Asta pubblica e diritto di prelazione: giurisdizione
Il T.A.R. statuisce che le controversie collegate al diritto di prelazione da esercitarsi nell’ambito di un’asta pubblica spettino al Giudice Ordinario.
Post di Matteo Acquasaliente
Il T.A.R. statuisce che le controversie collegate al diritto di prelazione da esercitarsi nell’ambito di un’asta pubblica spettino al Giudice Ordinario.
Post di Matteo Acquasaliente
Il T.A.R. Veneto ricorda i presupposti che devono ricorrere affinché un consigliere comunale possa impugnare una deliberazione della Giunta.
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Il T.A.R. Veneto ricorda la normativa regionale in materia di commercio itinerante.
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Il T.A.R. ricorda come devono essere risolti contrasti tra le disposizioni contenute nella lex specialis ed il modulo da compilare allegato al bando.
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“In tre modi muoiono le città: quando le distrugge un nemico spietato; quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, scacciando gli autoctoni e i loro dei; o, infine, quando gli abitanti perdono la memoria di sé, e senza nemmeno accorgersene diventano stranieri a se stessi, nemici di se stessi”.
L’autore si chiede se le città abbiano un’anima e giunge ad affermare che: “proviamo a pensare che la città abbia un corpo (fatto di mura, edifici, di piazze e strade..) ma anche un’anima. E che l’anima non siano solo i suoi abitanti, ma anche una viva tessitura di racconti e di storie, di memorie e di principi, di linguaggi e desideri, di istituzioni e progetti che ne hanno determinato la forma attuale e che guideranno il suo sviluppo futuro”. L’anima della città può essere chiamata la città invisibile e da vita alla città storica. La città storica non va imbalsamata anzi va tenuta in vita, una vita che ne “rispetti il codice genetico, che ne favorisca una crescita armonica e non la distruzione violenta, che vi innesti delicatamente nuove architetture o ricomponga le antiche, e non ne violenti brutalmente la forma e l’anima”. Perché sia possibile per le nostre città il discorso della crescita è necessario riflettere sul loro DNA, ma anche su un’adeguata poetica del riuso.
In questo libro Salvatore Settis eleva Venezia a supremo esempio delle insidie che colpiscono le città storiche: la resa ad una falsa modernità; lo spopolamento; l’oblio di sé; la corsa sfrenata verso il business e verso il branding. Tutto questo sta portando Venezia, “la città fra le città” (Lefebvre), e le altre città storiche alla “morte”, dice l'autore.
In questo scenario s’inserisce la figura dell’architetto, ritenuto il responsabile dell’“omicidio” della citta storica. Ci si chiede: chi la circonda di periferie senz’anima, chi sventra palazzi storici per lottizzarne gli spazi, chi mortifica cattedrali con arroganti grattacieli, chi propugna piani casa per sopraelevare i caseggiati con incongrue escrescenze? Certamente i titolari della politica, i costruttori, le mafie ma anche, per l’appunto, gli architetti gli ingegneri i geometri e gli urbanisti. Pensare la città non è un mero esercizio matematico, ma è un esercizio della democrazia e della politica che richiede una “conoscenza del presente, ma anche uno sguardo lungo sul futuro e sul passato”. “Chi progetta nel proprio studio sfogliando riviste di architettura senza pensare alla comunità e cui gli edifici sono destinati creerà solo edifici e città astratte. [Gli architetti] devono mettere al primo posto non il proprio individualismo formalizzante ma, la propria consapevolezza di volersi rendere utili alla gente mettendo al loro servizio la propria arte ed esperienza”. (Lina Bo Bardi).
Un libro che vuole essere una guida per riscoprire la funzione “sociale” dell’architettura e degli architetti, ma anche per ricordare ai non addetti ai lavori che le nostre città sono il risultato di quello che siamo stati, dei valori e dei principi che non dobbiamo sentire come un’eredità scomoda, ma come “uno straordinario dono per vivere il presente e una straordinaria dote per costruire e garantire il futuro”.
Stefano Peripoli
Il comune di Spinea - assessorato all'urbanistica e edilizia - ha programmato due incontri formativi per la fine di settembre e l'inizio di ottobre. "La valutazione del maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d'uso, ovvero Il nuovo contributo straordinario previsto dall'articolo 16 comma 4 lett. d) ter del d.P.r. 380/2001"
venerdì 25 settembre - Spinea - sede municipale - dalle 9.00 alle 13.30 (registrazione partecipanti ore 8.30)
relatori: avv. prof. Bruno Barel - prof. Ezio Micelli - dott.ssa Antonella Faggiani
Come oramai noto, la legge 164 del 2014 ha attribuito l'onere, alle amministrazioni comunali, di determinare il cosiddetto "contributo straordinario", ovvero il contributo che deve essere versato a favore delle amministrazioni e che deriva dalla suddivisione tra il comune e la parte privata dell'incremento di valore che viene a generarsi a seguito di varianti urbanistiche, deroghe, cambi di destinazioni d'uso.
"La legge 7 agosto 2015 , n. 124 - Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche: le novità in ambito urbanistico edilizio e le nuove modalità di gestione dei procedimenti edilizi"
venerdì 9 ottobre - spinea - sede municipale - dalle 9.00 alle 14.00
relatori: avv. Stefano Bigolaro - avv. Alessandro Veronese
La recentissima legge n. 124 del 7 agosto 2015, che entrerà in vigore alla fine di agosto, introduce nuove modalità per la gestione dei procedimenti edilizi, in particolare le Scia/Dia. Si coglie l'occasione per organizzare una giornata formativa durante la quale verranno illustrate le recenti novità normative. Si farà il punto della situazione sui vari titoli edilizi previsti dalla vigente normativa con l'illustrazione delle loro caratteristiche, specificità e aspetti procedimentali. Verranno esaminati: l'attività edilizia libera, la Cil, la Cila, la Scia, la Dia, il Permesso di costruire. Verranno analizzate le problematiche relative ai compiti e alle responsabilità dei progettisti e verranno approfonditi e illustrati i compiti e doveri della pubblica amministrazione nella gestione dei procedimenti. Verrà inoltre dedicata particolare attenzione all'illustrazione delle più ricorrenti criticità fornendo suggerimenti e indicazioni su come risolverle (sospensione del procedimento, tempi per la comunicazione, inibizione dei lavori, annullamento in autotutela, ecc.).
Per informazioni potete contattare l'arch. Fiorenza Dal Zotto o la dott.ssa Dott.ssa Denise Gambarato www.kairos-consulting.com Tel: 041.51.00.598 Fax: 041.51.00.597 E mail: denise.gambarato@kairos-consulting.com Fiorenza Dal Zotto responsabile del settore urbanistica e edilizia tel ufficio: 041.507.11.23 tel cell.: 340.75.42.966 email: fiorenza.dalzotto@comune.spinea.ve.it sede municipale - spinea - via municipio n. 1 - piano terra
Il T.A.R. Milano conferma che il Comune non può affatto imporre al c.d. proprietario incolpevole la bonifica di un sito inquinato.
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Il T.A.R. affronta il rapporto esistente tra il diritto del lavoratore di accedere ai propri dati personali detenuti dall’INPS e quello alla riservatezza della Pubblica Amministrazione.
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Il T.A.R. chiarisce che, prima della novella legislativa prevista dall’art. 23 ter del D.P.R. n. 380/2001, vi era un cambio d’uso giuridicamente rilevante tra l’attività artigianale/industriale e quella logistica.
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Il T.A.R. ricorda la natura giuridica dell’informativa interdittiva antimafia.
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