Chi è competente a reprimere gli abusi edilizi in fascia di rispetto idraulica?

11 Dic 2023
11 Dicembre 2023

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 3, co. 1 l.r. Veneto 41/1988 assegna alla Regione l’esercizio, in via residuale delle altre funzioni di “polizia idraulica”, diverse da quelle afferenti alle attività estrattive “nell’alveo e nelle zone golenali dei corsi d'acqua e nelle spiagge e fondali lacuali di competenza regionale” (art. 1, co. 1 l.r. cit.).

Tuttavia, tali funzioni non comprendono la competenza ad adottare gli atti repressivi in materia edilizia, restando gli stessi (a prescindere dalla natura della violazione contestata e dalla sua afferenza al regime delle distanze dai corsi d’acqua e dalle relative fasce di rispetto) in capo al dirigente o al responsabile del competente ufficio comunale, ai sensi dell’art. 27 d.P.R. 380/2001.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Ordine di demolizione e pareri paesaggistici

11 Dic 2023
11 Dicembre 2023

Il T.A.R. afferma la legittimità dell’ordinanza di demolizione anche in assenza del parere della Commissione locale per il paesaggio (rectius: Commissione Edilizia Inetgarta) e di quella della competenza SS.BB.AA., dato che la repressione dell’abuso edilizio si configura come atto dovuto e vincolato.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Principi noti in materia di acquisizione delle opere abusive

11 Dic 2023
11 Dicembre 2023

Il T.A.R. Milano si sofferma su alcuni noti principi in materia di acquisizione delle opere abusive.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Il disegno di legge di riforma costituzionale Meloni – Casellati

07 Dic 2023
7 Dicembre 2023

L'avvocato Alberto Antico, che sentitamente ringraziamo, ha predisposto una nota sulla riforma costituzionale proposta dal Governo

ddl riforma costituzionale Meloni-Casellati 

Impianti fotovoltaici: termini (e proroghe) dell’inizio lavori

07 Dic 2023
7 Dicembre 2023

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, nell’esprimere un parere consultivo, ha affermato che l’art. 15, co. 2, IV periodo d.P.R. 380/2001, introdotto dall’art. 7-bis, co. 1 d.l. 50/2022, come convertito dalla l. 91/2022, fissa in tre anni, decorrenti dal rilascio del titolo abilitativo, il termine per l’inizio dei lavori per la costruzione degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, soggetti al rilascio dell’autorizzazione unica prevista dall’art. 12, co. 3 d.lgs. 387/2003.

Inoltre, la proroga prevista dall’art. 10-septies d.l. 21/2022, come convertito dalla l. 51/2022, in considerazione delle circostanze che ne hanno determinato la previsione («le difficoltà di approvvigionamento dei materiali nonché dagli incrementi eccezionali dei loro prezzi»), è riferibile, previa comunicazione dell’interessato che intenda avvalersene, anche al settore delle costruzioni di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il contributo di costruzione solo nella parte del costo di costruzione è un credito privilegiato

07 Dic 2023
7 Dicembre 2023

Il Tribunale di Padova ha stabilito che solo il contributo di costruzione commisurato al costo di costruzione costituisce un credito privilegiato ex art. 2752 c.c., trattandosi di un’entra para-tributaria; al contrario, gli oneri di urbanizzazione sono dei corrispettivi di natura pubblicistica commisurati alla necessità di urbanizzare l’area e, quindi, presentano una natura giuridica differente. Per la stessa ragione, dato che i crediti privilegiati non possono essere oggetto di interpretazione analogiche e/o estensive, si può ipotizzare che anche l’obbligo di cedere aree a standard non è garantito da tale privilegio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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La fiscalizzazione dell’abuso può essere applicata dal Comune anche d’ufficio

07 Dic 2023
7 Dicembre 2023

Il Consiglio di Stato afferma che il Comune, in alcuni casi e per ragione di economia procedimentale, può applicare la cd. fiscalizzazione dell’abuso, ex art. 34 del d.P.R. n. 380/2001, anche a prescindere dall’ordinanza di demolizione. In tal caso, però, il Comune deve adeguatamente motivare perché, de facto, sia impossibile ottenere la rimessione in pristino e, quindi, giustificare perché sarebbe impossibile dare esecuzione all’ordinanza.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Avvio del procedimento per l’adozione del decreto di esproprio

07 Dic 2023
7 Dicembre 2023

Il TAR Veneto ha evidenziato che l’art. 11 del d.P.R. n. 327/2001 (T.U. Espropriazioni) ammette la comunicazione di avvio del procedimento espropriativo sia individuale sia collettiva se vi sono molti soggetti espropriandi nello stesso Comune: qualora così fosse, il Giudice ha ritenuto la pubblicazione del Piano Particolareggiato sull’albo pretorio comunale un mezzo adeguato di pubblicità, che risponde ai principii di buon andamento dell’Amministrazione.

Peraltro, nel caso di specie si trattava di vizio assolutamente formale, non avendo il ricorrente indicato l’incidenza concreta della sua mancata partecipazione al procedimento di esproprio.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Sulla motivazione del provvedimento amministrativo

07 Dic 2023
7 Dicembre 2023

Il TAR Veneto ha ritenuto illegittima la motivazione di un diniego di sanatoria di una ciminiera fondata su un giudizio estetico non basato su una norma pianificatoria che definisse le caratteristiche dell’area (e che di per sé non si dilungava nell’elencarle).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Dichiarazioni sostitutive e poteri del Comune

06 Dic 2023
6 Dicembre 2023

Il T.A.R. si sofferma sui poteri di controllo dei Comuni in materia di dichiarazioni sostitutive ex art. 74 del d.P.R. n. 445/2000 e sulle conseguenti derivanti da un’attestazione mendace.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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