle norme processualcivilistiche sulla trasmissione del fascicolo d’ufficio da parte del giudice a quo; ed inoltre che il deposito tardivo dei documenti (fuori dal termine di 40 giorni liberi prima dell’udienza) comporta l’inutilizzabilità dei medesimi.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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Nei giudizi per la revisione dei prezzi nei contratti pubblici di lavori la giurisdizione è esclusiva

17 Apr 2019
17 Aprile 2019

Il TAR Piemonte si è di recente soffermato sulla giurisdizione esclusiva in materia di rinnovo tacito dei contratti pubblici di lavori. In particolare, ha ribadito come tale ambito ricomprenda anche le controversie riguardanti la revisione dei prezzi, sotto l’unico profilo del quantum debeatur.

L’unico limite dell’art. 133, lett. e), n. 2 c.p.a., infatti, sono le controversie riguardanti una specifica prestazione, sia sotto il profilo dell’an sia sotto il profilo del quantum, nel qual caso si ricade nell’adempimento contrattuale, e quindi nei diritti soggettivi.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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Una iniziativa di Etika srl a favore della Fondazione CittĂ  della Speranza

17 Apr 2019
17 Aprile 2019

La Fondazione CittĂ  della Speranza di Padova gestisce un istituto di ricerca pediatrico, fondato nel 1994, oggi centro di riferimento Europeo per la ricerca, specializzato nella cura di leucemie e patologie oncologiche infantili.

Segnaliamo una iniziativa della società Etika srl di San Martino Buon Albergo (VR), attiva nel settore delle coperte e dei materassi, che per il mese di aprile devolve una parte dei propri ricavati alla Fondazione.  

https://www.facebook.com/Etikaitalia/

http://cittadellasperanza.org/

Le slides del convegno sugli appalti del 12 aprile 2019

16 Apr 2019
16 Aprile 2019

Pubblichiamo le slides relative a quattro relazioni del convegno sula procedura di infrazione in materia di appalti, ringraziando sentitamente gli autori:

Interventi di edilizia c.d. leggera senza permesso di costruire: rapporti con il reato di costruzione sine titulo ex art. 44, comma 1, lett. b) DPR 380/2001

16 Apr 2019
16 Aprile 2019

Gli interventi di ristrutturazione edilizia rientranti nelle ipotesi di cui all'art. 10, comma 1, lett. c) DPR 380/2001, che comportino aumento di unitĂ  immobiliari o di superfici utili, non sono piĂą subordinati al rilascio del permesso di costruire. Con la conseguente inapplicabilitĂ  a tali ipotesi della fattispecie di reato di cui all'art. 44, comma 1, lett. b) DPR 380/2001, anche retroattivamente ai sensi dell'art. 2, quarto comma, c.p.

Lo afferma la Cassazione penale.

Post di Diego Giraldo – avvocato

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Ordinanza di rimozione dei rifiuti illegittima e risarcimento dei danni

16 Apr 2019
16 Aprile 2019

Nel caso di specie, il Comune annullava d’ufficio l’ordinanza di rimozione dei rifiuti impugnata poiché ne riconosceva l’illegittimità.

Il TAR Veneto, preso atto dell’intervenuta autotutela, convertiva l’azione di annullamento del ricorrente in un’azione per l’accertamento dell’illegittimità dell’atto (pacifica, poiché riconosciuta dalla P.A.) ai fini risarcitori, in applicazione dell’art. 34, co. 3 c.p.a.

Si segnala un’interessante precisazione di carattere processuale, compiuta dal TAR: il petitum di annullamento presuppone e contiene logicamente il petitum di accertamento dell’illegittimità dell’atto, cosicché il Giudice può pronunciarsi sul secondo (ai fini risarcitori), anche qualora in capo al ricorrente venga meno l’interesse alla pronuncia sul primo.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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