Incoerenza nell’indicazione dell’area da espropriare

31 Gen 2025
31 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha annullato un decreto di esproprio che quantificava l’area espropriata in modo diverso da quanto riportato nel piano particellare di esproprio.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Indennità espropriativa aggiuntiva spettante all’affittuario coltivatore diretto

31 Gen 2025
31 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che spetta al G.O. conoscere dell’impugnazione del provvedimento con cui il Ministero della Cultura, nell’ambito del procedimento di esproprio di alcuni terreni di interesse archeologico, ha respinto l’istanza del privato di riconoscimento dell’indennità espropriativa aggiuntiva spettante all’affittuario coltivatore diretto ai sensi dell’art. 42 d.P.R. 327/2001.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Reati di abusi edilizi sismici e procedimento regionale di demolizione oppure ordine di esecuzione di modifiche

30 Gen 2025
30 Gennaio 2025

L’art. 100 d.P.R. 380/2001 statuisce che, ove il reato di abuso edilizio in area sismica sia estinto, la Regione può disporre la sanzione demolitoria delle opere realizzate in violazione della normativa antisismica o ordinare l’esecuzione di modifiche idonee a renderle conformi alle norme stesse

Il TAR Catania ha affermato che il procedimento previsto dall’art. 100 cit. costituisce, di regola, l’esito di un’attività di accertamento d’ufficio ex art. 96 d.P.R. cit., cosicché la richiesta di parte si traduce in una forma di autodenuncia che, seppure funzionale alla definizione del procedimento ex art. 36 d.P.R. cit., assurge a mera dichiarazione di scienza (e non già di volontà) del privato che non può disporre degli effetti, ritirandola o revocandola.

L’art. 100 cit. non individua i soggetti titolari della legittimazione attiva a richiedere il provvedimento di sussistenza, poiché il relativo procedimento non implica il necessario impulso di parte, ma costituisce espressione di un potere volto alla cura di un interesse pubblico (la tutela della pubblica incolumità) che impone alla P.A. di attivarsi d’ufficio su eventuale segnalazione del privato.

Ai sensi degli artt. 99 e 100, co. 2 d.P.R. cit., ove il privato non ottemperi alle prescrizioni della Regione, provvede il competente Ufficio tecnico regionale, se del caso con l’assistenza della forza pubblica, a spese del privato.

Quest’ultimo procedimento è sostanzialmente informato dall’interesse pubblico alla eliminazione – tramite demolizione o conformazione – dei pregiudizi alla pubblica incolumità di opere eseguite in contrasto (o in difformità) con la disciplina antisismica. Interesse pubblico che può convergere con quello del privato (che può attivarsi per la sua instaurazione) nella misura in cui quest’ultimo riesca a comprovare la sostanziale rispondenza dell’intervento edilizio realizzato alla disciplina edilizia così evitandone la demolizione anche tramite la sua conformazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Il TAR Bari prescrive la comunicazione di avvio del procedimento per gli abusi edilizi di complessa istruttoria e sprovvisti di urgenza, in particolare per quelli risalenti nel tempo

30 Gen 2025
30 Gennaio 2025

Il TAR Puglia, Sede di Bari, ha affermato che, qualora la fattispecie concreta richieda particolare approfondimento, non vi siano ragioni di alcuna urgenza e la repressione dell’illecito edilizio non sia, perlomeno in toto, ineluttabile, la P.A. è tenuta a dar corso alle doverose comunicazioni partecipative, onde assicurare il rispetto dei principi di collaborazione e buona fede ex art. 1, co. 2-bis l. 241/1990.

In special modo, ma non soltanto, per gli abusi risalenti nel tempo, la comunicazione di avvio del procedimento consente di meglio approfondire l’epoca della costruzione, sia al fine di comprendere meglio quale sia il regime giuridico in ordine al titolo edilizio assente o carente del caso di specie, sia allo scopo di applicare il regime repressivo predicabile in concreto, per come esso è mutato e si è evoluto nel tempo, a partire dalla l. 1150/1942, passando oltre per le successive modifiche intervenute, fino a giungere alla l. 47/1985 e per terminare con il T.U. edilizia.

Il principio giurisprudenziale, secondo cui l’attività di repressione degli abusi edilizi, mediante l’ordinanza di demolizione, avendo natura vincolata, non necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento ai soggetti interessati, considerando che la partecipazione al procedimento non potrebbe determinare alcun esito diverso, conosce un correttivo, nei casi di abuso (non per assenza del titolo edilizio, ma) per parziale difformità (dal medesimo), ovvero per variazione essenziale, ove fosse controversa e controvertibile in punto di fatto (e/o di diritto) l’entità della stessa variazione e fosse quindi necessario condurre un apposito accertamento specifico, in primis nella sede amministrativa, meglio se, per l’appunto, in contraddittorio, o rectius garantendo la partecipazione. Un tal dialogo nel procedimento è inoltre funzionale a ottimizzare la comprensione stessa dei fatti e del diritto, da applicarsi nel processo, senza debordare, nell’interesse pubblico, in inutili misure repressive nei confronti dei soggetti ingiunti e senza compromettere il canone della proporzionalità. Nella materia, opera il principio, di cui all’art. 1, Prot. n. 1 CEDU, sul diritto al rispetto dei beni di proprietà privata, il quale impone allo Stato contraente, la cui legislazione preveda una sanzione gravante sugli stessi, alla constatazione di illiceità o di illegittimità, la necessità di modulare l’obbligatorietà dell’inflizione della misura punitiva, in modo proporzionato, ossia attagliato al caso concreto, tal da renderla cioè non smisurata o eccessivamente invasiva.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

La morte è perpetua, ma non le concessioni cimiteriali

30 Gen 2025
30 Gennaio 2025

Il T.A.R. Veneto, seguendo l’insegnamento del Consiglio di Stato, ha confermato che, nel nostro ordinamento, non sussistono più le concessioni cimiteriali eterne a far dara dal d.P.R. n. 803/1975. Il Comune, quindi, ha il potere di revocare/modificare tale durata imperitura e di trasformarla a tempo determinato (fino ai 99 anni), ma il nuovo regalmento cimiteriale può esplicare effetti solo per il futuro, senza considerare il tempo già decorso al momento di emanazione dell’atto comunale.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Read more

Concessioni di spazi in aeroporto per attivitĂ  commerciali

30 Gen 2025
30 Gennaio 2025

Il TAR Catania, sulla scia delle Sezioni Unite, ha affermato che spetta al G.O. conoscere delle controversie sull’assegnazione in regime di subconcessione di spazi situati all’interno del demanio aeroportuale da destinarsi ad attività commerciali “non aviation”, alla luce della natura privatistica del rapporto negoziale intercorrente tra le parti.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

La destinazione ad attrezzature ed impianti di interesse generale

30 Gen 2025
30 Gennaio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la destinazione ad attrezzature ed impianti di interesse generale è una categoria logico-giuridica distinta da quella delle opere pubbliche, compatibile con la realizzazione e gestione di strutture da parte di privati e, dunque, priva del carattere espropriativo. Più in generale, deve riconoscersi natura non espropriativa, ma conformativa del diritto di proprietà, a tutti quei vincoli che non solo non siano esplicitamente preordinati all’esproprio in vista della realizzazione di un’opera pubblica, ma nemmeno si risolvano in una sostanziale ablazione dei suoli medesimi, consentendo al contrario la realizzazione degli interventi su di essi previsti anche da parte di privati ed in regime di economia di mercato.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Prime indiscrezioni sulle linee guida del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sull’interpretazione del decreto Salva casa

29 Gen 2025
29 Gennaio 2025

Si segnala che sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) si dà conto di una riunione del Tavolo per la casa, che dovrebbe aver approvato delle linee guida per l’interpretazione della cd. riforma Salva casa (d.l. 69/2024, come convertito dalla l. 105/2024).

La notizia e le prime indiscrezioni sulle linee guida sono disponibili al seguente link:

https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/casa-tavolo-al-mit-sulle-novita-taglia-burocrazia.

Post di Dario Meneguzzo – avvocato

Quali poteri ha il Comune nei confronti di una CILA illegittima?

29 Gen 2025
29 Gennaio 2025

Il TAR Catania ha affermato che la CILA, a differenza della SCIA, non ingenera alcun legittimo affidamento per silentium – l’onere del cui previo superamento graverebbe sul Comune che intenda adottare, dopo il suo consolidamento, una ordinanza di demolizione - ma si risolve in una mera dichiarazione di scienza, alla quale l’Ente locale competente può sempre disconoscere la capacità di produrre effetti giuridici senza alcuna necessità di un intervento in autotutela sulla stessa.

Il modello normativo delineato dall’art. 6-bis d.P.R. 380/2001 non prevede un potere di controllo e inibitorio, successivo alla presentazione della CILA, ma esclusivamente un potere sanzionatorio pecuniario per la mancata comunicazione della CILA, al quale si aggiunge l’ordinario potere repressivo e sanzionatorio per gli interventi edilizi abusivi ai sensi dell’art. 27 d.P.R. cit.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Vi è un tempo massimo entro cui il Comune può contestare la CILA presentata dal privato?

29 Gen 2025
29 Gennaio 2025

Il TAR Catania ha espressamente dissentito dal Consiglio di Stato, che in alcune pronunce ritiene che alla CILA debbano applicarsi i medesimi termini massimi previsti per la SCIA per l’esercizio dei poteri repressivi in capo al Comune.

Il privato che dubiti della legittimità della CILA da lui progettata potrà cautelativamente avanzare una richiesta di rilascio di permesso di costruire anche a fronte di interventi edilizi assoggettati a CILA, analogicamente a quanto invece espressamente previsto per la SCIA dall’art. 22, co. 7 d.P.R. 380/2001 (alla cui stregua “è comunque salva la facoltà dell’interessato di chiedere il rilascio di permesso di costruire per la realizzazione degli interventi di cui al presente Capo”).

Sarà poi il contenuto di accertamento dell’eventuale provvedimento di rigetto - proprio perché l’intervento edilizio di cui al presentato progetto doveva invece ritenersi assoggettato a CILA - o comunque dell’atto doverosamente reso a fronte di un silenzio altrimenti giustiziabile a norma dell’art. 117 c.p.a., che tutelerà le ragioni dell’istante: consentendogli, ove successivamente il Comune ritenga di poter esercitare poteri repressivi per l’assenza di un previo titolo edilizio, di promuovere un’azione risarcitoria ex art. 2043 c.c. per danno da false informazioni (per un importo che potrà totalmente coincidere con il valore dell’immobile che dovrà essere abbattuto in base ad una ordinanza di demolizione legittima, ma a fronte di una complessiva condotta contra jus dell’Ente locale che prima abbia ritenuto il relativo intervento assoggettato soltanto a CILA).

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC