Il servizio Copernicus EMS e la sua utilità nella gestione delle emergenze del territorio, anche alluvionali

06 Giu 2023
6 Giugno 2023

Il Copernicus Emergency Management Services (Copernicus EMS) è un servizio attivo ogni ora ed ogni giorno che ha un accesso ai dati satellitari multimissione attivato nell’ambito di un accordo stipulato tra l’Unione europea (UE) e l’Agenzia spaziale europea (ESA) (https://emergency.copernicus.eu/).

Il Copernicus EMS presenta due componenti:

  1. mappatura;
  2. allerta rapida.
  3. La componente relativa alla mappatura (Copernicus EMS - Mapping) ha una copertura mondiale e fornisce agli operatori che partecipano alla gestione di calamità naturali, situazioni di emergenza provocate dall’uomo e crisi umanitarie (principalmente Autorità di protezione civile e Agenzie di aiuto umanitario) mappe basate sulle immagini satellitari (https://emergency.copernicus.eu/mapping/#zoom=2&lat=34.021&lon=43.5305&layers=0BT00).
  4. La componente di allerta rapida di Copernicus EMS presenta tre sistemi diversi:

2.1. Il sistema europeo di allarme inondazioni (EFAS), che fornisce panoramiche delle inondazioni in atto e previste in Europa fino a 10 giorni in anticipo (https://www.copernicus.eu/it/sistema-europeo-di-allarme-inondazioni).

2.2. Il sistema europeo d’informazione sugli incendi boschivi (EFFIS), che fornisce informazioni quasi in tempo reale e storiche sugli incendi boschivi e sui regimi degli incendi boschivi nelle regioni europee, medio orientali e nord africane (https://www.copernicus.eu/it/sistema-europeo-dinformazione-sugli-incendi-boschivi).

2.3. L’osservatorio europeo sulla siccità (EDO), che fornisce informazioni rilevanti sulla siccità e allerte rapide per l’Europa (https://www.copernicus.eu/it/osservatorio-europeo-sulla-siccita).

Il sistema mondiale di allarme inondazioni (GloFAS https://www.globalfloods.eu/), il sistema mondiale di informazione sugli incendi (GWIS https://gwis.jrc.ec.europa.eu/) e l’osservatorio mondiale sulla siccità (GDO https://edo.jrc.ec.europa.eu/gdo/php/index.php?id=2001) integrano i tre sistemi summenzionati a livello mondiale.

Post di Daniele Iselle

La cessione al Comune da parte di impresa di aree a titolo di compensazione urbanistica aggiuntiva destinato a E.R.P. è rilevante ai fini dell’IVA

06 Giu 2023
6 Giugno 2023

Nel caso di specie, un Comune siglava con una società una convenzione accessoria ad un PUA, ove si prevedeva la cessione da parte della seconda, a favore del primo, a titolo di “compensazione urbanistica aggiuntiva”, di un’area destinata all’edilizia residenziale pubblica (E.R.P.).

Il Comune interpellava l’Agenzia delle Entrate, per sapere se tale cessione fosse o no assoggettata all’IVA.

L’Agenzia ha risposto di sì, poiché la cessione surriferita non avveniva a titolo gratuito, ma a prezzo convenzionale, né a scomputo degli oneri di oneri di urbanizzazione, pertanto, in quanto posta in essere da un soggetto passivo IVA, risulta rilevante ai fini del tributo.

Post di Daniele Iselle

Risposta AdE n. 326-2023

Il vincolo paesaggistico e l’impianto fotovoltaico

06 Giu 2023
6 Giugno 2023

Nel caso di specie, la Soprintendenza negava l’autorizzazione per la realizzazione di un impianto fotovoltaico in un terreno sito all’interno dell’area vincolata del Delta del Po, perché a suo dire il fatto che l’impianto sarebbe stato visibile dalla strada provinciale avrebbe compromesso l’interesse al locale paesaggio agrario.

Il TAR Veneto ha annullato il diniego soprintendentizio.

In linea generale, la tutela degli elementi peculiari di un determinato paesaggio tutelato può necessitare che si mantengano del tutto inalterate le caratteristiche naturali di aree ad esso attigue pur prive di quegli specifici caratteri; tuttavia, le ragioni di una tale pregnante esigenza per una specifica area – ove non sia espressa nel decreto istitutivo del vincolo – devono essere esplicitate esaustivamente nella motivazione del provvedimento e trovare riscontro nell’istruttoria compiuta. Inoltre va sempre verificato che l’intervento in concreto si ponga in contrasto anche con tali esigenze di tutela, per così dire, indiretta dei valori tutelati dal vincolo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Sulla dichiarazione di notevole interesse pubblico del Monte Berico e della riviera berica

06 Giu 2023
6 Giugno 2023

Il T.A.R. Veneto ha respinto il ricorso promosso dalla Regione Veneto avverso il decreto del Presidente della Commissione regionale per il patrimonio culturale del 23.03.2021, avente ad oggetto “Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area del Monte Berico e della Riviera Berica Settentrionale in Comune di Vicenza, ai sensi degli articoli 136, comma 1, lettere c) e d), 138, comma 3, e 141 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio””, pubblicato sul B.U.R. n. 45 del 02.04.2021 e sulla Gazz. Uff. n. 81 del 03.04.2021. Nella sentenza il Collegio afferma che il Ministero ha individuato correttamente, con adeguata motivazione, l’area del Retrone meritoria di essere tutelata come bellezza d’insieme ex art. 136, comma 1, lett. d) del d.lgs. n. 42/2004

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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La compatibilità paesaggistica è esclusa in presenza di nuovi volumi e/o superfici

06 Giu 2023
6 Giugno 2023

Nel caso di specie, il privato chiedeva una sanatoria, previa compatibilità paesaggistica, per alcune opere realizzate sine titulo nella propria villa.

In sede di sopralluogo, il Comune scopriva che i volumi tecnici a suo tempo autorizzati (ad uso cantina, riserva idrica e vuoti sanitari) erano stati trasformati in una stanza relax con video proiettore e attrezzatura sportiva, con annessa una sorta di SPA e, più oltre, una stanza con arredi che lasciavano pensare all’uso di camera da letto.

Il TAR Sardegna ha osservato che l’uso a fini residenziali dei locali in accertamento ha comportato la rilevanza urbanistica dei relativi volumi e superfici, cosicché la compatibilità paesaggistica doveva essere negata.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Contenuto del parere della Soprintendenza

06 Giu 2023
6 Giugno 2023

Il TAR Veneto ha annullato il diniego di compatibilità paesaggistica della Soprintendenza adottato in assenza di una valutazione aggiornata dello stato dei luoghi.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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La motivazione del parere della Soprintendenza

06 Giu 2023
6 Giugno 2023

Il TAR Veneto ribadisce che la motivazione alla base di un parere (nel caso di specie negativo) della Soprintendenza non deve essere generica, e da essa si devono poter desumere le ragioni che hanno portato alla decisione della P.A.

Inoltre, precisa il Giudice che il diniego non deve essere espresso in termini dubitativi (“appare”).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Presupposti per la sospensione del provvedimento amministrativo

05 Giu 2023
5 Giugno 2023

Il TAR Veneto ribadisce quali sono i presupposti per ottenere la sospensione del provvedimento, ai sensi dell’art. 21-quater, comma 2, l. n. 241/1990.

Se infatti il provvedimento, in via generale, è immediatamente eseguibile ed efficace, è possibile, una sola volta, sospenderne gli effetti: questo in presenza di “gravi ragioni” e per un tempo limitato (da indicarsi espressamente nell’atto, pena l’illegittimità della sospensione), che non può essere superiore a quello previsto per l’esercizio dei poteri di autotutela.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Mancanza della comunicazione di avvio del procedimento: conseguenze

05 Giu 2023
5 Giugno 2023

Il TAR Veneto sottolinea che non è necessaria l’adozione e trasmissione della comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7 l. n. 241/1990 nei casi in cui il privato sia perfettamente consapevole dell’attivazione del procedimento amministrativo medesimo nei suoi confronti: ciò vale ancor di più per le ipotesi di procedimenti ad istanza di parte.

In ogni caso, nel caso di specie, i diritti di difesa e partecipazione del privato erano stati comunque tutelati dalla comunicazione ex art. 10-bis.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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La mancata emanazione del preavviso di rigetto è causa di annullabilità del diniego finale?

05 Giu 2023
5 Giugno 2023

Il TAR Veneto ha affermato che il privato non può limitarsi a denunciare la lesione delle proprie pretese partecipative da mancata emanazione del preavviso di rigetto, ma è anche tenuto ad indicare o allegare gli elementi, fattuali o valutativi, che, se introdotti in fase procedimentale, avrebbero potuto influire sul contenuto finale del provvedimento.

Si ricorda però che l’art. 21-octies, co. 2, III periodo l. 241/1990 (a seguito della novella del 2020) afferma espressamente che – almeno quanto ai provvedimenti discrezionali, cioè proprio quelli in cui rilevano gli elementi fattuali o valutativi – la P.A. non può invocare l’impossibilità di una decisione diversa, al fine di evitare l’annullamento di un diniego non preceduto dal preavviso di rigetto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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