Tag Archive for: venetoius

Col condono del 2003 nel Veneto non sono sanabili le pertinenze residenziali in zona di vincolo paesaggistico

08 Ott 2015
8 Ottobre 2015

Il TAR Veneto precisa che il condono del 2003 nel Veneto non rende sanabili le pertinenze residenziali in zona di vincolo paesaggistico.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →

Aggiornamenti normativi

06 Ott 2015
6 Ottobre 2015

Su cortese segnalazione di AssUrb ( www.urbanisti.it ) pubblichiamo i link riguardanti alcuni aggiornamenti normativi.

 1) nuova procedura vinca veneto

http://www.urbanisti.it/normative-sentenze/veneto/712-normative-veneto-nuove-disposizioni-per-la-v-inc-a-valutazione-di-incidenza-ambientale

2) competenze in materia di certificazione energetica

http://www.urbanisti.it/profilo-professionale/708-competenze-dell-urbanistica-pianificatore-territoriale-e-ambientale-in-materia-di-certificazione-energetica

3) competenze in materia di prevenzione incendi - circolare 2/2015

http://www.urbanisti.it/profilo-professionale/713-circolare-assurb-n-2-2015-i-pianificatori-territoriali-possono-occuparsi-di-prevenzione-incendi

Sulla tutela dei coni visuali nel PRG

05 Ott 2015
5 Ottobre 2015

Segnaliamo una sentenza del TAR Veneto in materia di tutela dei coni visuali da parte del PRG. e di rapporti con strumenti sovraordinati e normative in materia paeaggistica.

I ricorrenti premettevano che, relativamente alle loro proprietà, lo strumento urbanistico previgente prevedeva una tutela della percezione visiva rivolta sia a monte che a valle della strada, e che nel tempo nei fondi contigui sono stati messi a dimora alberi ad alto fusto che oscurano quasi del tutto la visuale verso valle.

Con il ricorso in epigrafe lamentano che illegittimamente il piano di assetto del territorio, confermando la tutela solo verso il monte, nel disciplinare i coni visuali nell’area, ha invece eliminato, mediante la soppressione del tratteggio cartografico, la tutela visiva verso valle.

Dario Meneguzzo - avvocato Read more →

Gli interventi nelle aree di rispetto cimiteriale nel Veneto

18 Set 2015
18 Settembre 2015

L'articolo 4 della L.R. veneta n. 4 del 16 marzo 2015, ha introdotto dopo il comma 4 dell’articolo 41 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 il seguente comma, che si riferisce alle aree di rispetto cimiteriale:

4 bis. Nelle aree di cui al comma 1, lettera e), oggetto di riduzione della zona di rispetto ai sensi dell’articolo 338, comma 5, del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265 “Approvazione del testo unico delle leggi sanitarie” e successive modificazioni, l’attuazione degli interventi urbanistici, pubblici o privati, compatibili con le esigenze di pubblico interesse attinenti il profilo sanitario, urbanistico e di tranquillità dei luoghi, di cui al medesimo comma 5, è consentita previa approvazione da parte del consiglio comunale di un piano urbanistico attuativo con le procedure di cui all’articolo 20. Tale disposizione si applica anche ai comuni non dotati di PAT.”

La disposizione sembra volere chiarire il concetto di "intervento urbanistico", contemplato dal comma 5 dell'articolo 338 del r.d. 1265 del 1934, il quale dispone che:

"Per dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico-sanitarie, il consiglio comunale può consentire, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici. La riduzione di cui al periodo precedente si applica con identica procedura anche per la realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature sportive, locali tecnici e serre".

In effetti in giurisprudenza si reperiscono indirizzi variegati sul concetto di "intervento urbanistico" ammissibile nelle aree di rispetto cimiteriale (solo con piano attuativo o anche con intervento diretto; solo interventi pubblici o anche privati).

Dario Meneguzzo - avvocato

Quale normativa regolamenta il commercio itinerante?

31 Ago 2015
31 Agosto 2015

Il T.A.R. Veneto ricorda la normativa regionale in materia di commercio itinerante.

 Post di Matteo Acquasaliente Read more →

Il TAR Veneto rimette alla Corte di Giustizia dell’Unione europea la questione della VAS sui piani relativi all’uso di piccole aree a livello locale, invece dello screening

07 Ago 2015
7 Agosto 2015

Pubblichiamo l'ordinanza con la quale il TAR Veneto solleva tre questioni pregiudiziali in materia di VAS davanti alla Corte di Giustizia dell'Unione europea.

Post di Daniele Iselle Read more →

Smaltimento rifiuti: quando si ha un ampliamento dell’impianto esistente e quando uno nuovo

07 Ago 2015
7 Agosto 2015

Il TAR Veneto non accoglie il ricorso col quale si assumeva la novità dell'impianto per le nuove lavorazioni, i codici aggiuntivi, le quantità
di materiale lavorato, con correlata violazione della norma regionale che vieta la realizzazione di nuovi impianti.

Post di Dario Meneguzzo Read more →

La personalità giuridica dell’antica comunità dei Greci Ortodossi di Trieste

05 Ago 2015
5 Agosto 2015

Pubblichiamo una sentenza del TAR Friuli Venezia Giulia, che esamina, tra l'altro, la questione della personalità giuridica della antica Comunità dei Greci Ortodossi di Trieste, già riconosciuta con i decreti del Governo austriaco del 17 marzo 1784 e del 28 novembre 1888.

sentenza TAR FVG 360 del 2015

Disciplina delle attività turistiche connesse al settore primario: disposizioni operative e procedurali per lo svolgimento delle attività di turismo rurale

03 Ago 2015
3 Agosto 2015

Sul BUR del Veneto è stata pubblicata una deliberazione della Giunta Regionale del Veneto,  riguardante la disciplina delle attività turistiche connesse al settore primario. Disposizioni operative e procedurali per lo svolgimento delle attività di turismo rurale. Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 e legge regionale 24 dicembre 2013, n. 35. Read more →

S.O.S. tecnico: nel Veneto si applica la proroga dei termini di cui all’art. 30, comma 3, L. 98/2013?

16 Lug 2015
16 Luglio 2015

Il Comune di Brendola propone di aprire una discussione in merito a quanto previsto dall’art. 30 comma 3 della Legge n. 98/2013 (decreto del Fare). Ma è possibile in Veneto prorogare un titolo edilizio con tale disposizione? O l’art. 78 della L.R. n. 61/1985 lo impedisce?

L'articolo 30, comma 3, della L. 98/2013 così dispone:

"3. Salva la diversa disciplina regionale, previa comunicazione del soggetto interessato, sono prorogati di due anni i termini di inizio e di ultimazione dei lavori di cui all’articolo 15 del d.P.R. del 6 giugno 2001, n. 380, come indicati nei titoli abilitativi rilasciati o comunque formatisi antecedentemente all’entrata in vigore del presente decreto, purché i suddetti termini non siano già decorsi al momento della comunicazione dell’interessato e sempre che i titoli abilitativi non risultino in contrasto, al momento della comunicazione dell’interessato, con nuovi strumenti urbanistici approvati o adottati. E' altresì prorogato di tre anni il termine delle autorizzazioni paesaggistiche in corso di efficacia alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto".

Il comma 2 dell'articolo 78 della L.R. veneta n. 61/1985 così dispone:

"Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore a un anno dalla notifica; il termine, entro il quale deve essere presentata la richiesta del certificato di abitabilità o agibilità a seguito dell’ultimazione dei lavori, non può essere superiore a tre anni da quello del loro inizio; un termine più ampio è consentito solo in considerazione della mole dell’opera da realizzare o delle sue particolari caratteristiche tecnico-costruttive ovvero in caso di opere pubbliche da finanziare in più esercizi".

Il dubbio del Comune nasce dal fatto che l'articolo 78 pone il termine di tre anni per la richiesta del certificato di abitabilità o agibilità e consente un termine più lungo solo per casi particolari: questo configura una diversa disciplina regionale, che  impedisce di applicare l'articolo 30, comma 3 della L. 98/2015?

Cosa ne pensano i lettori?

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