13 Settembre 2024
Il decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica 28 giugno 2024, n. 127 Regolamento reca la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e altri rifiuti inerti di origine minerale.
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/09/11/24G00144/sg
Questo decreto italiano stabilisce criteri specifici in base ai quali determinati tipi di rifiuti inerti possono essere considerati non più rifiuti. Questo processo è spesso definito “end-of-waste”. Una volta che questi materiali soddisfano i criteri specificati, possono essere riutilizzati come aggregati in vari progetti di costruzione.
Perché è importante?
- Tutela ambientale: riciclando i rifiuti derivanti da costruzioni e demolizioni, il decreto promuove un’economia circolare e riduce la quantità di materiale inviato in discarica.
- Conservazione delle risorse: il riutilizzo dei materiali di scarto preserva le risorse naturali.
- Riduzione dei costi: l’utilizzo di aggregati riciclati può essere più conveniente rispetto all’impiego di materiali vergini.
Punti chiave del decreto:
- Rifiuti ammissibili: il decreto definisce tipologie specifiche di rifiuti inerti derivanti da attività di costruzione e demolizione, nonché altri rifiuti minerali, che possono essere riciclati.
- Processo di riciclaggio: i rifiuti devono essere sottoposti a specifici processi di trattamento, come frantumazione, vagliatura e separazione, per soddisfare gli standard qualitativi degli aggregati riciclati.
- Standard di qualità: gli aggregati riciclati devono soddisfare determinate proprietà chimiche, fisiche e meccaniche per garantire la loro idoneità a varie applicazioni.
- Utilizzo finale: gli aggregati riciclati possono essere utilizzati in una varietà di progetti di costruzione, tra cui la costruzione di strade, le fondamenta di edifici e la produzione di calcestruzzo.
- Documentazione: i produttori di aggregati riciclati devono conservare registri dettagliati e fornire una dichiarazione di conformità per dimostrare che i loro prodotti soddisfano gli standard richiesti.
L‘Italia si muove verso un’industria edile più ecologica
In un passo significativo verso un settore edile più sostenibile, è stato introdotto un nuovo decreto che delinea linee guida rigorose per il riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione. Questa legislazione mira a ridurre la dipendenza del paese dai materiali vergini e a promuovere un’economia circolare.
Il decreto stabilisce criteri specifici per classificare alcuni tipi di rifiuti inerti come “end-of-waste”, ovvero possono essere riutilizzati come aggregati riciclati in progetti di costruzione. Questi materiali riciclati devono essere sottoposti a rigorosi test per garantire che soddisfino gli standard di qualità e possano essere utilizzati in sicurezza in varie applicazioni.
Promuovendo il riutilizzo dei rifiuti edili, si opera per raggiungere diversi obiettivi, tra cui:
- Riduzione dei rifiuti in discarica: riduzione dell’impatto ambientale delle attività di costruzione e demolizione.
- Conservazione delle risorse naturali: riduzione al minimo della necessità di estrarre nuovi materiali.
- Stimolare un settore edile più sostenibile: incoraggiare l’adozione di pratiche rispettose dell’ambiente.
Il decreto include disposizioni dettagliate sui criteri di accettazione dei rifiuti, sui processi di riciclaggio, sul controllo di qualità e sulle applicazioni di utilizzo finale per gli aggregati riciclati. Inoltre, impone ai produttori di aggregati riciclati di mantenere registri completi e di fornire dichiarazioni di conformità per garantire la conformità alle normative.
Post di Daniele Iselle
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