Connessione tra impianti e produzione agricola certificata

10 Apr 2025
10 Aprile 2025

In materia di produzione agricola certificata, il TAR Veneto ha affermato che una semplice SCIA presentata per la sostituzione di una copertura in eternit con un impianto fotovoltaico non lascia desumere di per sé alcuna connessione con tale tipologia di produzione (non potendo quindi il privato pretendere di sfruttare tale impianto per migliorare la sua posizione in graduatoria AVEPA).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Perfezionamento del silenzio-assenso in ipotesi di condono

10 Apr 2025
10 Aprile 2025

Il TAR Veneto ricorda che il silenzio-assenso ad un’istanza di condono edilizio si perfeziona solamente se è stata pagata per l’intero l’oblazione dovuta.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Cosa si deve intendere per “superamento delle barriere architettoniche”?

10 Apr 2025
10 Aprile 2025

Il TAR Veneto evidenzia la necessità di fare perno sul moderno concetto di “superamento delle barriere architettoniche”, dovendosi così intendere quegli interventi volti a migliorare il benessere e la qualità della vita della persona con disabilità.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Sull’annullamento in autotutela di un condono (a distanza di anni)

10 Apr 2025
10 Aprile 2025

Il TAR Veneto ha dapprima dichiarato che l’annullamento in autotutela di un condono necessita di una motivazione relativamente all’intervento che si ritiene illegittimo (il privato affermava che si fosse meramente trattato di una ricostruzione del manufatto con materiali diversi; al contrario apoditticamente il Comune riteneva si trattasse di una modifica sostanziale); poi ha ricordato che un’autotutela del provvedimento attuata a distanza di anni richiede una valutazione dell’interesse pubblico a tale annullamento.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Vecchio Piano Casa e obbligo di previo Piano Attuativo

09 Apr 2025
9 Aprile 2025

Secondo il TAR Veneto, il Piano Casa di cui alla l. R.V. n. 14/2009 non consentiva di derogare agli obblighi di previo Piano Urbanistico Attuativo previsti dallo strumento urbanistico: anche l’art. 64 della l. R.V. n. 30/2016 di interpretazione autentica della potenzialità derogatoria del Piano Casa, infatti, non indica tra le – eccezionali – norme derogate tale tipo di prescrizione.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Vizi degli accordi di diritto pubblico

09 Apr 2025
9 Aprile 2025

Il TAR Veneto ricorda che gli accordi di diritto pubblico (quali le convenzioni urbanistiche) non possono essere ricondotti al regime della nullità civilistica; eventuali violazioni di norme imperative devono essere contestati sul piano della legittimità come vizio di violazione di legge, soggetto dunque all’ordinario termine di decadenza dell’atto amministrativo. L’unica eccezione è l’ipotesi in cui sia configurabile un «vizio funzionale», idoneo a integrare un’ipotesi di illiceità della causa.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Impianti radio base, scadenza e ammodernamento

09 Apr 2025
9 Aprile 2025

Il TAR Veneto ha lasciato intendere che nelle ipotesi di ammodernamento di un impianto radio base autorizzato in via provvisoria, la pratica dovrebbe eventualmente essere presentata in pendenza di tale autorizzazione, e non una volta che la stessa è scaduta (essendo la sua conseguenza l’obbligo di rimuovere il manufatto).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Il decalogo del TAR Veneto sulle convenzioni urbanistiche

09 Apr 2025
9 Aprile 2025

Il TAR Veneto ha affermato che le obbligazioni derivanti dalle convenzioni urbanistiche hanno natura di obbligazioni propter rem e vincolano, pertanto, anche agli aventi causa. All’adempimento delle obbligazioni nascenti dalle convenzioni urbanistiche sono, infatti, tenuti non solo i soggetti che stipulano la convenzione, ma anche quelli che richiedono i titoli edilizi nell’ambito della lottizzazione, quelli che realizzano l’edificazione ed i loro aventi causa.
La mancata trascrizione della convenzione urbanistica non ne impedisce l’opponibilità ai successivi acquirenti dell’area o dei singoli immobili. La tutela dei terzi acquirenti in buona fede si deve collocare esclusivamente sul piano civilistico, nel senso che rimane aperta la possibilità di ottenere l’annullamento della compravendita dimostrando l’errore sulla condizione giuridica dell’area.
Gli obblighi in parola sono esigibili anche in caso di vendita forzata, poiché l’effetto purgativo dell’acquisto all’asta riguarda i diritti, i pesi e le limitazioni legali gravanti sul bene e non gli aspetti urbanistico-edilizi.
Gli obblighi di cessione nascenti dalla stipula di una convenzione di lottizzazione sono esigibili dalla P.A. nell’ordinario termine decennale di prescrizione decorrente dalla scadenza della convenzione relativa al piano di lottizzazione, in caso di mancata ultimazione delle opere nei termini, o dall’ultimazione delle opere medesime, non essendo configurabile nell’ordinamento un vincolo perpetuo in capo ai privati scaturente dallo strumento urbanistico.
L’esistenza della lottizzazione comporta un vincolo tra tutti coloro che hanno la disponibilità dei lotti urbanizzati o da urbanizzare. Tale assetto è da ritenersi assoggettato alla disciplina della comunione dettata dal codice civile, ivi compreso l’art. 1101, co. 2 c.c., con la conseguenza che, in difetto di espressa deroga convenzionale, le spese per la lottizzazione ed i pesi alla medesima inerenti si ripartiscono e si distribuiscono in proporzione alle quote dei partecipanti.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Diniego di PdC per l’installazione di un impianto di distribuzione carburanti

09 Apr 2025
9 Aprile 2025

Nel caso di specie, accertata la presenza di un vincolo paesaggistico derivante da un’area archeologica, il Comune denegava un’istanza di PdC per l’installazione di un impianto di distribuzione carburanti.

Il privato invocava a suo favore la l.r. Veneto 23/2003 e la D.G.R.V. n. 497/2005.

Il TAR Veneto ha dato ragione al Comune.

Le norme regionali citate sono dettate per l’eliminazione degli impianti esistenti incompatibili con il territorio ai fini della decongestione e dello snellimento del traffico, nonché del recupero e della salvaguardia dei beni storici e ambientali, perciò non sono applicabili alla localizzazione di nuovi impianti, per la quale deve farsi riferimento al d.lgs. 32/1998.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Diniego di PdC per l’installazione di un impianto di distribuzione carburanti e norme sulla concorrenza

09 Apr 2025
9 Aprile 2025

Nel caso di specie, accertata la presenza di un vincolo paesaggistico derivante da un’area archeologica, il Comune denegava un’istanza di PdC per l’installazione di un impianto di distribuzione carburanti.

Il privato lamentava la violazione delle norme sulla concorrenza, perché il Comune, escludendo la possibilità di un adeguamento automatico dello strumento urbanistico alla localizzazione dell’impianto di distribuzione di carburante, avrebbe realizzato un illegittimo contingentamento degli impianti.

Il TAR Veneto ha dato ragione al Comune.

L’impossibilità di un adeguamento automatico dello strumento urbanistico è un effetto di legge dovuto alla presenza di un vincolo paesaggistico, non una scelta del Comune, al quale non è imputabile un contingentamento di questo tipo di attività.

Post di Alberto Antico – avvocato

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