Ordinanza di demolizione e avviso di avvio del procedimento

11 Set 2024
11 Settembre 2024

Il TAR Veneto ricorda che l’ordinanza di demolizione è un atto vincolato e pertanto la mancanza della relativa comunicazione di avvio del procedimento non incide sulla sua legittimità.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Ordinanza di demolizione e sua motivazione

11 Set 2024
11 Settembre 2024

Il TAR Veneto evidenzia che l’esistenza di un interesse pubblico (sempre) superiore volto alla rimozione dell’abuso edilizio comporta la non necessità di effettuare comparazioni con quello privato: è insussistente alcun affidamento del soggetto passibile di tutela.

La motivazione del provvedimento viene quindi ritenuta sufficiente con la mera indicazione dell’esistenza dell’abuso e l’assoggettabilità del manufatto al regime dei titoli edilizi.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Interesse pubblico alla demolizione e affidamento del privato

11 Set 2024
11 Settembre 2024

Il TAR Veneto riconosce l’irrilevanza dell’interesse pubblico alla demolizione di un fabbricato abusivo, oltre che dell’affidamento del privato che si fondi sul tempo trascorso dalla realizzazione dell’abuso.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Un labirinto chiamato “stato legittimo”: parziali difformitĂ  e tolleranze costruttive

10 Set 2024
10 Settembre 2024

Pubblichiamo oggi la quarta scheda di commento di Italiaius alla riforma apportata dal cd. decreto Salva Casa (d.l. 69/2024) e dalla sua legge di conversione (l. 105/2024), esaminando la parziale difformitĂ  e le tolleranze costruttive.

Ricordiamo che il progetto è quello di revisionare e di integrare le schede e di ripubblicarle all'esito delle osservazioni dei lettori.

Scheda n. 4:  parziali difformità e tolleranze costruttive

Pubblichiamo la scheda n. 4 con la prima revisione:

Scheda n. 4: parziali difformitĂ , tolleranze costruttive, 1 Rev.

La seconda revisione della scheda n. 4 sarĂ  pubblicata in un successivo post datato 17.09.2024

Degrado o perturbazione significativi e VINCA ai sensi della cd. direttiva habitat

10 Set 2024
10 Settembre 2024

Nel caso di specie, l’Ente Parco inibiva una SCIA commerciale, presentata per l’esercizio dell’attività di noleggio di attrezzature balneari su proprietà privata, in un’area classificata come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) d’importanza comunitaria, nonché Zona di Protezione Speciale (ZPS), nella quale sono presenti habitat vegetazionali di cui alla direttiva 92/43/CEE, cd. direttiva habitat.

L’Ente Parco riteneva necessaria la previa VINCA, poiché nel piede dunale l’installazione di strutture precarie e amovibili e di arredi, considerati unitariamente e complessivamente nella loro interezza, erano funzionali alla creazione e allo svolgimento di vere e proprie attività turistico-ricreative all’aria aperta, capaci di fornire servizi ad una molteplicità di fruitori del mare.

Il TAR Latina aveva annullato l’inibitoria dell’Ente Parco, poiché la normativa di riferimento di cui alla direttiva habitat e all’art. 5 d.P.R. 357/1997, come successivamente sostituito dall’art. 5 d.P.R. 120/2003, fa esplicito cenno all’adozione di “piani” o “progetti” ovvero di “interventi”, facendo così evidente riferimento alla pianificazione di ordine generale o alla realizzazione di manufatti (“opere”), ma non a una mera attività di ordine commerciale.

Il Consiglio di Stato ha dissentito.

La normativa comunitaria impone agli Stati membri di adottare le opportune misure, al fine di scongiurare il verificarsi di un degrado o di una perturbazione significativi, nonché di evitare qualsiasi peggioramento, causato dall’uomo o di origine naturale prevedibile, degli habitat naturali e degli habitat di specie. Un’attività è soggetta a VINCA, ai sensi dell’art. 6, § 2 della direttiva habitat, allorché siano vulnerati gli obiettivi di conservazione, a prescindere dalla tipologia di attività esercitata e dall’esistenza o no di opere edilizie.

Post di Daniele Iselle

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Oneri di urbanizzazione e convenzione

10 Set 2024
10 Settembre 2024

Il T.A.R. ha riconosciuto la non debenza del pagamento degli oneri di urbanizzazione in conformità alle previsioni contenute nella convenzione urbanistiche che, nel caso in esame, la ditta si era assunta tale obbligo solo a valle del collaudo e soltanto nell’ipotesi in cui fosse effettivamente emerso che, per le opere di urbanizzazione eseguite a scomputo, vi era un importo dei lavori inferiore agli oneri tabellari.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Ingiunzione di pagamento degli oneri connessi ad un Piano di lottizzazione

10 Set 2024
10 Settembre 2024

Il TAR Veneto ha annullato un’ingiunzione di pagamento con la quale il Comune pretendeva dal privato il pagamento degli oneri relativi ad un Piano di lottizzazione (PdL).

Posto che tale lottizzazione avrebbe dovuto avvenire in fascia di rispetto autostradale – cosa che già di per sé ha trovato dubbioso il TAR – e che il Comune non si era mai attivato per trovare la necessaria intesa con il Concessionario autostradale, gli obblighi scaturenti dal PdL e dalla convenzione non potevano sussistere ed essere operativi, nemmeno per quanto concerne le obbligazioni pecuniarie, le quali trovano collocazione in un rapporto sinallagmatico di attuazione dell’accordo pubblico-privato, che non si è perfezionato per carenza di accordi specifici tra gli Enti menzionati.

Il TAR, alla luce dell’inefficacia della convenzione di lottizzazione per le ragioni suesposte, ha altresì condannato il Comune a restituire le somme a suo tempo versate dal privato.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Prescrizione del diritto alla restituzione del contributo di costruzione

10 Set 2024
10 Settembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, ai sensi dell’art. 81, penult. co. l.r. Veneto 61/1985, in caso di mancata utilizzazione del PdC, il contributo versato è devoluto ad altra concessione edilizia o restituito.

La durata della prescrizione di tale diritto è decennale e il dies a quo va individuato con il momento in cui il concessionario poteva esercitare il diritto al rimborso (art. 2935 c.c.), cioè al momento della scadenza dell’efficacia del titolo, o all’atto della rinuncia del concessionario al titolo medesimo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Una proposta di norma tecnica per il P.I. comunale, volta a favorire il cd. senior cohousing e il cd. cohousing intergenerazionale

10 Set 2024
10 Settembre 2024

Con il d.lgs. 29/2024 (in esecuzione della legge delega n. 33/2023) sono state approvate Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.

Il decreto mira a promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso alla valutazione multidimensionale unificata, a strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva, lo sviluppo di forme di turismo del benessere e di turismo lento, nonché a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili, e ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti (cfr. art. 1 d.lgs. cit.).

Il Capo IV del decreto è dedicato a favorire la coabitazione solidale domiciliare (senior cohousing) e la coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale).

Gli artt. 16 e 17 d.lgs. cit. stabiliscono criteri specifici per lo sviluppo di questi interventi, che prevedono l’utilizzo di immobili pubblici o privati, prioritariamente nelle periferie urbane, per soddisfare i bisogni abitativi di anziani e giovani. I progetti devono rispettare criteri di accessibilità e sostenibilità, garantendo collegamenti con i trasporti pubblici e l’accesso ai servizi essenziali, come scuole, supermercati e strutture sanitarie. Gli Enti locali avranno un ruolo centrale nella promozione e selezione di queste iniziative, che saranno supportate anche dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Daniele Iselle, che sentitamente ringraziamo, ha approfondito nella nota che si allega questo argomento e ha elaborato una proposta di norma tecnica (pensata per l’inserimento nel P.I. di ogni Comune) per l’attuazione del senior cohousing e del cohousing intergenerazionale.

Post di Daniele Iselle

Studio su novitĂ  legislative - statistiche - senior housing_urbanistica_07-09-2024

Un labirinto chiamato “stato legittimo”: agibilità, assenza del PdC, totale difformità e variazioni essenziali

09 Set 2024
9 Settembre 2024

Pubblichiamo oggi la terza scheda di commento di Italiaius alla riforma apportata dal cd. decreto Salva Casa (d.l. 69/2024) e dalla sua legge di conversione (l. 105/2024), esaminando l'agibilitĂ , l'assenza del PdC, la totale difformitĂ  da esso e le variazioni essenziali.

Ricordiamo che il progetto è quello di revisionare e di integrare le schede e di ripubblicarle all'esito delle osservazioni dei lettori.

Scheda n. 3: agibilitĂ , assenza di o totale difformitĂ  dal PdC, variazioni essenziali

Scheda dopo la prima revisione:

Scheda n. 3: agibilitĂ , assenza di o totale difformitĂ  dal PdC, variazioni essenziali. Rev. 1

La seconda revisione della scheda n. 3 sarĂ  pubblicata in un successivo post datato 17.09.2024

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