Author Archive for: SanVittore

Il Governo ha impugnato una parte della l.r. del Veneto n. 19 del 2021

06 Ago 2021
6 Agosto 2021

Nella seduta del Consiglio dei Ministri del 05 agosto 2021, il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale una parte della legge regionale del Veneto n. 19/2021, come risulta dal Comunicato stampa del Governo.

Secondo le prime informazioni, dovrebbe essere sarebbe stato impugnato solo l'art. 7 sullo stato legittimo dell'immobile.

Consistenza degli abusi edilizi

06 Ago 2021
6 Agosto 2021

Il TAR Veneto evidenzia che per “costruzione” si deve intendere qualsiasi opera che comporti la perdurante trasformazione urbanistico-edilizia del territorio, a prescindere dal materiale impiegato o dall’ingombro del manufatto.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Il trascorrere del tempo e gli abusi edilizi

06 Ago 2021
6 Agosto 2021

Il TAR Veneto ricorda che la vetustà dell’abuso non pone alcun limite al potere repressivo in capo al Comune, non richiedendosi quindi una motivazione improntata sull’interesse pubblico attuale al ripristino della legalità violata.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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NovitĂ  in materia di cessione di aree nelle quali sono stati edificati alloggi di edilizia residenziale pubblica

05 Ago 2021
5 Agosto 2021

Segnaliamo che la legge 108 del 2021, di conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, ha aggiunto un articolo 22 bis al decreto legge, il quale, tra l'altro, va a modificare i commi 47 e 48 dell'articolo 31 della legge 23 dicembre 1998, n. 448:

"a) il comma 47 e' sostituito dal seguente: "47. La trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprieta' sulle aree puo' avvenire a seguito di proposta da parte del comune e di accettazione da parte dei singoli proprietari degli alloggi, e loro pertinenze, per la quota millesimale corrispondente. Trascorsi cinque anni dalla data di prima assegnazione dell'unita' abitativa, indipendentemente dalla data di stipulazione della relativa convenzione, i soggetti interessati possono presentare, di propria iniziativa, istanza di trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprieta'. Il comune deve rispondere entro novanta giorni dalla data di ricezione dell'istanza pervenendo alla definizione della procedura. La trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprieta' avviene dietro pagamento di un corrispettivo determinato ai sensi del comma 48"; b) il comma 48 e' sostituito dal seguente: "48. Il corrispettivo delle aree cedute in proprieta' e' determinato dal comune, su parere del proprio ufficio tecnico, in misura pari al 60 per cento di quello determinato ai sensi dell'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359, escludendo la riduzione prevista dal secondo periodo dello stesso comma, al netto degli oneri di concessione del diritto di superficie, rivalutati sulla base della variazione, accertata dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi tra il mese in cui sono stati versati i suddetti oneri e quello in cui e' stipulato l'atto di cessione delle aree. Comunque il costo dell'area cosi' determinato non puo' essere maggiore di quello stabilito dal comune per le aree cedute direttamente in proprieta' al momento della trasformazione di cui al comma 47, con l'ulteriore limite massimo di euro 5.000 per singola unita' abitativa e relative pertinenze avente superficie residenziale catastale fino a 125 metri quadrati e di euro 10.000 per singola unita' abitativa e relative pertinenze avente superficie residenziale catastale maggiore di 125 metri quadrati, indipendentemente dall'anno di stipulazione della relativa convenzione. Il consiglio comunale delibera altresi' i criteri, le modalita' e le condizioni per la concessione di dilazioni di pagamento del corrispettivo di trasformazione. La trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprieta' e' stipulata con atto pubblico o con scrittura privata autenticata, soggetti a trascrizione presso la conservatoria dei registri immobiliari";

Arch. Fiorenza Dal Zotto - funzionario comunale

Gli slides dell’avv. Bigolaro su demo-ricostruzione, ristrutturazione e distanze

05 Ago 2021
5 Agosto 2021

Per gentile concessione dell'autore, che sentitamente ringraziamo, pubblichiamo gli slides del'avv. Stefano Bigolaro su  demo-ricostruzione, ristrutturazione e distanze, tra modifiche al T.U. Edilizia e legislazione regionale (“Veneto 2050”), illustrate al convegno del Centro Studi Bellunese del 29 luglio 2021

Demo-ricostruzione, ristrutturazione e distanze

Rileva la mancata audizione personale del privato nell’ambito di un procedimento amministrativo?

05 Ago 2021
5 Agosto 2021

Il TAR Veneto ritiene di no, qualora egli abbia comunque partecipato al procedimento amministrativo – a seguito di comunicazione di avvio del procedimento – mediante la produzione di memorie di parte.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Condono edilizio e agibilitĂ 

05 Ago 2021
5 Agosto 2021

Il TAR Veneto evidenzia che, nel valutare la sussistenza dei requisiti di agibilità di un immobile da condonarsi, il Comune non può limitarsi a constatare la situazione di fatto e di diritto esistente al momento della costruzione dell’edificio condonato. Al contrario, la P.A. deve valutare la sussistenza dei requisiti di legge al momento del procedimento per il rilascio dell’agibilità, posto che la relativa disciplina condonistica concede solo di derogare alla normativa regolamentare.

Ne consegue che la presenza di difformità ulteriori rispetto a quelle oggetto di condono impedisce il rilascio (ad oggi) dell’agibilità ex art. 24 T.U. Edilizia (che richiede la conformità urbanistico-edilizia dell’immobile), salvo sanatoria delle medesime.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Distanza tra pareti finestrate nel caso di costruzione interposta

04 Ago 2021
4 Agosto 2021

Dalla lettura di una sentenza del TAR Campania e di una del Consiglio di Stato si evince che le distanze di cui al D.M. n. 1444 del 1968 non si applicano nel caso in cui tra i due edifici siano interposti una costruzione oppure un muro, a condizione che il nuovo edificio che viene costruito in aderenza non si elevi oltre l'altezza di questa costruzione o di questo muro, perchè in questo caso non si crea l'intercapedine dannosa che il D.M. vuole impedire.

La sentenza del TAR Campania richiama una decisione del Consiglio di Stato del 2004, che conferma quanto sopra.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato 

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Sulla rilevanza dell’incremento del carico urbanistico

04 Ago 2021
4 Agosto 2021

Nel caso di specie, una società era titolare di un negozio di abbigliamento sportivo che si sviluppava su due diverse unità immobiliari collegate tra loro. Nel 2001 la società presentava una D.I.A. per la chiusura dei preesistenti collegamenti fra le due unità funzionali, con corresponsione degli oneri concessori precedentemente indicati. Successivamente però chiedeva la restituzione degli oneri, a fronte della sostenuta assenza di alcun frazionamento.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto la domanda infondata, in base al generale principio di correlazione tra debenza degli oneri di urbanizzazione e aumento del carico urbanistico: tale aumento sussiste anche in caso di divisione e frazionamento di immobile che da uno si trasforma in due unità, qualora risulti mutata la realtà strutturale e la fruibilità urbanistica. Gli oneri saranno riferiti all’oggettiva rivalutazione dell’immobile e funzionali a sopportare l’aggiuntivo carico socio-economico.

Ampliando la prospettiva, si rileva che la verifica sull’incremento del carico urbanistico non rileva solo ai fini del calcolo del contributo concessorio.

Infatti, la l.r. Veneto 14/2019, cd. Veneto 2050 (ma cfr. anche la recente circolare regionale n. 1 del 19 aprile 2021) richiama la necessità di verificare, sempre e comunque, che le opere di urbanizzazione primaria siano sufficienti a sostenere l’eventuale incremento del carico urbanistico derivante dall’intervento edilizio previsto, presupposto questo per il rilascio di qualsiasi titolo edilizio ai sensi dell’art. 12 d.P.R. 380/2001.

Si ringrazia sentitamente l’arch. Fiorenza Dal Zotto per la segnalazione.

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L’ufficio legislativo del MIT ha proposto al Governo di impugnare (solo) l’articolo 7 della l.r. veneta 19 del 2021

03 Ago 2021
3 Agosto 2021

Con una nota del 19 luglio 2021, l'Ufficio Legislativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha proposto al Governo di impugnare davanti alla Corte Costituzionale  (solo) l'articolo 7 della legge regionale veneta n. 19 del 2021, che definisce lo "stato legittimo dell'immobile", per contrasto con i principi della legislazione statale.

E' interessante evidenziare che nessuna censura è stata sollevata nei confronti degli altri articoli della legge e, in particolare, sull'articolo 6, che consente la eliminazione degli abusi edilizi nel contesto di un altro intervento edilizio, come la ristrutturazione, disposizione di grande utilità pratica.

Nota Ufficio Legislativo MIT

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