Author Archive for: SanVittore

Scelte urbanistiche e onere motivazionale

20 Gen 2021
20 Gennaio 2021

Il T.A.R. si sofferma sull’onere motivazionale che deve sorreggere le scelte urbanistiche svolte dal Comune per pianificare il proprio territorio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Spetta al G.O. decidere la domanda del privato di risarcimento del danno da lesione dell’affidamento per il comportamento ondivago della P.A.

19 Gen 2021
19 Gennaio 2021

Nel caso di specie, una società presentava un progetto preliminare di massima per la realizzazione di un grande complesso alberghiero.

Iniziava una fitta interlocuzione con il Comune, che lasciava intendere di essere favorevole al progetto, con presentazione di un Piano attuativo (poi ritirato, dietro consiglio dell’Amministrazione comunale, a favore di un’istanza di PdC in deroga), richiesta di pareri, innumerevoli modifiche e correzioni al progetto.

Dopo quattro anni lo stesso Comune, con delibera consiliare, adottava una variante urbanistica che modificava significativamente, in senso restrittivo, il regime edilizio ed urbanistico dell’area in questione. In seguito, comunicava alla società di non ritenere più fattibile la realizzazione del complesso alberghiero (anzi, aggiungendo che forse era meglio ritirare l’istanza di PdC in deroga e presentare un Piano attuativo!).

La società agiva innanzi al G.O. per ottenere il risarcimento danni.

La Corte di cassazione a Sezioni Unite ha confermato la sussistenza della giurisdizione ordinaria, poiché la causa petendi era costituita dalla violazione dell’affidamento ingenerato dal Comune nel rilascio del provvedimento favorevole, non a causa di uno specifico atto, ma del complessivo tenore delle relazioni tra P.A. e privato. La lesione dell’affidamento ha generato una responsabilità da contatto sociale qualificato in capo all’Ente pubblico.

Si segnala in proposito la recente introduzione del comma 2-bis nell’art. 1 l. 241/1990: “I rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione sono improntati ai princìpi della collaborazione e della buona fede” (ai sensi dell’art. 12, co. 1, lett. 0a l. 120/2020, di conversione del cd. decreto Semplificazioni, d.l. 76/2020).

Post di Daniele Iselle – funzionario comunale

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Condono e vincolo paesaggistico

19 Gen 2021
19 Gennaio 2021

Il T.A.R. ricorda il rapporto sussistente tra la domanda di condono ed il vincolo paesaggistico, nonché i poteri repressivi in capo al Comune in caso di abusi edilizi.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Le foto di google earth hanno valore probatorio

19 Gen 2021
19 Gennaio 2021

La Cassazione penale ha chiarito che le immagini tratte da Google Earth sono idonee all'accertamento anche temporale della realizzazione di opere abusive, salvo che non vengano forniti elementi diversi da cui emerga una diversa data di realizzazione dell’opera.

Si ricorda che anche la giurisprudenza amministrativa, in passato, aveva condiviso tale approdo.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Ampliamento con Piano Casa in zona agricola

19 Gen 2021
19 Gennaio 2021

Nel caso di specie, un privato avanzava istanza di PdC per l’ampliamento di un edificio di sua proprietà in zona agricola mediante l’edificazione di un corpo di fabbrica separato ex art. 3-bis l.r. Veneto 14/2009. Il progetto prevedeva che il calcolo della volumetria assentibile fosse effettuato, ai sensi del comma 2 art. cit., sulla scorta della previsione dettata dall’art. 44, co. 5 l.r. Veneto 11/2004 (ampliamento fino a 800 mc, comprensivo del volume già esistente).

Il Comune rigettava l’istanza, osservando che il fabbricato da ampliare sarebbe a sua volta frutto di un precedente intervento di ampliamento ex art. 3 l.r. Veneto 58/1978, il che esauriva la volumetria ordinaria esprimibile.

Il TAR Veneto ha condiviso la motivazione del diniego comunale.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Opere di urbanizzazione a scomputo dei relativi oneri

18 Gen 2021
18 Gennaio 2021

Il TAR Veneto ha annullato il provvedimento del Comune che negava al privato il recupero degli oneri di urbanizzazione già versati, dopo aver provveduto a realizzare a proprie spese le opere di urbanizzazione.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Presupposti delle ordinanze sindacali

18 Gen 2021
18 Gennaio 2021

Il T.A.R. ricorda i presupposti che devono sorreggere un’ordinanza sindacale contingibile ed urgente.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Sulla persistenza dell’interesse al ricorso

18 Gen 2021
18 Gennaio 2021

Il T.A.R. si sofferma sulle azioni che spettano al soggetto che, nonostante non abbia più interesse all’annullamento dell’atto, insiste per la decisione del ricorso giurisdizionale ai fini risarcitori.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Il bonus del 110 per cento e le leggi sbadate: ma questo superbonus qualcuno riuscirà a ottenerlo?

15 Gen 2021
15 Gennaio 2021
Se io prometto al pubblico di regalare un milione di euro a tutti coloro che sono alti 2,25 m e pesano 50 kg, posso anche andare in giro a dire che sono molto generoso, ma in verità sono uno spilorcio o, perlomeno, uno sbadato, perché è improbabile trovare esseri umani con queste caratteristiche.
 
L'esempio paradossale e portato all'estremo serve per fare capire un punto problematico della legge sul superbonus del 110 per cento per le ristrutturazioni e gli interventi di efficientamento energetico.
 
Tutti gli operatori vi diranno che per poter usufruire del superbonus occorre la conformità edilizia dell'edificio di partenza, vale a dire che esso non presenti abusi edilizi (magari li metti in crisi se chiedi a loro dove è scritto questo requisito, ma diamo per scontato che sia così).
 
Il problema è che su circa 14 milioni di edifici esistenti in Italia, quelli che sono perfettamente regolari non sono la maggioranza.
 
In moltissimi casi si tratta di difformità non gravi (come sarebbero, invece, le intere costruzioni abusive in zona vincolata o inedificabile), ma di difformità del tipo qualche decina di centimetri più alti o più larghi oppure spostati e altre cose del genere.
 
Spesso queste difformità, sebbene di modesto rilievo, non sono sanabili in via ordinaria, perché l'articolo 36 del DPR 380 del 2001 consente la sanatoria solo se sussista la doppia conformità, vale a dire che l'edificio sia conforme alla disciplina urbanistica sia del momento in cui esso è stato costruito sia del momento in cui si chiede la sanatoria, ma in moltissimi casi questi requisiti non ci sono.
 
In base alle leggi vigenti gli edifici con queste sia pur modeste difformità insanabili dovrebbero essere demoliti (salvo il caso in cui la demolizione non sia fisicamente possibile, nel qual caso si applica una sanzione pecuniaria sostitutiva della demolizione, che però non è una sanatoria e non dà la famosa conformità edilizia).
 
Come si risolverebbe il problema? Riaprendo il condono edilizio per le difformità poco gravi. Oppure arruolando una truppa di demolitori, che giri per l'Italia con la dinamite.
 
Veda il legislatore cosa sia più saggio fare.
 
Dario Meneguzzo - avvocato
(ripropongo in questa sede un post che ho pubblicato su Facebook)
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P.S. mi dicono gli addetti ai lavori che ci sono anche altre problematiche che rendono quasi impossibile ottenerlo
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Principi utili in materia di convenzioni urbanistiche

15 Gen 2021
15 Gennaio 2021

Li ha offerti il TAR Veneto: tra gli altri, il TAR ha escluso l’applicazione del recesso previsto dall’art. 72 l. fall. alle convenzioni urbanistiche, a causa della loro intrinseca natura pubblicistica, che mal si concilia con lo schema generale del contratto privatistico ex art. 1321 c.c.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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