Varianti allo strumento urbanistico e valutazione di compatibilitĂ  idraulica

02 Ago 2023
2 Agosto 2023

Il TAR Veneto ha ricordato che la D.G.R.V. n. 2948 del 06.10.2009, recante “indicazioni per la formazione degli strumenti urbanistici”, ha espressamente previsto (nell’allegato A – paragrafo “ambito di applicazione”) che per le varianti che non comportano alcuna alterazione del regime idraulico, ovvero comportano un’alterazione non significativa la valutazione di compatibilità idraulica è sostituita dalla relativa asseverazione del tecnico estensore dello strumento urbanistico attestante che ricorre questa condizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La competenza sui progetti di bonifica spetta alla Regione

01 Ago 2023
1 Agosto 2023

Lo ha ricordato la Corte Costituzionale, la quale ha dichiarato costituzionalmente illegittima la norma della Regione Lombardia che trasferiva le funzioni e i poteri amministrativi in materia di bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale dei siti inquinati limitati ad un solo Comune all’Ente locale medesimo; al contrario, la disciplina statale prevede, in tali ipotesi, che il progetto di bonifica sia approvato dalla Regione su parere del Comune. Trattasi infatti di competenza esclusiva dello Stato, non derogabile.

Non soccorre, a tal proposito, la (temporalmente successiva) disciplina statale adottata per l’attuazione del PNRR, la quale demanda ai Comuni attività e funzioni amministrative relative alla bonifica dei cd. siti orfani: in tale ipotesi, infatti, è lo stesso Stato che autorizza la Regione a trasferire le suddette funzioni.

Si ringrazia vivamente l’arch. Fiorenza Dal Zotto del Comune di Spinea per la segnalazione.

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Il certificato di destinazione urbanistica (CDU)

01 Ago 2023
1 Agosto 2023

Il TAR Veneto ha affermato che il CDU (art. 30 T.U. edilizia) indica le prescrizioni urbanistiche riguardanti l’area interessata e non compendia quindi tutte le prescrizioni di legge, regolamentari o pianificatorie atte a conformare l’uso del territorio.

In ogni caso, il CDU ha una valenza meramente dichiarativa e non costitutiva.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Silenzio del gestore delle ferrovie sull’istanza di autorizzazione in deroga alla fascia di rispetto ferroviaria

01 Ago 2023
1 Agosto 2023

Il TAR Veneto ha affermato che, qualora il Comune richieda al gestore delle ferrovie la deroga alla distanza dalle ferrovie, ai fini dell’assenso di un PdC, e il gestore rimanga inerte, non è applicabile l’art. 17-bis l. 241/1990, in relazione al tardivo pronunciamento di RFI, non essendo il relativo parere riconducibile agli atti di assenso indicati dalla norma (assensi, concerti o nulla osta), costituendo per contro una deroga al principio generale del divieto di edificazione, che l’Amministrazione ha la facoltà e non l’obbligo di rilasciare.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il parere di compatibilità sismica dello strumento urbanistico comunale deve essere rilasciato dall’Ufficio tecnico regionale quantomeno prima della sua approvazione

31 Lug 2023
31 Luglio 2023

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge della Regione Umbria che individuava (seppur in via eccezionale) la competenza in capo al Comune a rendere il giudizio di compatibilità sismica sullo strumento urbanistico comunale, anche dopo l’approvazione di quest’ultimo, per contrasto con il principio fondamentale nella materia “governo del territorio” contenuto nell’art. 89 T.U. edilizia, il quale prescrive espressamente che il parere debba essere reso dall’apposito Ufficio tecnico regionale, quantomeno prima dell’approvazione dello strumento urbanistico stesso.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Incostituzionale la legge molisana che prorogava la possibilità di modificare l’aspetto esteriore degli edifici senza pianificazione paesaggistica

31 Lug 2023
31 Luglio 2023

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge della Regione Molise che prolunga di un anno il termine entro il quale erano transitoriamente ammessi gli interventi modificativi dell’aspetto esteriore degli edifici, anche nei territori assoggettati a tutela paesaggistica, in attesa che sopraggiunga un accordo tra la Regione e il Ministero della Cultura, per violazione del principio della copianificazione paesaggistica (cfr. artt. 135, 143 e 145 d.lgs. 42/2004), che costituisce espressione della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Incostituzionale la legge molisana che consentiva l’ampliamento di edifici non residenziali in centro storico senza pianificazione paesaggistica

31 Lug 2023
31 Luglio 2023

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge della Regione Molise che consentiva l’ampliamento (con il Piano Casa molisano) fino al 20% del volume esistente anche per gli edifici non residenziali situati nei centri storici (purché esistenti alla data del 31.12.2014) senza una contestuale ed esplicita clausola di salvaguardia delle norme dettate dal d.lgs. 42/2004 e nell’attuale assenza di una pianificazione paesaggistica condivisa con il Ministero della Cultura.

La Consulta ha ravvisato il rischio di sottoporre i beni dotati, anche potenzialmente, di rilevanza paesaggistica ad un abbassamento della tutela praticabile, anche e soprattutto in prospettiva futura.

Analogamente sono state dichiarate incostituzionali le norme regionali che prorogavano al 31.12.2024 la possibilitĂ  di presentare la SCIA o la DIA per tutti gli interventi edilizi in deroga con il Piano Casa molisano, pur se in contesti paesaggisticamente tutelati, in mancanza della copianificazione paesaggistica da svolgersi con uno specifico accordo Regione-Ministero.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Permesso di costruire e silenzio-assenso

31 Lug 2023
31 Luglio 2023

Il T.A.R. Veneto ricorda che il silenzio-assenso sulle domande di PdC si forma esclusivamente se le stesse sono complete di tutta la documentazione.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Silenzio-assenso sull’istanza di permesso di costruire (PdC)

31 Lug 2023
31 Luglio 2023

Il TAR Veneto ha affermato che, in materia di PdC, perché possa ritenersi formato il silenzio-assenso ex art. 20, co. 8 d.P.R. 380/2001, sono necessari i seguenti requisiti congiunti: a) che sia decorso inutilmente il tempo necessario alla conclusione del procedimento; b) che la domanda sia conforme al regime urbanistico ed edilizio applicabile; c) che essa sia corredata da corretti e completi elaborati grafici.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Segnalazione degli abusi edilizi alla Procura da parte del Comune e accesso agli atti

28 Lug 2023
28 Luglio 2023

Il TAR del Lazio, Sede di Roma, ha annullato il provvedimento di un Comune di differimento dell’accesso agli atti di un procedimento di repressione di abusi edilizi, richiesto dal proprietario, sulla base del fatto che era stata interessata la Procura della Repubblica con apposita informativa di reato.

Le informative dell’ufficio o gli atti ispettivi e perfino le denunce pervenute alla P.A. non possono essere sottratte al diritto di accesso, salvo il differimento, il quale (oltre ai casi in cui è normativamente disciplinato, come in materia di procedure di gara), dipende da una concreta valutazione caso per caso delle ragioni di tutela di terzi o dell’istruttoria che va, quindi, adeguatamente motivata.

Solo gli atti per i quali è stato disposto il sequestro e quelli coperti da segreto possono risultare sottratti al diritto di accesso. Soltanto gli atti di indagine compiuti dal P.M. e dalla polizia giudiziaria sono coperti dall’obbligo di segreto nei procedimenti penali, di talché gli atti posti in essere da una P.A. nell’ambito della sua attività istituzionale sono atti amministrativi, anche se riguardanti lo svolgimento di attività di vigilanza, controllo e di accertamento di illeciti, e rimangono tali pur dopo l’inoltro di una denunzia all’Autorità giudiziaria.

L’effetto impeditivo al rilascio dei documenti richiesti scaturente dal provvedimento giudiziario di sequestro ex artt. 253 ss. c.p.p. si verifica solo allorché la P.A., avendone fatto richiesta, non abbia ottenuto dall’Autorità giudiziaria procedente l’estrazione di copie consentita dall’art. 258 c.p.p.

Si ringrazia sentitamente l’avv. prof. Marco Grotto per la segnalazione.

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