Discoteca: caducazione dell’atto presupponente in caso di annullamento dell’atto presupposto

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Nel caso di specie, il TAR Lecce annullava la licenza per intrattenimento e discoteca e l’autorizzazione all’agibilità ottenuti dal gestore di una struttura per lo svolgimento di attività di intrattenimento per un affollamento massimo di 600 persone, poiché le aree esterne dichiaratamente “a parcheggio e per altre manifestazioni”, in realtà era ancora a destinazione agricola.

Alla luce della sentenza intervenuta, il Comune annullava in autotutela i permessi di costruire e i provvedimenti di agibilitĂ  con cui, medio tempore, il gestore rendeva il proprio locale idoneo ad accogliere fino a 3000 persone.

Il Consiglio di Stato ha dichiarato la legittimità dell’operato del Comune.

Nel caso di collegamento tra due o più provvedimenti avvinti da un nesso di presupposizione necessaria, opera un’invalidità ad effetto caducante, in cui l’annullamento dell’atto presupposto si estende automaticamente all’atto conseguenziale anche quando quest’ultimo non sia stato impugnato; in questo caso l’atto successivo deve porsi nell’ambito della medesima sequenza procedimentale, quale inevitabile conseguenza dell’atto anteriore, senza necessità di nuove ed ulteriori valutazioni di interessi.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Competenza della Giunta comunale al termine della concessione di distribuzione gas

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato la competenza della Giunta comunale a prevedere unilateralmente il risultato della stima industriale degli impianti e del valore industriale residuo da riconoscere al gestore uscente del servizio di distribuzione gas.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Interesse all’impugnazione del titolo edilizio del vicino

12 Mag 2025
12 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato la sussistenza di tale interesse in capo al privato che lamentava la lesione dell’interesse alla preservazione delle caratteristiche storico-architettoniche dell’area e del panorama.

Può riconoscersi in capo ai proprietari di edifici siti in un contesto tutelato la sussistenza di un qualificato e specifico interesse ad agire per preservarne l’integrità.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il G.A. può proporre il rinvio pregiudiziale alla Corte di cassazione ex art. 363-bis c.p.c., qualora la questione interpretativa verta esclusivamente in materia di giurisdizione

10 Mag 2025
10 Maggio 2025

La prima Presidente della Corte di cassazione ha ritenuto ammissibili i rinvii pregiudiziali ex art. 363-bis c.p.c. sollevati dal TAR Liguria – assegnandoli alla cognizione delle Sezioni Unite civili – in quanto vertenti esclusivamente in materia di giurisdizione (nello specifico, sulle procedure di conferimento degli incarichi direttivi di una struttura sanitaria complessa ex art. 15, co. 7-bis d.lgs. 502/1992).

L’attribuzione alla Corte di cassazione, da parte dell’art. 111, co. 8 Cost., di un controllo in via successiva sulla giurisdizione del G.A. (e della Corte dei conti) consente di ritenere ammissibile anche un controllo in via preventiva com’è il rinvio pregiudiziale, pur se diverso da quelli già contemplati originariamente dal codice di rito civile (es. il regolamento di giurisdizione). Ciò rende l’art. 363-bis c.p.c. compatibile con il rito amministrativo, in applicazione dell’art. 39, co. 1 c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

Rg._4764.2025__Provv._PP_assegnazione_SUC

Rg._4771.2025__Provv._PP_assegnazione_SUC

La commissione di gara può introdurre sub-criteri non previsti dal bando?

10 Mag 2025
10 Maggio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato la legittimità dell’operato della commissione di gara che introduca coefficienti di ponderazione dei sub-criteri di valutazione delle offerte non previsti nel bando, anche dopo la presentazione delle offerte (purché non siano state ancora aperte), quando tali sub-pesi o sub-punteggi siano specificazione dei criteri previsti dalla lex specialis di gara.

Nelle gare da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la commissione di gara può autovincolarsi fissando motivati criteri di esercizio della discrezionalità ad essa attribuita dalla lex specialis, sempreché in tal modo non modifichi i criteri di valutazione e i fattori di ponderazione ivi fissati.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Sottoscrizione di una petizione pubblica, diritto alla privacy e accesso agli atti

10 Mag 2025
10 Maggio 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che la sottoscrizione di una pubblica petizione implica il consenso al trattamento dei propri dati personali solo per la specifica finalità connessa alla stessa e, quindi alla trasmissione degli stessi all’Autorità pubblica che ne è destinataria e non già per altre finalità, diverse ed ulteriori.

Vi è infatti differenza tra la mera adesione ad una petizione pubblica e l’esternazione pubblica di tale adesione, con la conseguente applicabilità dell’art. 9, co. 2 reg. (UE) 2016/679 (cd. GDPR) e la relativa facoltà di colui che sottoscrive una petizione pubblica, di chiedere ed ottenere che il suo nome sia nascosto al fine di proteggere il suo diritto alla privacy.

La sottoscrizione di una petizione pubblica non comporta la rinuncia alla protezione e riservatezza dei propri dati personali che si connotano, come sensibili (rectius, dopo il GDPR, dati particolari) poiché idonei a rivelare un’opinione o, comunque, una posizione politica.

Il diritto all’accesso dei dati personali (anche tramite accesso civico) può essere riconosciuto esclusivamente all’esito di un bilanciamento valoriale, atteso che l’accesso è possibile solo se il diritto o l’interesse del richiedente l’accesso è di rango almeno pari o superiore a quello della persona a cui si riferiscono i dati in esame.

In riferimento al rapporto tra accesso difensivo e tutela della riservatezza, occorre distinguere tra dati e informazioni caratterizzati da una cd. riservatezza “semplice” (ad es. dati finanziari ed economici), in ordine ai quale l’interesse difensivo è ritenuto tendenzialmente prevalente, e dati e informazioni caratterizzati da una riservatezza “rafforzata” (dati “sensibili” e “supersensibili”), rispetto ai quali l’interesse difensivo deve di volta in volta essere bilanciato secondo criteri di necessarietà, indispensabilità e parità di rango ed in base ai principi di proporzionalità, pertinenza e non eccedenza.

Il sottoscrittore della petizione pubblica, non avendo rinunciato alla tutela della sua riservatezza, assume, rispetto all’istanza di accesso agli atti della medesima petizione, la posizione di controinteressato, a cui sono, pertanto, dovute le comunicazioni previste, con riferimento all’accesso civico, dall’art. 5, co. 5 d.lgs. 33/2013, e, con riferimento all’accesso documentale, dall’art. 3, co. 1 d.P.R. 184/2006.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Inefficacia del contratto di appalto pubblico, a seguito dell’annullamento degli atti di gara

10 Mag 2025
10 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 122 c.p.a. attribuisce al giudice il potere di decidere in merito alla declaratoria di inefficacia del contratto tenendo conto, in particolare, degli interessi delle parti, dell’effettiva possibilità per il ricorrente di conseguire l’aggiudicazione alla luce dei vizi riscontrati, dello stato di esecuzione del contratto e della possibilità di subentrare nel contratto e fissandone l’eventuale decorrenza in funzione dei medesimi obiettivi.

Nel caso di in cui all’annullamento dell’aggiudicazione segua la declaratoria di inefficacia del contratto con effetto retroattivo, contratto la cui esecuzione fosse iniziata, viene a mancare la causa giustificativa della prestazione e sussiste un indebito oggettivo, che determina la ripetibilità della prestazione resa. Tale ripetibilità, tuttavia, va collegata con il contenuto della prestazione e con la sua possibilità concreta di ripetizione, secondo le regole degli artt. 2033 ss. c.c., operando altrimenti, ove ne sussistano i presupposti, l’azione generale di arricchimento prevista dall’art. 2041 c.c.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Avviso ai creditori dell’appaltatore ai sensi del cd. primo codice appalti

10 Mag 2025
10 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che la dichiarata funzione dell’avviso ad opponendum di cui all’art. 218, co. 1 d.P.R. 207/2010 (“All’atto della redazione del certificato di ultimazione dei lavori il responsabile del procedimento dà avviso al Sindaco o ai Sindaci del comune nel cui territorio si eseguono i lavori, i quali curano la pubblicazione, nei comuni in cui l’intervento è stato eseguito, di un avviso contenente l’invito per coloro i quali vantino crediti verso l’esecutore per indebite occupazioni di aree o stabili e danni arrecati nell’esecuzione dei lavori, a presentare entro un termine non superiore a sessanta giorni le ragioni dei loro crediti e la relativa documentazione”) è quella di permettere a eventuali creditori dell’appaltatore di rivendicare diritti loro spettanti entro un termine stabilito.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Questioni di giurisdizione sugli atti di localizzazione di un’opera idraulica

10 Mag 2025
10 Maggio 2025

Il TAR Veneto ha affermato che spetta al TSAP conoscere dell’impugnazione degli atti di localizzazione di un’opera idraulica implicante l’utilizzo a scopi irrigui delle acque pubbliche.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Dopo la cd. riforma Salva casa, le difformitĂ  edilizie in immobili vincolati non assurgono piĂą automaticamente a variazioni essenziali

09 Mag 2025
9 Maggio 2025

Il Consiglio di Stato ha preso atto che, dopo la riforma apportata dal d.l. 69/2024 (come convertito dalla l. 105/2024), risulta abrogato l’ultimo periodo dell’art. 32, co. 3 d.P.R. 380/2001, pertanto le difformità edilizie in immobili vincolati non diventano per ciò solo variazioni essenziali.

Post di Alberto Antico – avvocato

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