Il Piano d’Area “Quadrante Europa”

25 Set 2025
25 Settembre 2025

Il TAR Veneto evidenzia che i progetti previsti nell’ambito del Piano d’Area “Quadrante Europa”, seppur recepiti dal PAT, non sono immediatamente esecutivi in quanto subordinati alla sottoscrizione di un accordo di programma in variante; questo poiché il PAQE ha sole funzioni di indirizzo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Motivazione del diniego di condono

25 Set 2025
25 Settembre 2025

Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha affermato che, nell’esaminare un’istanza di condono ai sensi della l. 724/1994, la Soprintendenza conduce un sindacato di compatibilità delle opere edilizie rispetto al vincolo esistente sul territorio che, richiedendo valutazioni tecnico-discrezionali, deve estrinsecarsi in una motivazione completa ed esplicativa delle ragioni della decisione. Ne consegue che il difetto di motivazione integra un vizio sostanziale della funzione e non una mera insufficienza giustificativo-formale della decisione, insuscettibile di integrazione postuma in sede giudiziale, mediante scritti difensivi.

Nel processo amministrativo, l’integrazione in sede giudiziale della motivazione dell’atto amministrativo discrezionale è ammissibile soltanto se effettuata mediante gli atti del procedimento (nella misura in cui i documenti dell’istruttoria offrano elementi sufficienti ed univoci dai quali possano ricostruirsi le concrete ragioni della determinazione assunta) oppure attraverso l’emanazione di un autonomo provvedimento di convalida (art. 21-nonies, co. 2 l. 241/1990), dovendosi invece considerare inammissibile un’integrazione mediante atti processuali o comunque scritti difensivi. Invero, il giudice che escluda l’illegittimità del provvedimento impugnato sulla base di rationes decidendi che non trovano fondamento nella relativa motivazione incorre nel vizio di ultrapetizione oltre che nella violazione del principio di separazione dei poteri di cui all’art. 34, co. 2 c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il principio del risultato nei pubblici appalti

25 Set 2025
25 Settembre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che, ai sensi dell’art. 1 d.lgs. 36/2023, cd. terzo codice appalti, il risultato che si è prefisso la P.A. può rappresentare, esso stesso, un parametro in base al quale il giudice può sindacare la ragionevolezza, logicità e congruità delle scelte compiute, potendo tali scelte non apparire coerenti con il risultato individuato; pertanto, se il risultato è lo smaltimento dei rifiuti, l’eventuale offerta che preveda il solo “trattamento/recupero” degli stessi non può per ciò solo essere esclusa, dovendo la Stazione appaltante verificare se tale offerta sia comunque idonea a conseguire il risultato dello smaltimento dei rifiuti.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali-CAM Strade

24 Set 2025
24 Settembre 2025

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA. DECRETO 11 settembre 2025 

Modifiche all'allegato 1 del decreto 5 agosto 2024, recante «Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali-CAM Strade. (25A05133) (GU Serie Generale n.221 del 23-09-2025)

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2025/09/23/25A05133/SG

Illegittimi i limiti massimi astratti alla possibilità di realizzare impianti fotovoltaici

24 Set 2025
24 Settembre 2025

Nel caso di specie il privato, titolare di un progetto per la realizzazione e l’esercizio di un impianto agro-voltaico avanzato, richiedeva l’avvio del procedimento di VIA a norma dell’art. 27-bis del codice dell’ambiente.

La Regione rigettava la richiesta, in ragione della necessità di un riequilibrio territoriale finalizzato a non aggravare ulteriormente i territori della Provincia interessata che consentisse, in relazione al principio di proporzionalità e sussidiarietà tra Province, in ogni singola Provincia lo sviluppo delle FER esclusivamente fino a un massimo del 50% del totale autorizzato espresso in MWp dell’intera Regione.

Il Consiglio di Stato ha annullato tale provvedimento.

È illegittima la delibera con cui la Regione introduce limiti astratti alla possibilità di realizzare impianti fotovoltaici: la P.A., nel pronunciarsi sull’istanza di rilascio del provvedimento autorizzativo, è tenuta a valutare tutte le circostanze del caso concreto e a bilanciare gli opposti interessi, nella consapevolezza che il legislatore ha espresso un chiaro favor per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, pur non potendo legittimarsi “interessi tiranni” capaci di prevalere automaticamente su altri interessi meritevoli di pari considerazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il principio di prossimità nella gestione della FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani)

24 Set 2025
24 Settembre 2025

Il Dott. Riccardo Renzi ha redatto una nota sul principio di prossimità nella gestione della FORSU e i limiti del sindacato giurisdizionale sulle scelte tecniche della stazione appaltante, in commento alla sentenza del T.A.R. Veneto, Sez. I, n. 1541/2025.

Italia_Ius_Il principio di prossimità nella gestione della FORSU e i limiti del sindacato giurisdizionale sulle scelte tecniche della stazione

Piscine amovibili

24 Set 2025
24 Settembre 2025

Il TAR Veneto ha qualificato come elemento d’arredo una piscina amovibile, pertanto soggetta ad attività edilizia libera.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Platee cementizie

24 Set 2025
24 Settembre 2025

Il TAR Veneto ha evidenziato che una platea in cemento, di all’incirca 185 mq, comporta la trasformazione permanente dello stato dei luoghi, necessita di apposito titolo edilizio (permesso di costruire) e, se realizzato in zona di vincolo paesaggistico, di idonea previa autorizzazione, non essendo possibile ricorrere al procedimento ex post.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Poteri di autotutela dei titoli edilizi

24 Set 2025
24 Settembre 2025

Il TAR Veneto sottolinea come l’istituto dell’annullamento d’ufficio sia caratterizzato da discrezionalità, dovendo la P.A. verificare a monte la ragionevolezza dell’applicazione di tale potere caducatorio (e quindi i relativi presupposti cd. flessibili), comparando i vari interessi in gioco.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Un caso di demolizione impossibile

23 Set 2025
23 Settembre 2025

Nel caso di specie, il Comune irrogava un’ordinanza di demolizione per opere abusive realizzate in uno stabile condominiale.

Il privato provvedeva a comunicare formalmente in più atti, tra cui una CILA, la necessità di eseguire solo una demolizione parziale, per evitare il crollo del sovrastante balcone di aliena proprietà.

Il Comune, ignorando tale eccezione, irrogava la sanzione pecuniaria per mancata demolizione.

Il TAR Napoli ha annullato tale atto.

L’irrogazione della sanzione pecuniaria era stata emessa senza considerare che il privato avrebbe ottemperato all’ordine di demolizione, sebbene nei limiti delle sue possibilità, nel senso che giammai avrebbe potuto procedere a rimuovere i muri portanti del sovrastante balcone di proprietà di terzi e il muro di sostegno di una piccola scala di accesso alla proprietà altrui, senza mettere quanto meno a rischio la staticità dei predetti beni immobili e dell’intero fabbricato (poiché i predetti muri perimetrali avrebbero funzione strutturale ovvero da considerarsi parte integrante dello stato originario dell’immobile).

L’Ufficio tecnico comunale avrebbe dovuto, quantomeno, effettuare un sopralluogo svolto a verificare quanto dichiarato e asseverato dai tecnici di parte in ordine all’impossibilità della totale demolizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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