Principi in materia di primo condono

20 Giu 2023
20 Giugno 2023

Il TAR Catania ha affermato che, ai sensi dell’art. 35, co. 1 e 3 l. 47/1985, la domanda di condono edilizio deve essere corredata della prova dell’eseguito versamento dell’oblazione e di tutti i documenti specificamente richiesti per la sua presentazione.

In mancanza, non può iniziare a decorrere il termine triennale di prescrizione dell’eventuale diritto al conguaglio delle somme dovute a titolo di oblazione, né il termine biennale di formazione del silenzio-assenso sulla domanda di condono, il cui mancato perfezionamento, unitamente al mancato rilascio del titolo abilitativo espresso in sanatoria, impedisce in radice anche il decorso del termine decennale di prescrizione dell’obbligazione di pagamento degli oneri concessori.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Oblazione ai fini del condono

20 Giu 2023
20 Giugno 2023

Il TAR Catania ha affermato che gli atti con i quali l’Ente Locale rivendica somme a titolo di oblazione e di oneri concessori per condono di abusi edilizi non necessitano di particolare motivazione, trattandosi del risultato di una mera operazione materiale, applicativa di parametri fissati dalla legge o da norme di natura regolamentare stabilite dalla P.A., sicché spetta all’interessato contestare eventualmente l’erroneità dei conteggi effettuati dall’Ente, indicando il corretto criterio di calcolo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il diniego di condono, se non ci sono i presupposti per rilasciarlo, è un atto vincolato

20 Giu 2023
20 Giugno 2023

Il TAR Catania ha affermato che i provvedimenti di diniego di condono edilizio costituiscono espressione di potere vincolato rispetto ai presupposti normativi richiesti.

Nel caso di specie, anche se il Comune aveva concesso un termine per integrazioni documentali, in presenza di un vincolo di inedificabilità assoluta, l’Ente Locale non poteva che denegare il condono.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Terzo condono, vincolo paesaggistico e parere della Soprintendenza

20 Giu 2023
20 Giugno 2023

Il TAR Catania ha ricordato che sono insanabili, ai sensi della normativa sul terzo condono, le opere abusive realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli (tra cui quello idrogeologico, ambientale e paesistico), a meno che non ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) opere realizzate prima dell’imposizione del vincolo (e non necessariamente che comporti l’inedificabilità assoluta); b) opere realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, ma conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) opere di minore rilevanza, rientranti nei nn. 4, 5, e 6 dell’all. 1 al d.l. 269/2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria); d) parere favorevole dell’Autorità preposta al vincolo.

Rispetto a quest’ultimo requisito, il TAR ha chiarito che il parere della Soprintendenza è dovuto solo per gli abusi sanabili, non essendoci in caso contrario spazio per alcuna valutazione dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo; diversamente – ossia ove il parere venga reso nonostante l’assenza dei detti presupposti di legge di sanabilità – esso assume carattere vincolato, essendo la preclusione della sanatoria, in tali casi, assoluta.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Si può impugnare il condono ottenuto dal vicino?

20 Giu 2023
20 Giugno 2023

Il TAR Veneto, dopo aver offerto una pregevole ricostruzione delle condizioni dell’azione, ha dichiarato inammissibile per originaria carenza d’interesse l’impugnazione del condono ottenuto dal vicino, per non aver il ricorrente lamentato un pregiudizio specifico, attuale e concreto (non basato sulla mera vicinitas) che gli derivi dagli atti impugnati.

Il principio vale per le impugnative di tutti i titoli edilizi, alla luce della sentenza dell’Adunanza Plenaria, n. 22/2021.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Terzo condono: vincoli dell’immobile e vincoli dell’area in cui esso è ubicato

20 Giu 2023
20 Giugno 2023

Nel caso di specie, il privato che aveva presentato istanza di terzo condono, sosteneva che osterebbero al condono edilizio i soli vincoli insistenti sullo specifico immobile e non anche i vincoli paesaggistici che interessano l’area in cui lo stesso è ubicato (l’area del suo immobile era gravata da un vincolo paesaggistico-ambientale).

Il TAR Veneto ha rigettato l’eccezione, sulla base dell’art. 32, co. 26-27 d.l. 269/2003, come convertito in l. 326/2003.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Sindacato del G.A. sulla discrezionalitĂ  tecnica

20 Giu 2023
20 Giugno 2023

Il TAR Veneto, nel rigettare un ricorso avverso una dichiarazione di interesse culturale, ha affermato che il G.A. (nella sua giurisdizione di legittimità) può sindacare la discrezionalità tecnica della P.A. (in questo caso, del Ministero della Cultura) solo se carente di motivazione, ovvero se basata su una valutazione manifestamente irragionevole o su un travisamento dei fatti.

In realtà, si segnala che il Consiglio di Stato è andato oltre questo approccio, affermando che il sindacato del G.A. sulla discrezionalità tecnica può spingersi fino a verificare l’attendibilità tecnico-scientifica della valutazione della P.A. (cfr. sent. n. 10624/2022).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Controinteressati nel giudizio di impugnazione dell’ordinanza di rimessione in pristino

20 Giu 2023
20 Giugno 2023

Nel caso di specie, il privato avanzava istanza di condono ex l. 724/1994, ma la Soprintendenza negava il nulla osta; detto diniego era infruttuosamente impugnato dal privato. Il Comune perciò emanava il diniego di condono e, successivamente, l’ordinanza di rimessione in pristino, la quale veniva impugnata dal privato.

Il TAR Palermo ha affermato che, rispetto a quest’ultima impugnazione, la Soprintendenza non può dirsi controinteressata, pur avendo avuto un ruolo nella complessiva vicenda, poiché il giudizio ha ad oggetto un atto di esclusiva competenza comunale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’acquisizione sanante

19 Giu 2023
19 Giugno 2023

Il TAR Catania ha offerto una pregevole ricostruzione dell’istituto dell’acquisizione sanante ex art. 42-bis T.U. espropri.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Occupazione sine titulo da parte della P.A.

19 Giu 2023
19 Giugno 2023

Il TAR Palermo ha affermato che l’occupazione di un bene di proprietà privata, ove non assistita da un valido ed efficace titolo giustificativo, non comporta l’acquisizione alla mano pubblica, ancorché sia intervenuta l’irreversibile trasformazione del bene stesso per effetto della realizzazione dell’opera pubblica sul bene oggetto di illegittima apprensione. Risultano perciò tramontati gli istituti dell’occupazione acquisitiva e dell’accessione invertita.

Il TAR ha aggiunto che la definizione di un procedimento espropriativo non concluso da parte del Comune non trova ostacolo nelle procedure di dissesto finanziario dell’Ente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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