Il divieto di doppio finanziamento da parte del PNRR

12 Gen 2024
12 Gennaio 2024

Nel caso di specie, un Comune impugnava il decreto regionale di approvazione della graduatoria degli interventi a valere sulla seconda tranche di risorse a disposizione della Regione Veneto per la messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole del PNRR, nella parte in cui non ha ammesso a contributo il progetto da lui proposto per un intervento di adeguamento/miglioramento sismico e contestuale efficientamento energetico della scuola primaria.

La non ammissione era motivata sulla base del cd. divieto di doppio finanziamento: quelle specifiche risorse del PNRR non potevano essere assegnate a progetti che avessero già beneficiato di un’altra forma di finanziamento.

Il TAR Veneto ha respinto il ricorso del Comune, offrendo chiarimenti sul menzionato divieto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Competenza sulle istanze di occupazione di suolo pubblico

12 Gen 2024
12 Gennaio 2024

Nel caso di specie, il privato impugnava il provvedimento con cui il dirigente comunale respingeva la domanda volta ad ottenere la concessione di suolo pubblico per la costruzione di una fossa settica nel sottosuolo.

Il privato lamentava un vizio di incompetenza, poiché il dirigente, nel suo diniego, aveva eccepito che la fossa settica, per come progettata, avrebbe richiesto una costituzione di una servitù a carico del suolo demaniale: il privato ne ricavava che la competenza a decidere sull’istanza sarebbe allora spettata al Consiglio comunale.

Il TAR Veneto ha respinto l’eccezione.

Il dirigente esprimeva il proprio avviso su un’istanza che pur non ritualmente presentata era riferibile ad un’occupazione di suolo pubblico e non alla concessione di una servitù, pertanto il vizio di incompetenza dedotto non era fondato, essendo il dirigente l’organo competente a disporre sulle istanze di concessione di suolo pubblico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Piano sviluppo ed antenne radio

11 Gen 2024
11 Gennaio 2024

Il T.A.R. Veneto stabilisce che l’assenza del Piano di sviluppo dell'operatore economico non legittima il Comune a denegare l’istanza di installazione delle antenne radio. Nella medesima sentenza il Collegio ricorda, da un lato, che il Comune non può introdurre divieti generalizzati e, dall’altro lato, non può nemmeno individuare dei luoghi tassativi per la collocazione di tali strutture.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Scia falsa ed inibitoria in autotutela

11 Gen 2024
11 Gennaio 2024

Il T.A.R. Milano afferma che la SCIA con dichiarazioni false legittima il Comune ad inibire in autotutela tale titolo edilizio anche dopo il termine di dodici mesi ed a prescindere dalla rilevanza e/o dall’accertamento penale di tale dichiarazione mendace.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Consumo di suolo e nuovi insediamenti fuori dal consolidato

11 Gen 2024
11 Gennaio 2024

Il TAR Veneto ha ritenuto legittime le norme di uno strumento urbanistico comunale che individuavano gli ambiti APS (“Ambito di programmazione integrata per l’organizzazione sostenibile degli insediamenti”) tra quelli oggetto di precedenti previsioni di espansione rimaste inattuate, limitandosi a prevederne la futura sfruttabilità a fini insediativi e rinviando la definizione specifica degli interventi e dei dimensionamenti in esse realizzabili a successive varianti da approvare a seguito della stipula di accordi pubblico-privati ex art. 6 l.r. Veneto 11/2004; tali accordi dovranno definire anche un piano di coordinamento o un PUA riferito all’intero ambito al fine di dare agli interventi uno sviluppo armonico e coerente ad un disegno complessivo.

Il TAR ha precisato che le iniziative programmatiche riferite ad interventi di nuova urbanizzazione che determinino consumo di suolo restano sottoposte ai limiti di cui all’art. 4, co. 2, lett. a l.r. Veneto 14/2017 ed alle procedure previste dall’art. 17, co. 4-bis l.r. Veneto 11/2004, che prevede – a tutela della par condicio tra tutti i proprietari delle aree interessate e, più in generale, dei soggetti interessati – l’espletamento di procedure ad “evidenza pubblica” per l’assegnazione delle volumetrie ammissibili ai sensi del provvedimento regionale di cui all’art. 4 l.r. Veneto 14/2017, nelle quali devono essere preventivamente individuati i criteri ai quali la P.A. dovrà ispirarsi per la valutazione delle proposte.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Accesso agli atti e segreti industriali

11 Gen 2024
11 Gennaio 2024

Il TAR Veneto (in un giudizio conclusosi con la cessata materia del contendere) ha affermato che l’art. 24, co. 7 l. 241/1990 riconosce il diritto all’accesso ai documenti la cui conoscenza sia necessaria per curare o difendere i propri interessi giuridici (cd. accesso difensivo) e la sua prevalenza rispetto a contrapposte ragioni di riservatezza o di segretezza tecnica o commerciale delle parti controinteressate.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’immobile abusivo: qual è la sorte del creditore ipotecario dell’immobile?

10 Gen 2024
10 Gennaio 2024

Le Sezioni Unite civili della Corte di cassazione hanno sollevato una questione di legittimità costituzionale – in riferimento agli artt. 3, 24, 42 e 117, co. 1 Cost., nonché all’art. 1 del Protocollo Addizionale n. 1 della CEDU – dell’art. 7, co. 3 l. 47/1985 e dell’art. 31, co. 3 d.P.R. 380/2001, nella parte in cui non prevedono – in caso di iscrizione di ipoteca giudiziale su di un terreno sul quale sia stato costruito un immobile abusivo, poi gratuitamente acquisito al patrimonio del Comune – la permanenza dell’ipoteca sul terreno a garanzia del creditore ipotecario.

In particolare, il dubbio di incostituzionalità attiene all’effetto dell’acquisto – da qualificarsi a titolo originario – al patrimonio del Comune, in conseguenza della confisca urbanistica (di natura amministrativa), che potrebbe costituire una misura sproporzionata in danno del proprietario incolpevole o del terzo che vanti diritti sull’immobile, specificamente determinando, per il creditore ipotecario, la perdita del diritto di garanzia, il quale rientra nella nozione allargata di «bene» di cui all’art. 1 del Prot. Addiz. n. 1 della CEDU.

ord. Cass., SS.UU. n. 583-2024

Post di Alberto Antico – avvocato

Pubblicate nel B.U.R. le nuove disposizioni operative e procedurali per lo svolgimento delle attività di agriturismo

10 Gen 2024
10 Gennaio 2024

Si segnala che nel B.U.R. n. 2 del 02.01.2024 è stata pubblicata la D.G.R.V. n. 1638 del 22 dicembre 2023, rubricata “Approvazione delle nuove disposizioni operative e procedurali per lo svolgimento delle attività di agriturismo. Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 e ss.mm.ii. e Legge regionale 20 settembre 2022, n. 23”.

La deliberazione è disponibile al link:

https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=519733.

Con tale provvedimento si approvano le nuove disposizioni operative e procedurali in materia di agriturismo di cui alla l.r. Veneto 28/2012, a seguito delle modifiche introdotte dalla l.r. Veneto 23/2022, adottando il testo coordinato e aggiornato di tutti gli allegati previsti dalle Deliberazioni precedenti.

Post di Daniele Iselle

Comunità energetiche: problemi di attuazione…

10 Gen 2024
10 Gennaio 2024

Per incentivare la diffusione delle comunità energetiche, si è in attesa del decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, nonché delle linee guida del GSE.

Prendendo visione della bozza di decreto ministeriale che dovrebbe essere pubblicata a giorni, emergono alcune criticità: non appare così conveniente investire sugli impianti fotovoltaici, anzi sembrano favoriti gli enti senza scopo di lucro; non vi è alcuna spiegazione del ruolo che avranno i Comuni; non viene chiarita compiutamente la forma giuridica che devono assumere le comunità energetiche.

Si auspicano interventi chiarificatori da parte delle Istituzioni.

Post di Dario Meneguzzo – avvocato

La rinuncia del privato al procedimento amministrativo precedentemente attivato su sua istanza

10 Gen 2024
10 Gennaio 2024

Il Consiglio di Stato ha affermato che nel nostro ordinamento manca una disciplina generale della rinuncia, in ragione della scelta del legislatore di regolamentarne gli effetti in relazione a singole fattispecie.

Tuttavia, tali singole fattispecie, se complessivamente valutate, sono indicative di un generale istituto dismissivo costituente presupposto indefettibile per la coerenza della loro disciplina con i principi fondamentali inerenti alla riconosciuta capacità di disporre delle situazioni giuridiche soggettive non indisponibili.

In realtà, nel diritto amministrativo, l’interesse legittimo è generalmente ritenuto una posizione soggettiva indisponibile.

Invero, si può affermare che la rinuncia ad un procedimento amministrativo non equivale di per sé a rinuncia al diritto, bensì a quella peculiare modalità di esercizio del diritto, senza pregiudicarne anche tutte le altre ancora possibili, in quanto consentite dal complesso delle facoltà costituenti il contenuto del diritto stesso (es. il privato che rinunci ad un’istanza di permesso di costruire, in precedenza presentata, non sta rinunciando in toto al suo ius aedificandi, bensì ad ottenere l’assenso su quel particolare progetto edificatorio che aveva presentato).

Il Consiglio approfondisce anche in che termini la P.A. abbia l’obbligo di esaminare l’eventuale istanza nuovamente presentata dal privato, dopo la rinuncia a quella inizialmente presentata.

Post di Alberto Antico – avvocato

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