6 Novembre 2017
Il TAR Veneto torna sulla non sufficienza della mera "vicinitas" come criterio per radicare la legittimazione a ricorrere avverso un titolo edilizio o una previsione urbanistica che riguarda il vicino.
Tuttavia la posizione risulta adesso temperata dalla affermazione che la vicinitas può ritenersi sufficiente a radicare la legittimazione del confinante solo quando la modifica del preesistente assetto edilizio debba ritenersi ictu oculi, ovvero sulla scorta di sicure base statistiche tratte dall'esperienza, pregiudizievole per la qualità (urbanistica, paesaggistica, ambientale) dell'area in cui insiste la proprietà del ricorrente, ovvero sia suscettibile di comportarne un deprezzamento commerciale.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
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