Acquisizione dell’area e responsabilità del proprietario non detentore

05 Mar 2025
5 Marzo 2025

In questo caso esaminato dal TAR Veneto, il tribunale ha ritenuto non applicabile la sanzione della acquisizione ex art. 31 T.U. Edilizia avuto riguardo alla condizione del proprietario dell’immobile oggetto di intervento abusivo: non ne aveva infatti la detenzione, essendo stato dato in affitto.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Divieto di partenza per gli aeromobili

05 Mar 2025
5 Marzo 2025

Il TAR Palermo ha offerto utili princìpi sul divieto di partenza ex art. 802 cod. nav. per gli aeromobili.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Obbligo per il Comune di cedere alcune aree ai privati

05 Mar 2025
5 Marzo 2025

Il TAR Basilicata ha dichiarato inammissibile l’azione avverso il silenzio-inadempimento ex artt. 31 e 117 c.p.a. opposto dal Comune in ordine alla diffida del privato, volta a ottenere il trasferimento del diritto di proprietà (previa definizione delle presupposte procedure espropriative) di aree, come previsto in alcune convenzioni.

Il rito speciale in tema di silenzio serbato dalla P.A. non può essere attivato per la tutela di una posizione di diritto soggettivo allo scopo di ottenere l’adempimento di un obbligo convenzionale, anche se riguardasse una materia appartenente alla giurisdizione esclusiva del G.A.

Quindi bisogna esperire una azione diversa (di adempimento).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Rassegna di giurisprudenza in materia di condono edilizio

05 Mar 2025
5 Marzo 2025

La rassegna contiene i seguenti post:

1. Effetti sostanziali e processuali del diniego di condono

2. Quando la sanatoria si sovrappone al condono…

3. Terzo condono e legge regionale

4. Un immobile impossibile da condonare col terzo condono

5. Condono sottoposto a prescrizioni

6. Il terzo condono e nuovi volumi in area vincolata

7. Terzo condono in area vincolata

8. Terzo condono e parere della Commissione per la salvaguardia di Venezia

9. Istanza di condono mai esitata e ordinanza di demolizione

10. Terzo condono e opere interne in immobili in area vincolata

11. La legge regionale sul cd. terzo condono in area vincolata

12. SCIA su immobile non condonato

13. Silenzio-assenso sull’istanza di cd. terzo condono

14. È suscettibile di terzo condono il passaggio promiscuo da una residenza ad un albergo?

15. Termine per chiedere il condono di un immobile comprato all’asta giudiziaria

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Approvato lo stato d’emergenza in alcuni Comuni del Veneto per le alluvioni di settembre 2024

04 Mar 2025
4 Marzo 2025

Con la delibera del Consiglio dei Ministri del 28.01.2025 (pubblicato in G.U., Serie Generale n. 51 del 03.03.2025), è stata approvata la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni 23 e 24 settembre 2024 nel territorio dei Comuni di Arcugnano, di Barbarano Mossano, di Castegnero, di Longare, di Nanto e di Villaga della Provincia di Vicenza e del Comune di San Giovanni Ilarione della Provincia di Verona.

La delibera è consultabile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2025-03-03&atto.codiceRedazionale=25A01304&elenco30giorni=false.

Post di Alberto Antico – avvocato

Sulle modalità di calcolo della fiscalizzazione di una difformità dal titolo edilizio

04 Mar 2025
4 Marzo 2025

Il TAR Veneto sottolinea che, nel caso di immobili ad uso residenziale, la fiscalizzazione per una difformità dal titolo deve essere calcolata come doppio del costo di costruzione (ora il triplo, dopo l’intervento del d.l. n. 69/2024, conv. in l. n. 105/2024): una volta verificato l’uso, trattasi di mera operazione aritmetica.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Fiscalizzazione ex art. 34 T.U. edilizia dell’innalzamento di un solaio

04 Mar 2025
4 Marzo 2025

Nel caso di specie, il Comune accertava che, in un condominio, il solaio che costituiva nel contempo copertura dei garage e pavimento degli appartamenti era oggetto di un abusivo innalzamento.

Il TAR Veneto ha ritenuto corretta, ai fini del calcolo della fiscalizzazione ex art. 34 d.P.R. 380/2001, l’imputazione della maggiore volumetria per metà ai garage seminterrati e per l’altra metà alle unità abitative realizzate al piano terra, con conseguente applicazione dei coefficienti di cui all’art. 13 l. 392/1978.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La nozione di recupero, dal punto di vista edilizio e paesaggistico

04 Mar 2025
4 Marzo 2025

Il TAR Catania ha affermato che la nozione di recupero edilizio (assonante ma non coincidente con la nozione di recupero urbanistico) non è rinvenibile nel d.P.R. 380/2001, ma viene richiamata solo come un obiettivo da incentivare, legittimando deroghe alla normativa edilizia (cfr. artt. 2-bis, co. 1-quater; 14, co. 1-bis; 16, co. 10; 17, co. 4-bis; 23-quater, co. 1; 24, co. 5-ter e 122, co. 2 d.P.R. cit.) funzionali al riutilizzo e del patrimonio edilizio già esistente.

Sotto il profilo prettamente definitorio e classificatorio degli interventi edilizi, il recupero edilizio può sicuramente ascriversi agli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3, co. 1, lett. a-d d.P.R. cit., ma tale finalità può anche implicare limitati interventi annoverabili nel concetto di nuova costruzione di cui alla successiva lett. e, laddove la trasformazione edilizia e urbanistica del territorio si renda ai predetti fini necessaria e ciò con particolare riferimento alle tipologie di intervento di cui alle lett. e.1-e.7.

A fini paesaggistici, la nozione di recupero – sebbene non prevista dal d.lgs. 42/2004 che si limita a richiamarla per delineare la finalità del restauro (art. 29, co. 4 d.lgs. cit.) - è volta a limitare e contenere non il carico urbanistico (ossia gli abitanti insediabili in un territorio influenti sulla domanda di strutture e opere collettive), ma il carico paesaggistico dell’intervento edilizio, che può anche non esaurirsi nella sua mera percepibilità esterna, diretta e immediata, ma può tenere conto dei potenziali effetti sulla stabilità e sulla conformazione del profilo esterno dell’area interessata. Pertanto, la realizzazione di volumi interrati non percepibili esternamente può assumere rilevanza paesaggistica, non di per sé, ma in quanto potenzialmente incidente sullo specifico valore paesaggistico tutelato, avendo riguardo, ad esempio, al regolare sviluppo della vegetazione alla conservazione e protezione del manto arboreo e al potenziale effetto alterante dello stato dei luoghi.

La nozione di ampliamento sotto il profilo paesaggistico si declina in modo qualitativamente diverso rispetto a quello edilizio, poiché ciò che rileva non è l’aumento del carico urbanistico, ma l’alterazione dei valori paesaggistici oggetto di tutela che si presumono sicuramente compromessi ove l’ampliamento sia visibilmente percepibile poiché implicante la modifica della sagoma dell’edificio (che non comprende la porzione dell’edifico entroterra) o con la realizzazione un nuovo volume emergente dal suolo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il privato può chiedere tutela, se il Comune non provvede alla manutenzione delle strade?

04 Mar 2025
4 Marzo 2025

Il TAR Sardegna ha affermato che l’interesse di ogni cittadino a che il Comune provveda diligentemente alla manutenzione e alla custodia dei beni pubblici e, tra essi, delle strade pubbliche non è tutelabile né in via amministrativa né in sede giurisdizionale, fatti salvi gli eventuali casi di azione popolare, fronteggiando esso un mero dovere imposto in capo alla P.A. per il vantaggio della collettività nella sua interezza, non soggettivizzata. Pertanto, detto interesse non può essere qualificato come interesse legittimo differenziato, ma come interesse semplice o di fatto, rientrante nell’area di ciò che è giuridicamente irrilevante, non essendo neppure sufficiente, al fine di configurare un obbligo di provvedere, la presentazione, ancorché periodicamente reiterata, di istanze e diffide e la mancata risposta alle stesse della P.A. Ugualmente, l’obbligo di provvedere non può scaturire dal fatto che nessuno abbia effettivamente provveduto alla manutenzione della strada.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La notifica al tecnico incaricato e il decorso del termine per impugnare

04 Mar 2025
4 Marzo 2025

Il TAR Veneto ha lasciato intendere di aderire a quell’orientamento per cui la notifica di un provvedimento negativo deve essere fatta alla parte personalmente, e non (solo) al suo tecnico incaricato.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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