La fiscalizzazione dell’abuso ex art. 34 T.U. edilizia (nel testo antecedente al cd. decreto Salva casa)

04 Feb 2025
4 Febbraio 2025

Il TAR Veneto ha offerto una pregevole ricostruzione dell’istituto.

All’esito, il TAR ha dichiarato la legittimità di un’ordinanza di pagamento della sanzione pecuniaria alternativa alla demolizione delle opere edilizie abusive, ai sensi dell’art. 34, co. 2 d.P.R. 380/2001, destinata dal Comune all’ex socio della società che a suo tempo aveva ottenuto il PdC.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Il ruolo (da ridimensionare?) della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi in seno alla Presidenza del Consiglio

04 Feb 2025
4 Febbraio 2025

Il TAR Catania ha affermato che la Commissione svolge una funzione consultiva in materia di accesso ai documenti amministrativi e le sue decisioni non sono vincolanti per la P.A., pur costituendo un avviso particolarmente qualificato. Nemmeno il G.A. è ovviamente vincolato dalla decisione della Commissione. Il parere della Commissione, in quanto tale, non si consolida in caso di mancata impugnazione, proprio in quanto esso presenta natura endoprocedimentale e non provvedimentale.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Salva casa: sulla determinazione dell’oblazione ex art. 36 bis, commi 5 e 5-bis, DPR 380/2001

03 Feb 2025
3 Febbraio 2025

Sulla entità dell’oblazione, in particolare nel caso di SCIA, le linee guida rimandano alle “prassi applicative già in uso” per il calcolo della sanzione prevista dal previgente art. 37.

Probabilmente il Ministero si è accorto che la norma è scritta molto male e che l’intento era forse quello di riproporre il meccanismo sanzionatorio precedente (pur con diversi limiti inferiori e superiori), ma l’interpretazione che dà del nuovo art. 36 bis è del tutto opinabile, in quanto il tenore letterale della norma è ora ben diverso.

Mentre prima la sanzione era stabilita dal responsabile del procedimento in relazione all’aumento del valore venale ottenuto con l’intervento abusivo, quindi era legittimo stabilirla in percentuale rispetto al plusvalore stabilito dall’Agenzia del Territorio, ora la norma dice letteralmente che l’oblazione è pari al doppio dell’aumento del valore venale. E’ vero, il responsabile del procedimento la deve determinare, ma può farlo solo all’interno di un minimo e un massimo, non (come invece dicono le linee guida) in una percentuale del plusvalore determinato dell’agenzia del territorio (o meglio, del doppio di questo valore).

Non avrebbe alcun senso stabilire il doppio di qualcosa se poi il responsabile del procedimento ne dovesse applicare una percentuale a piacere: sarebbe uguale stabilire una percentuale doppia dell’aumento di valore non raddoppiato.

Pertanto, l’unica interpretazione coerente con la norma è, a mio avviso, la seguente: i margini di manovra per il responsabile del procedimento sono dati dal minimo e dal massimo, in relazione alla conformità o meno dell’abuso alle norme vigenti al momento della sua esecuzione: in pratica, una volta che l’Agenzia del Territorio stabilisce l’aumento di valore, il responsabile del procedimento non può che determinare la sanzione in questo modo:

  1. a) se sussiste la doppia conformità:

doppio del valore inferiore a € 516 = oblazione € 516     

doppio del valore compreso tra € 516 e € 5.160 = oblazione pari a quanto stabilito dall’A.T.

doppio del valore superiore a € 5.160 = oblazione € 5.160

  1. b) se non sussiste la doppia conformità:

doppio del valore inferiore a € 1.032 = oblazione € 1.032

doppio del valore compreso tra € 1.032 e € 10.320 = oblazione pari a quanto stabilito dall’A.T.

doppio del valore superiore a € 10.320 = oblazione € 10.320

Quanto all’ipotesi del pagamento in due fasi (prima il minimo edittale e poi, una volta stabilita l’intera sanzione, il conguaglio) e la conseguente formazione del titolo “valido ma non efficace”, viene da chiedersi quale sia il senso di ottenere un simile titolo non spendibile “per dimostrare lo stato legittimo in occasione di una successiva pratica edilizia ovvero in occasione di trasferimento della proprietà dell’immobile”, dal momento che la sanatoria, nella quasi totalità dei casi, viene richiesta esattamente per quei motivi.

Post dell'arch. Stefano Anzanello - Funzionario comunale

Salva Casa col testo delle linee guida a fronte

03 Feb 2025
3 Febbraio 2025

Pubblichiamo un raffronto, predisposto dall'avvocato Alberto Antico, tra il  testo del d.P.R. 380/2001 (con le modifiche introdotte dal decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2024, n. 105)  e i chiarimenti contenuti nelle Linee guida:

T.U. edilizia e Linee guida Salva casa

Le linee guida ufficiali del governo sul decreto Salva Casa

03 Feb 2025
3 Febbraio 2025

https://www.mit.gov.it/linee-guida-dl-salva-casa

La modulistica necessaria per lo svolgimento delle procedure valutative in materia di VINCA definite col Regolamento regionale n. 4/2025.

03 Feb 2025
3 Febbraio 2025

https://www.regione.veneto.it/web/vas-via-vinca-nuvv/modulistica-regolamento

Segnaliamo altresì la Deliberazione della Giunta Regionale n. 28 del 14 gennaio 2025, recante "Approvazione delle condizioni d'obbligo, dei formulari (format proponente e format valutatore) e delle declaratorie previste per le procedure valutative in materia di VINCA. Legge regionale n. 12/2024, art. 17. Regolamento regionale n. 4/2025".

https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=547618

Compatibilità paesaggistica: definizione dei termini “lavori”, “superfici utili” e “volumi”

03 Feb 2025
3 Febbraio 2025

Ricordiamo che in materia esiste la circolare n. 33 del 26 giugno 2009 del Ministero per i beni e le Attività Culturali

Circ.33-200920comp.paesaggistica

Come opportunamente ci segnala un lettore, ricordiamo che, in data 15 gennaio 2024, abbiamo pubblicato su Italiaius  una circolare del Ministero della Cultura (n. 38 del 4 settembre 2023) sul concetto di "volume" ai fini della compatibilità paesaggistica, emesso sulla base di un parere dell'Ufficio Legislativo. 

L’Ufficio Legislativo ha reso il proprio parere con la nota prot. n. 19133 del 19/07/2023.

Si legge nella circolare: "L'Ufficio Legislativo ha quindi concluso ritenendo il ricostruito orientamento maggioritario della giurisprudenza amministrativa maggiormente compatibile con le esigenze di tutela del paesaggio, per cui la nozione di volumi rilevanti ai sensi dell’art.167 comma 4 lett. a) del D.lgs. 42/2004 comprende qualsiasi nuova volumetria, inclusi i volumi tecnici, suggerendo quindi a questo Segretariato Generale di aggiornare l'interpretazione fornita con la circolare n.33/2009".

circolare-SG-n-38-2023-del-4-9-2023

allegato-parere-uff-legislativo-prot-19133-del-19-7-2023

Illegittima l’ordinanza di demolizione di un immobile abusivamente occupato da terzi, emanata nei confronti del proprietario incolpevole che abbia esperito tutti i rimedi civili, penali e amministrativi per lo sgombero

03 Feb 2025
3 Febbraio 2025

Il TAR Napoli ha affermato che l’ordinanza di demolizione può legittimamente essere emanata nei confronti del proprietario dell’immobile anche qualora lo stesso non sia responsabile della realizzazione dell’abuso, in quanto gli abusi edilizi integrano illeciti permanenti sanzionati in via ripristinatoria. Tale principio trova il proprio fondamento nella circostanza che il proprietario conservi la materiale e giuridica disponibilità del bene ed abbia quindi poteri effettivi di intervento sullo stesso avvalendosi di tutti i mezzi concessi dall’ordinamento.

È illegittima l’ordinanza di demolizione adottata nei confronti del proprietario del suolo che dimostri di essersi attivato con tutti i mezzi che l’ordinamento appresta in sede civile, penale e amministrativa, per sgomberare l’area dagli occupanti responsabili delle costruzioni abusive, avendo quindi dimostrato la non eseguibilità del comportamento atteso. Difatti, la palese carenza della disponibilità materiale del bene da parte del proprietario, ben nota al Comune sin dal momento della adozione della diffida a demolire, rappresenta un elemento ostativo all’adozione dell’atto repressivo, in quanto difetta una condizione costituiva dell’ordine e cioè l’imposizione di un dovere esigibile da parte del destinatario del comando.

Il Comune ha l’obbligo, in caso di inottemperanza dei responsabili, di curare l’esecuzione dell’ordine di demolizione in via amministrativa, anche mediante lo sgombero dell’area, seppure la stessa possa risultare particolarmente complessa, atteso che il ripristino della legalità violata e la cura dell’ordinato sviluppo urbanistico del territorio non possono essere abdicati o subire una deminutio in presenza di fenomeni di illegalità di vaste proporzioni, pena la sconfitta dello Stato di diritto.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

L’ordinanza di sgombero, emanata a valle di un procedimento di repressione di abusi edilizi, è un atto vincolato

03 Feb 2025
3 Febbraio 2025

Il TAR Catania ha affermato che il provvedimento di sgombero, ponendosi quale atto terminale della serie di provvedimenti di repressione degli abusi edilizi, ha natura vincolata ed è, pertanto, soggetto alla disciplina di cui all’art. 21-octies, co. 2 l. 241/1990. Ove il privato si sia difeso nella fase di repressione dell’abuso edilizio, non vi sono dubbi sull’inutilità del suo apporto partecipativo nel procedimento di sgombero, apporto che non avrebbe potuto incidere in alcun modo sulla determinazione assunta dalla P.A., in quanto conseguenza logica indefettibile dell’intero iter repressivo degli abusi edilizi.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Conduttore e responsabile dell’abuso

03 Feb 2025
3 Febbraio 2025

Il T.A.R. afferma che anche il soggetto conduttore di un immobile può essere destinatario dell’ordine di demolizione, avendo egli la disponibilità giuridica (detenzione) e materiale del bene.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC