La perdita dei requisiti di gara, prima della graduatoria finale

04 Mag 2018
4 Maggio 2018

Nel caso di specie, alcune associate in una procedura concorsuale pubblica (assegnazione farmacie) ottenevano una buona posizione nella graduatoria provvisoria, grazie ai titoli posseduti da una sola di loro. Poco dopo, costei moriva. L’Amministrazione provvedeva a ricalcolare in diminuzione il punteggio delle superstiti e, di conseguenza, ad abbassare la loro posizione nella graduatoria finale.

Il TAR Palermo ha ritenuto legittimo l’operato della p.a.: la graduatoria provvisoria è un mero atto endoprocedimentale, che non può ingenerare alcun affidamento; e d’altra parte, l’esclusione tout court delle associate dalla gara non avrebbe risposto al favor partecipationis.

In conclusione, i requisiti di partecipazione a procedure concorsuali pubbliche, salva diversa previsione di bando, devono sussistere fino alla formazione della graduatoria finale – anzi, per parte della giurisprudenza, fino al momento successivo di assegnazione.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Convegno di Italiaius sul Regolamento Europeo 2016/679 sulla privacy nella P.A.: Vicenza 11 maggio 2018

03 Mag 2018
3 Maggio 2018

ll nuovo Regolamento Europeo 2016/679 sulla privacy (General Data Protection Regulation) diventerà definitivamente applicabile in via diretta a partire dal 25 maggio 2018, obbligando le Pubbliche Amministrazioni ad una rilettura di tutti i processi gestionali in funzione di un effettivo controllo sul trattamento dei dati in proprio possesso, operando anche la nomina di una nuova figura, il Data Protection Officer (DPO).

Il convegno gratuito, organizzato  da Italiaius,  si propone di fornire gli strumenti di base per pianificare gli interventi necessari all’adeguamento della propria organizzazione, illustrando le novità principali della norma, come le modalità di trattamento dei dati, la nuova “informativa”, il tema della “privacy by design” e “privacy by default”.

In particolare, si porrà attenzione:
- sulla nuova figura del “Responsabile della Protezione dei dati” (RDP o DPO) da nominare obbligatoriamente, con fondamentali compiti di consulenza, vigilanza, supervisione sull’adempimento del Regolamento e di rapporto con l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali;
- sulle responsabilità civili e penali gravanti sull’amministrazione.

Relatori: dott Luigi Alfidi (segretario comunale), avv. Miria Fattambrini, avv. Marco Barnabè, avv. Anna Zanuzzi e dott. Angelo Frigo. Moderatore avv. Dario Meneguzzo (curatore di Italiaius). 

Iscrizioni entro venerdì 4 maggio 2018, come da programma con scheda di adesione allegati.

regolamento privacy_programma 

L’ascensore deve essere considerato volume tecnico e non nuova costruzione

03 Mag 2018
3 Maggio 2018

In una entenza del Tar Abruzzo viene chiarito che l’ascensore non può essere considerato come “nuova costruzione”, ma rientra tra i volumi tecnici o impianti tecnologici strumentali alle esigenze tecnico funzionali dell’immobile. Di conseguenza, non è soggetto al previo rilascio del permesso di costruire.

L’estraneità dell’ascensore al concetto di nuova costruzione vale anche ai fini dell’osservanza della normativa sulle distanze. E’ stato ritenuto illegittimo il diniego di rilascio del permesso di costruire per il mancato rispetto delle distanze di cui all’art. 873 c.c., applicandosi in ogni caso la deroga di cui all’ultima parte del comma 2 dell’art. 79, D.p.r. n. 380/2001.

Post di Erica Cunico – dottoressa in giurisprudenza

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Casi di mancata usucapione da parte della p.a.

03 Mag 2018
3 Maggio 2018

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana enuclea diverse ragioni per le quali, nel caso di specie, la p.a. non può dire di aver usucapito un’area:

  1. Se nel corso delle trattative per l’acquisizione dell’area già occupata (da farsi tramite permuta o espropriazione) la p.a. ha sempre riconosciuto l’altrui proprietà sul fondo, non può poi dire di averlo usucapito per possesso ultraventennale;
  2. È inidoneo all’usucapione il possesso determinato da occupazione illegittima, occupazione sine titulo, espropriazione illegittima;
  3. L’ordinanza di occupazione d’urgenza, emanata dalla p.a., ha mutato il possesso dell’area da “convenzionale” a “forzoso”, finalizzandolo solo alla futura espropriazione. Di conseguenza, ove la p.a. avesse voluto far valere l’usucapione, avrebbe dovuto comunicare al privato ex 1164 c.c. il mutamento del titolo del possesso;
  4. In omaggio all’art. 2935 c.c., il termine per l’usucapione da parte della p.a. può decorrere solo dalla data di entrata in vigore del T.U. espropri (d.P.R. 327/2001) – cioè il 30 giugno 2003 – poiché solo da quel momento il proprietario di un’area illegittimamente occupata e trasformata ha potuto chiedere in giudizio la restitutio in integrum.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Delitti e contravvenzioni nei reati paesaggistici

03 Mag 2018
3 Maggio 2018

In merito ai reati di cui all’art. 181-bis del d.lgs. n. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), la Suprema Corte di Cassazione ha chiarito che l’analisi della volumetria rilevante ai fini della valutazione della fattispecie come contravvenzione (co. 1) o delitto (co. 1-bis) prescinde dai criteri applicabili in materia urbanistica, e deve essere valutata considerando l’impatto che l’intervento ha avuto sull’originario aspetto paesaggistico del luogo.

In particolare, si configura il delitto di cui al co. 1-bis se le opere eseguite su beni paesaggistici senza autorizzazione o in difformità dalla medesima superano i limiti:

- del 30% della volumetria originaria ovvero di settecentocinquanta metri cubi, se sul terreno era preesistente una costruzione, anche se già demolita del tutto;

- di mille metri cubi, se si tratta di nuova costruzione.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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La giurisdizione sulle controversie in materia di assunzioni nel pubblico impiego privatizzato

03 Mag 2018
3 Maggio 2018

Il TAR Palermo afferma che, in materia di assunzioni nel pubblico impiego privatizzato, la cognizione spetta al Giudice amministrativo, quando il privato contesti la scelta discrezionale con cui la p.a. ha individuato la modalità di copertura della vacanza in organico (nel caso di specie, lo scorrimento di una vecchia graduatoria, in luogo di una nuova procedura concorsuale).

Invece, sussiste la giurisdizione ordinaria, quando il privato faccia valere lo scorrimento della graduatoria, per veder riconosciuto il proprio diritto all’assunzione.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Per gli abusi dell’art. 31 del D.P.R. 380/2001 non è applicabile una sanzione pecuniaria

02 Mag 2018
2 Maggio 2018

Il TAR Napoli sottolinea che, nei casi di cui all'articolo 31 del D.P.R. 380/2001, se gli abusi edilizi non vengono sanati, l'unica sanzione possibile è quella demolitoria, non potendosi irrogare le sanzioni pecuniarie di cui agli articoli 33 e 34, che riguardano fattispecie diverse e di minore rilievo.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato   

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Le partecipazioni societarie degli enti locali alla luce dell’art. 24 del D. Lgs. 175/2016 (decreto Madia)

02 Mag 2018
2 Maggio 2018

Il Tar Veneto è intervenuto in merito alla procedura di ricognizione delle partecipazioni societarie possedute dagli Enti locali, nel quadro del programma di revisione straordinaria di tali partecipazioni previsto dall’art. 24 del D.Lgs. n. 175/2016 (cd. “Riforma Madia”).

Nella sentenza in argomento viene evidenziato che la detenzione di una quota societaria poco significativa da parte di un Comune non sarebbe in grado di determinare le condizioni di accesso al servizio, che potrebbero legittimare il mantenimento di tale quota.

Nella pronuncia, inoltre, viene dichiarata manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 24 commi 1, 3, 4 e 5 del D. Lgs. n. 175/2016 per violazione dell’art. 119, ult. comma, Cost.

Infatti, secondo i Giudici amministrativi, tale norma è espressione del principio di disfavore nei riguardi della costituzione e del mantenimento da parte delle Amministrazioni Pubbliche di società commerciali con scopo lucrativo, il cui campo di attività esuli dalle relative finalità istituzionali, né risulti, comunque, coperto da disposizioni normative di specie.

 Post di Erica Cunico – dottoressa in giurisprudenza

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Il concessionario ha diritto al rinnovo della concessione?

02 Mag 2018
2 Maggio 2018

Il Tar Veneto precisa che il concessionario non può vantare alcun diritto di insistenza o aspettativa giuridicamente tutelata al rinnovo della concessione di posteggio su una determinata superficie.

Questo poiché l’amministrazione può decidere di recuperare l’area ad una destinazione maggiormente rispondente all’interesse pubblico.

Nella stessa pronuncia i Giudici amministrativi precisano il concetto di contraddittorietà tra atti del procedimento, figura sintomatica dell’eccesso di potere, richiamando il costante orientamento del Consiglio di Stato secondo cui la contraddittorietà si ha allorquando vi è un contrasto inconciliabile, tale da far sorgere dubbi su quale sia l’effettiva volontà dell’amministrazione.

Lo stesso T.A.R. mostra di condividere la posizione del Supremo Collegio in ordine alla definizione del vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento a fronte di scelte discrezionali della P.A.

In particolare, tale figura si realizza ove l’Amministrazione abbia riservato irragionevolmente un trattamento diverso a situazioni di fatto identiche. La prova della disparità deve essere fornita dall’interessato e sulla legittimità dell’operato della P.A. non può ricadere l’illegittimità eventualmente compiuta in altra situazione.

Post di Erica Cunico – dottoressa in giurisprudenza

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La copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, mediante contratto a tempo determinato, è una selezione pubblica, ma non un concorso

02 Mag 2018
2 Maggio 2018

Il TAR Napoli precisa che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, mediante contratto a tempo determinato, anche se avviene con una selezione pubblica, non è un concorso pubblico e questo incide anche sulla giurisdizione, che non spetta al giudice amministrativo.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

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