La quota di sicurezza idraulica di 0,5 m nelle zone a pericolositĂ  moderata P1

07 Dic 2022
7 Dicembre 2022

L'articolo 14 delle norme tecniche di attuazione (Allegato V) del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni della AutoritĂ  di bacino distrettuale delle Alpi Orientali disciplina gli interventi edilizi consentiti nelle aree classificate a pericolositĂ  moderata (P1).

Il comma 4 stabilisce che:  "4. Tutti gli interventi e le trasformazioni di natura urbanistica ed edilizia che comportano la realizzazione di nuovi edifici, opere pubbliche o di interesse pubblico, infrastrutture, devono in ogni caso essere collocati a una quota di sicurezza idraulica pari ad almeno 0,5 m sopra il piano campagna. Tale quota non si computa ai fini del calcolo delle altezze e dei volumi previsti negli strumenti urbanistici vigenti alla data di adozione del Piano".

Il comma 4 sembra prevalere sulle disposizioni edilizie e urbanistiche del Comune, senza necessità di preventivo recepimento, ma non è formulato in termini chiari, perchè non precisa se la deroga valga anche per le distanze (per esempio quelle dai confini o quelle di cui al D.M. 1444 del 1968).

Alcuni tecnici ci segnalano anche la difficoltĂ  di applicarlo quando, per rispettare questa quota di sicurezza, debba essere prevista la rampa per i disabili e non ci sia uno spazio sufficiente per realizzarla con le pendenze prescritte.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

PotestĂ  pianificatoria comunale

07 Dic 2022
7 Dicembre 2022

Il TAR Veneto ha ricordato che le scelte pianificatorie – vieppiù se strategiche come quelle implicate dalla normativa in materia di consumo di suolo, di cui alla l.r. Veneto 14/2017 – si connotano per una amplissima discrezionalità, sindacabile dal G.A. solo se esercitata in modo irragionevole o arbitrario.

Post di Daniele Iselle

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Anche i provvedimenti vincolati richiedono una motivazione

07 Dic 2022
7 Dicembre 2022

Nel caso di specie, un Comune negava che le difformitĂ  edilizie presentate da un condominio rientrassero nella tolleranza di cantiere del 2% ex art. 34-bis T.U. edilizia, ma senza indicare quali parametri avesse valutato allo scopo.

In sede di ricorso, il Comune si giustificava dicendo che, in fondo, l’accertamento delle irregolarità edilizia costituisce attività vincolata.

Il TAR Piemonte ha invece affermato che sono annullabili quei provvedimenti che, seppure di natura vincolata, non forniscono neppure un principio di esplicitazione del percorso tecnico e logico che hanno condotto ad una determinata scelta.

Post di Daniele Iselle

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Pubblicata sul BUR la legge regionale veneta n. 27 del 2022

07 Dic 2022
7 Dicembre 2022

E' stata pubblicata Bur n. 144 del 02/12/2022 la LEGGE REGIONALE 29 novembre 2022, n. 27, recante Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2003, n. 27 "Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche" e relative disposizioni transitorie.

dettaglioAtto (19)

Post di Daniele Iselle

Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi

07 Dic 2022
7 Dicembre 2022

E' stato pubblicato sulla GU Serie Generale n.282 del 02-12-2022 il decreto del MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA 19 ottobre 2022 recante "Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi. (22A06879)"

https://www.finanze.gov.it/export/sites/finanze/.galleries/Documenti/Varie/DM-19.10.22-bollinato-e-firmato.pdf

Post di Daniele Iselle

Norme tecniche di prevenzione incendi per le attivitĂ  di intrattenimento e di spettacolo a carattere pubblico

07 Dic 2022
7 Dicembre 2022

Sulla GU n.282 del 2-12-2022 è stato approvato il decreto del Ministero dell'Interno 22 novembre 2022, recante "Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attivita' di intrattenimento e di spettacolo a carattere pubblico".

Decreto Ministero Interno 22 novembre 2002

Post di Daniele Iselle

Esenzione dal contributo di costruzione per opere pubbliche costruite dalla P.A.

06 Dic 2022
6 Dicembre 2022

Il TAR Veneto ha offerto una pregevole analisi dell’art. 17, co. 3, lett. c T.U. edilizia.

Tale norma prevede un’esenzione dal contributo di costruzione a beneficio di due ipotesi ben diverse: 1) la realizzazione di opere di interesse generale realizzate dagli enti competenti; 2) le opere di urbanizzazione eseguite anche da privati.

Per rientrare nella prima ipotesi, deve sussistere il requisito oggettivo della finalizzazione dell’edificio al soddisfacimento di un interesse generale, nonché il requisito soggettivo della realizzazione dello stesso da parte di un ente istituzionale.

Nel caso di specie, non rientra in questa fattispecie il contratto con cui il privato costruiva un edificio universitario, non quale concessionario o delegato dell’Università, ma in vista di una compravendita “chiavi in mano” con l’Università stessa.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Le sedi universitarie non costituiscono opere di urbanizzazione secondaria

06 Dic 2022
6 Dicembre 2022

Il TAR Veneto ha affermato che un edificio universitario non costituisce opera di urbanizzazione secondaria ed è fattispecie non compresa nell’art. 16, co. 8 T.U. edilizia, che qualifica come opere di urbanizzazione secondaria le sole scuole dell’obbligo nonché strutture e complessi per l’istruzione superiore dell’obbligo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il problema delle recensioni false su Google: la responsabilitĂ  degli hosting provider

06 Dic 2022
6 Dicembre 2022

Accolto da un tribunale civile il ricorso d'urgenza, ex art. 700 c.p.c., di un ristoratore che lamentava recensioni negative, evidentemente false, pubblicate su Google, circostanza che aveva determinato un calo di punteggio nell'indice di gradimento del locale.

Post di Diego Giraldo – avvocato

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Per gli interventi statali sui beni monumentali serve la autorizzazione sismica?

06 Dic 2022
6 Dicembre 2022

Nel caso di specie, il Genio civile contestava al Ministero della Cultura di aver eseguito lavori strutturali presso una reggia monumentale in assenza di autorizzazione sismica, per la quale rinviava al Comune competente o al Genio civile stesso.

In primo grado, il TAR Napoli respingeva il ricorso del Ministero, affermando che il d.P.R. 380/2001 porrebbe il principio generale dell’obbligo di munirsi dell’autorizzazione sismica, in riferimento al quale non può ritenersi sussistente la deroga a favore delle opere costruite per conto dello Stato.

In grado d’appello, il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione.

Il Consiglio ha affermato che il T.U. edilizia attiene agli aspetti legati all’attività edilizia, ma non riguarda il riparto di competenze sugli aspetti “infrastrutturali”, per i quali permane il quadro normativo anteriore.

Nel caso di specie, si applica l’art. 149, co. 1, lett. h d.lgs. 112/1998, il quale riserva allo Stato le competenze in materia di beni culturali previste dalle specifiche disposizioni sul tema, ad oggi trasfuse nel d.lgs. 42/2004.

Quest’ultimo decreto attribuisce una specifica competenza al Ministero della Cultura, per quanto qui di interesse, in materia di interventi diretti sui beni culturali di appartenenza dello Stato, ivi comprese la progettazione e l’esecuzione degli interventi, perciò anche le attività di controllo e vigilanza sulla sicurezza sismica, con esclusione quindi della competenza comunale o del Genio civile.

Post del Dott. Ing. Mauro Federici

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