Istanza di condono e termine perentorio per le integrazioni documentali

20 Ott 2025
20 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che il termine di tre mesi per l’integrazione documentale di un’istanza di condono ai sensi dell’art. 39, co. 4 l. 724/1994 è stato ritenuto perentorio sia dalla giurisprudenza penale che da quella amministrativa, producendo la sua scadenza l’effetto di rendere improcedibile la domanda di condono.

La predetta disciplina, introdotta dalla l. 662/1996, è stata ritenuta applicabile anche alle domande di condono precedentemente presentate ai sensi della l. 47/1985 per le quali non fosse maturato il silenzio-assenso a causa della carenza di integrazioni documentali necessarie, come previsto dall’art. 49, co. 7 l. 449/1997.

L’improcedibilità della domanda deve tuttavia essere oggetto di una statuizione espressa del Comune, con la conseguenza che finché questa non sopravviene, la documentazione tardivamente prodotta dall’istante è sempre esaminabile e suscettibile di portare a determinazioni diverse.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

L’eccesso di potere e il diniego di condono edilizio

20 Ott 2025
20 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’eccesso di potere per disparità di trattamento si può configurare solo sul presupposto, di cui l’interessato deve dare la prova rigorosa, dell’identità assoluta della situazione considerata.

Anche a non considerare quanto detto, non è comunque possibile invocare il vizio di eccesso di potere per contraddittorietà o per disparità di trattamento in relazione ad atti amministrativi vincolati, fra i quali devono essere ricompresi anche i provvedimenti di diniego del condono edilizio, atteso che il provvedimento con cui viene negato il condono edilizio rappresenta, appunto, l’espressione di un potere vincolato rispetto alla sussistenza dei presupposti normativi richiesti.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

La distanza di 10 metri tra vani scala coperti di un edificio

20 Ott 2025
20 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha negato che i vani scala coperti dell’edificio in esame dovessero rispettare tra di loro la distanza di 10 metri, fissata sia dalle N.T.O. del P.I. comunale, sia dall’art. 9 d.m. 1444/1968.

La struttura edilizia era costruita su unica platea di fondazione e dotata di unico interrato e unica copertura, nonostante la distribuzione interna delle unità in più vani scala coperti, che non davano luogo a tre distinti corpi di fabbrica. L’edificio era caratterizzato da solai continui e da un’unica copertura, priva di soluzioni di continuità, trattandosi di copertura unica ed estesa all’intero fabbricato, così come le fondamenta che erano su platea unica, costituendo elementi strutturali portanti di un unico edificio.

Le norme che prescrivono il rispetto di una distanza di 10 metri tra fabbricati o corpi di fabbrica non erano applicabili al caso di specie, trattandosi di edificio condominiale strutturalmente unitario, all’interno del quale non si pone un problema di distanze tra corpi distinti.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

L’accesso agli atti defensionale

20 Ott 2025
20 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha offerto utili principi in materia di accesso agli atti defensionale ex art. 24, co. 7 l. 241/1990.

In particolare, l’interesse all’accesso va valutato in astratto, prescindendo da qualsivoglia apprezzamento in ordine alla fondatezza o ammissibilità della domanda giudiziale che gli interessati potrebbero eventualmente proporre sulla base dei documenti acquisiti mediante l’accesso, essendo precluso alla P.A., detentrice del documento, una penetrante indagine sulla meritevolezza dell’interesse sotteso alla richiesta di ostensione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Le ipotesi di illeciti che portano al DASPO sono tassative

18 Ott 2025
18 Ottobre 2025

Il TRGA Bolzano ha affermato che il furto di beni collocati sugli scaffali di una area di servizio commesso al rientro da una manifestazione sportiva (nella fattispecie, da un incontro di hockey), ancorché sussumibile nell’ambito della fattispecie penale di cui agli artt. 624 e 625 c.p., non integra i presupposti di cui all’art. 6, co. 1, lett. c l. 401/1989 per l’adozione del DASPO e nemmeno quelli di cui alle precedenti lett. a-b che riguardano ipotesi incentrate sul compimento di condotte violente su persone o cose o comunque finalizzate alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica o da creare turbative per l’ordine pubblico.

È ammissibile il ricorso collettivo proposto da più soggetti avverso un provvedimento di DASPO ravvisandosi sia il presupposto negativo, consistente nell’assenza anche solo potenziale di un conflitto di interessi tra le parti ricorrenti, sia il presupposto positivo, identificabile nell’identità delle posizioni sostanziali e processuali dei medesimi soggetti (nel caso di specie, trattandosi di domande identiche nell’oggetto, rivolte avverso provvedimenti caratterizzati dal medesimo contenuto e censurati per i medesimi motivi).

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

L’eccezione di irricevibilità del ricorso è rilevabile d’ufficio anche in grado di appello

18 Ott 2025
18 Ottobre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che la ricevibilità, totale o parziale, del ricorso di primo grado, essendo questione pregiudiziale rilevabile d’ufficio, può essere rilevata anche dal giudice di appello, senza necessità di appello incidentale o di riproposizione ex art. 101 c.p.a., dovendo escludersi la formazione del giudicato implicito su tale profilo.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Silenzio-inadempimento, provvedimento sopravvenuto, giudizio di ottemperanza

18 Ott 2025
18 Ottobre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato l’inammissibilità di un ricorso per l’ottemperanza ad una sentenza del Consiglio stesso che abbia pronunciato l’obbligo della P.A. di provvedere laddove, prima della pubblicazione della sentenza, la medesima P.A., in esecuzione di distinte sentenze del TAR, abbia adottato un provvedimento espresso, idoneo a fornire esecuzione al decisum.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Cosa succede se il Giudice amministrativo annulla l’aggiudicazione di un pubblico appalto per anomalia dell’offerta?

18 Ott 2025
18 Ottobre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che la sentenza di annullamento dell’aggiudicazione per anomalia dell’offerta non opera come sopravvenienza atta a giustificare la rimodulazione dell’offerta e comunque, nella fase di rinnovo del giudizio di anomalia, l’entità dell’offerta economica deve restare ferma in ossequio alla regola dell’immodificabilità dell’offerta.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Si può revocare una revoca di una proposta contrattuale?

18 Ott 2025
18 Ottobre 2025

Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana, in sede cautelare, ha affermato che nell’ambito di una procedura di evidenza pubblica per l’affidamento di un contratto pubblico, ai sensi dell’art. 1328 c.c., la proposta contrattuale può essere revocata dall’offerente fino al momento della conclusione del contratto. Diversamente, la revoca di una proposta contrattuale è revocabile soltanto fino al momento in cui l’oblato (cioè la Stazione appaltante) abbia avuto conoscenza della revoca della proposta, ai sensi dell’art. 1335 c.c., giacché da tale momento i suoi effetti si producono irrevocabilmente.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Una società in liquidazione volontaria non può onorare gli obblighi di un PUA

17 Ott 2025
17 Ottobre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che, ai sensi dell’art. 2279 c.c., è vietato ai liquidatori di una società in liquidazione volontaria intraprendere nuove operazioni, intendendosi per tali quelle che non si giustificano con lo scopo di liquidazione o con il fine della definizione dei rapporti in corso, ma che costituiscono atti di gestione dell’impresa sociale.

Pertanto la società in liquidazione volontaria non può dare esecuzione agli obblighi di un PUA, in quanto la sottoscrizione della correlata convenzione e l’esecuzione degli obblighi ivi previsti costituirebbe una nuova operazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC