Rinuncia al ricorso
Il TAR Veneto ricorda i principii in materia di rinuncia al ricorso, e di sopravvenuta improcedibilità dello stesso.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ricorda i principii in materia di rinuncia al ricorso, e di sopravvenuta improcedibilità dello stesso.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto ha denegato un rinvio (chiesto con istanza congiunta) dell’udienza smaltimento in quanto – al netto della natura di smaltimento del giudizio – la causa era risalente e non erano state provate in giudizio le presunte trattative a fondamento dell’istanza medesima.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto sottolinea che la normativa regionale non specifica un grado minimo di disabilità per poter usufruire della normativa in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, rendendolo possibile in via generale per “le persone con disabilità”.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Data e sede dell'evento: 20 giugno 2025, presso Gualdo a Vicenza
Relatori:
Introduzione dell'avvocato Alessandro Moscatelli, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Vicenza;
Dott. Maurizio Block, procuratore Generale Militare presso la Suprema Corte di Cassazione.
Note organizzative nella locandina allegata.
Con il d.l. 17 giugno 2025, n. 84 (pubblicato in G.U., Serie generale n. 138 del 17.06.2025), entrato in vigore il 18.07.2025, sono state approvate disposizioni urgenti in materia fiscale.
Il decreto-legge è consultabile al seguente link:
Si segnala in particolare l’art. 6, rubricato Proroga e sanatoria delle delibere approvative del Prospetto IMU.
Si ricorda per scrupolo che ogni decreto-legge deve essere convertito in legge, in ipotesi con modifiche, dal Parlamento.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto precisa che le misure comunitarie in materia di sostegno all’insediamento dei giovani in agricoltura fanno decorrere quest’ultima circostanza dalla prima assunzione di (cor)responsabilità della persona nella gestione dell’azienda agricola (anche mediante il conferimento di poteri di rappresentanza), il che non si verifica nell’ipotesi di soggetto che sia mero socio di una società semplice.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Sardegna ha affermato come non sia consentito al giudice – per evidenti motivi di ragionevolezza – imporre l’esibizione di atti e documenti di cui la P.A. dichiari, sulla base di circostanze oggettive e specifiche e sotto la propria responsabilità, di non essere in possesso (ad impossibilia nemo tenetur). Del resto, non si può imporre alla P.A. la prova del fatto negativo della non detenzione di documenti.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Bologna ha affermato che il vincolo paesaggistico, la cui cessazione è conseguente al solo perimento totale del bene sul quale insiste ed esclusivamente per i beni ricadenti nella tipologia delle così dette “bellezze individue” ex art. 136, co. 1, lett. a-b d.lgs. 42/2004, non può formare oggetto di un provvedimento di revoca per sopravvenienze, ferma restando la possibilità per la Commissione regionale per il paesaggio, ai sensi degli artt. 137 ss. d.lgs. cit., di accertare la nullità parziale dell’atto impositivo del vincolo medesimo, limitatamente alle parti che risultino oggettivamente del tutto indeterminate, secondo il combinato disposto degli artt. 1346 e 1418, co. 2 cod.civ. e 21-septies l. 241/1990.
Post di Alberto Antico – avvocato
Il TAR Veneto ricorda che per ottenere l’indennizzo di cui all’art. 21-quinquies l. n. 241/1990 è innanzitutto necessario che vi sia un provvedimento e che lo stesso sia stato revocato ai sensi della norma (o comunque sia di segno negativo). Non è dunque possibile adire tale disposizione se si è in presenza di una presunta inerzia della P.A. nell’adozione di un provvedimento (ritenuto dovuto dalla parte), in quanto trattasi di un’ipotesi di silenzio-inadempimento.
Alla base del diritto all’indennizzo vi è in ogni caso la sussistenza di un’aspettativa giuridicamente tutelata, non ravvisabile nell’ipotesi di un project financing non attuato.
Post di Alessandra Piola – avvocato
Il TAR Veneto sottolinea che l’avvenuta fiscalizzazione di un abuso edilizio (di cui all’art. 34, co. 2 T.U. Edilizia) comporta l’improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse del ricorso. Non potrebbe al contrario essere dichiarata la cessazione della materia del contendere, in quanto l’interesse del privato non può dirsi pienamente soddisfatto (la fiscalizzazione, infatti, presuppone l’abusività dell’intervento).
Post di Alessandra Piola – avvocato
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