5 Settembre 2023
Nel caso di specie, alcuni condòmini impugnavano il condono ottenuto da un altro comproprietario, con la quale si regolarizzavano alcuni interventi che avevano aumentato il numero di unità immobiliari nel condominio (e quindi il suo carico “umano”), nell’invarianza degli spazi e dei servizi comuni, nonché che avevano ricavato un alloggio all’interno di un’autorimessa in pregiudizio al decoro dello stabile.
Il TAR Veneto ha riconosciuto l’interesse a ricorrere: le circostanze esposte, per quanto correlate ad opere di natura interna, assumono senz’altro rilevanza per gli altri condòmini, potendo impattare sul godimento dei servizi condominiali e pregiudicare il valore degli immobili.
Post di Alberto Antico – avvocato
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