Rinuncia al mandato da parte dell’avvocato

27 Set 2025
27 Settembre 2025

Il TAR Veneto ha ricordato che la rinuncia al mandato da parte dell’avvocato non ha effetto interruttivo né sospensivo del processo amministrativo e non impedisce il passaggio in decisione del ricorso, in quanto ai sensi dell’art. 85 c.p.c., applicabile al processo amministrativo in virtù del rinvio esterno di cui all’art. 39 c.p.a., il difensore può rinunciare al mandato difensivo, ma tale rinuncia non ha effetto nei confronti delle altre parti finché non sia avvenuta la sostituzione del difensore. Egli è quindi tenuto a svolgere la sua funzione fino alla sua sostituzione.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Acquiescenza al provvedimento amministrativo e diritto al doppio grado di giudizio

27 Set 2025
27 Settembre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che ricorre il vizio di nullità della sentenza, che impone il rinvio della causa al primo giudice, anche nel caso di motivazione apparente, ossia di motivazione tautologica, superficiale o riferibile a fatti o a circostanze non pertinenti, specialmente quando la pronuncia abbia dichiarato il ricorso inammissibile o improcedibile in base a un errore palese, così omettendo integralmente l’esame del merito della causa.

Nel caso di specie, il TAR Salerno ricavava apoditticamente l’acquiescenza dalla sola esecuzione del comando della P.A. (si trattava di un’ordinanza di contenimento di emissioni sonore di un opificio), senza svolgere una effettiva indagine sulla volontà della parte di prestare adesione.

Per potersi ritenere che sia intervenuta acquiescenza rispetto ad un provvedimento sfavorevole, si deve essere al cospetto di un comportamento chiaro e assolutamente inequivoco che sia espressione di volontà certa e definitiva incompatibile con il volere di contestare il provvedimento stesso e non già in presenza di condotte legate solo ad una logica soggettiva di difesa volta alla riduzione del pregiudizio, le quali non escludono l’eventuale coesistente intenzione di reagire in via diretta avverso il provvedimento futuro eventualmente sopravvenuto. L’inviolabilità del diritto di difesa contro gli atti della P.A. impone di negare portata acquiescente alla semplice esecuzione di un provvedimento ablatorio a effetti obbligatori.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Danno da tardiva esecuzione del giudicato che riconosca il diritto alla conservazione della destinazione residenziale di un terreno

27 Set 2025
27 Settembre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che al danno da ritardo nell’esecuzione di un giudicato che riconosca alla parte privata la spettanza di un’utilità sostanziale, consistente nella conservazione della destinazione residenziale del terreno, inscalfibile dalla successiva attività pianificatoria del Comune, pena la violazione del giudicato stesso, non possono essere applicati i principi elaborati in materia di risarcibilità del danno da ritardo ex art. 2-bis l. 241/1990 (in particolare, la prova della spettanza del bene della vita richiesto). Infatti, la spettanza del bene della vita è ormai attestata dal giudicato, sicché l’intempestiva attribuzione del bene in questione, mediante la riedizione del potere di pianificazione urbanistica, integra un danno ingiusto suscettibile di risarcimento.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Impianti per la produzione di energie rinnovabili, vincolo paesaggistico e corpi idrici

26 Set 2025
26 Settembre 2025

Il Tribunale superiore delle acque pubbliche (TSAP) ha affermato che il principio del cd. dissenso costruttivo non obbliga la P.A. a proporre soluzioni alternative o a indicare prescrizioni mitigative quando l’opera di derivazione idroelettrica presenta un impatto paesaggistico e ambientale intrinsecamente incompatibile con il contesto tutelato.

Il favor normativo per la produzione di energia da fonti rinnovabili, inclusi gli impianti idroelettrici, non è assoluto e deve essere contemperato con la salvaguardia dei corpi idrici fragili e degli ecosistemi, prevalendo su di esso il principio di precauzione ambientale quando l’opera presenta un impatto paesaggistico e ambientale intrinsecamente incompatibile con il contesto o vi è un rischio di deterioramento dello stato ecologico di un corpo idrico.

Quando un progetto di derivazione idroelettrica ricade in area tutelata ex artt. 136 e 142 d.lgs. 42/2004, la Soprintendenza è competente a esprimere il parere obbligatorio e vincolante nel procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) per interventi localizzati in aree tutelate ex artt. 136 e 142 d.lgs. 42/2004 e tale competenza si estende anche agli effetti ambientali strettamente connessi al paesaggio, costituendo ambiente e paesaggio valori costituzionalmente tutelati inscindibilmente connessi.

La VIA costituisce un procedimento di natura politico-amministrativa connotato da ampia discrezionalità tecnica e amministrativa ed è sindacabile dal giudice solo nei casi di manifesta illogicità, travisamento dei fatti o istruttoria carente.

Il rigetto della VIA e dell’autorizzazione unica rende improcedibili i ricorsi volti a contestare il rilascio della concessione di derivazione, per sopravvenuta carenza di interesse, poiché in assenza di VIA positiva l’impianto non può essere realizzato né esercitato.

La classificazione ufficiale dello stato ecologico dei corpi idrici, operata dalla Regione e recepita nei Piani di gestione delle acque, prevale sulle valutazioni alternative fornite dai privati. L’uso di indicatori biologici specifici (come ISECI-Indice di stato ecologico delle comunità ittiche) può costituire elemento integrativo, ma non può da solo sovvertire la classificazione ufficiale. Il TSAP in sede di legittimità non può disapplicare atti amministrativi generali privi di natura regolamentare, come le delibere regionali che classificano lo stato ecologico dei corpi idrici.

Post di Alberto Antico – avvocato

sent. TSAP n. 166-2025

Convenzione tra ANAC e AITRA per l’etica pubblica e la digitalizzazione responsabile

26 Set 2025
26 Settembre 2025

Il Dottor Riccardo Renzi ha redatto una nota sulla collaborazione istituzionale per l’etica pubblica e la digitalizzazione responsabile: analisi giuridico-amministrativa della Convenzione tra ANAC

Riccardo_Renzi_Italia_Ius_Collaborazione istituzionale

Provvedimenti impliciti

26 Set 2025
26 Settembre 2025

Il TAR Veneto ha ricordato la legittimità dei cd. provvedimenti impliciti, qualora la P.A., senza adottare formalmente la propria determinazione, ne determini univocamente i contenuti sostanziali: ciò può avvenire o attraverso un contegno conseguente, ovvero determinandosi in una direzione, anche con riferimento a fasi istruttorie coerentemente svolte, nel caso in cui non possa essere ricondotto altro volere che quello equivalente al contenuto del corrispondente provvedimento formale.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Provvedimento adottato in corso di giudizio

26 Set 2025
26 Settembre 2025

Il TAR Veneto ribadisce che la sopravvenuta adozione del provvedimento rispetto al ricorso avverso il silenzio comporta l’improcedibilità di quest’ultimo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Sulla qualificazione degli atti amministrativi

26 Set 2025
26 Settembre 2025

Il TAR Veneto ricorda che la qualificazione degli atti amministrativi oggetto di giudizio spetta al Giudice Amministrativo, non vincolato né al nomen iuris attribuito dalla P.A. né alle deduzioni delle parti, dovendo fare perno sul suo contenuto effettivo e sulla sua causa.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Sulla proroga

25 Set 2025
25 Settembre 2025

Il TAR Veneto ricorda che la proroga (anche della previsione urbanistica relativa alle zone C di espansione) può essere chiesta solo e fintantoché la previsione da prorogarsi sia ancora in essere, e non invece quando il relativo termine di viabilità sia scaduto.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Proroghe COVID e provvedimenti “vincolati”

25 Set 2025
25 Settembre 2025

Il TAR Veneto sottolinea l’applicabilità delle proroghe COVID sui procedimenti amministrativi (e sui termini ex art. 10-bis l. n. 241/1990) anche a quelli riguardanti gli accertamenti di conformità per gli immobili in zona di vincolo paesaggistico, pur in presenza di un diniego di compatibilità paesaggistica che dovrebbe rendere sostanzialmente vincolato il diniego di sanatoria.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC