Opere realizzate senza titolo
Il TAR Veneto ricorda la doverosità dell’adozione di un’ordinanza di demolizione di fronte ad un fabbricato realizzato senza alcun previo titolo (edilizio o paesaggistico).
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ricorda la doverosità dell’adozione di un’ordinanza di demolizione di fronte ad un fabbricato realizzato senza alcun previo titolo (edilizio o paesaggistico).
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto evidenzia che l’acquisto di un manufatto abusivo da parte di un terzo trasferisce tutti i rapporti giuridici attivi e passivi relativi a tale immobile, trovandosi quindi il soggetto a dover subire tutte le conseguenze (siano esse il diniego di sanatoria o l’ingiunzione demolitoria), anche se l’abuso sia stato realizzato prima del passaggio di proprietà .
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha sottolineato la non impugnabilitĂ di un atto amministrativo volto a chiedere integrazioni e a riqualificare un titolo edilizio, peraltro carente di un (previo) atto di assenso per il quale il privato veniva invitato ad attivarsi.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ricorda che non è necessaria l’impugnazione immediata di un atto endoprocedimentale, essendo possibile censurarlo in occasione del ricorso avverso il provvedimento finale.
Le uniche eccezioni sono gli atti di natura vincolata, gli atti che causano un arresto procedimentale, e gli atti soprasessori che rinviano la decisione ad un momento futuro ed incerto (di fatto frustrando l’interesse del privato).
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto rileva che gli atti cd. di alta amministrazione non sono di per sé esclusi dal sindacato di legittimità dei Giudici Amministrativi, potendo infatti essere censurati per manifesta illogicità formale e procedurale, oltre che – sembrerebbe – per sviamento.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha scelto di compensare le spese – nonostante la piena soccombenza di un Comune – trattandosi di questione giuridica nuova e controversa all’epoca di presentazione del ricorso (risoltasi solamente con una pronuncia della Corte Costituzionale nelle more del giudizio).
Post di Alessandra Piola – avvocato
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Il TAR Veneto ha ritenuto tardivo il ricorso presentato dalla parte che era già effettivamente a conoscenza dell’esistenza dei lavori edilizi, tanto da dichiararlo in atti e da aver presentato denuncia alla Procura della Repubblica.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il Consiglio di Stato ha affermato che l’eventuale contrasto tra le norme statali e quelle eurounitarie di diretta applicazione nell’ordinamento interno non dà luogo a invalidità o illegittimità delle prime, ma comporta la loro disapplicazione, dovendo nelle materie riservate all’UE il giudice applicare direttamente la norma eurounitaria. Spetta al giudice nazionale valutare la compatibilità comunitaria della normativa interna, utilizzando, se del caso, il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia, e nell’ipotesi di contrasto non ricomponibile in via interpretativa, applicare egli stesso la disposizione dell’UE in luogo della norma nazionale, così da soddisfare, ad un tempo, il primato del diritto dell’Unione e lo stesso principio di soggezione del giudice soltanto alla legge, dovendosi per tale intendere la disciplina del diritto che lo stesso sistema costituzionale gli impone di osservare e applicare.
Post di Alberto Antico – avvocato
La Corte costituzionale, in parziale accoglimento del ricorso promosso dalla Regione Calabria, ha affermato che non spettava allo Stato e, per esso, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in proprio e di concerto con il Ministero dell’interno, adottare
atti che impongano obblighi e divieti agli esercenti del servizio di noleggio con conducente (NCC), che siano tali da perseguire con mezzi sproporzionati il fine concorrenziale di garantire che i soli taxi possano rivolgersi a una utenza indifferenziata. Valicando i limiti della competenza statale nella materia tutela della concorrenza e regolando l’esercizio del servizio NCC, lo Stato ha invaso la materia di competenza regionale del trasporto pubblico locale.
Post di Alberto Antico – avvocato
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