Diniego di ammissione agli esami per conseguire una nuova patente di guida e giurisdizione

25 Apr 2018
25 Aprile 2018

Nella controversia relativa al rigetto dell’istanza di ammissione a sostenere gli esami per il conseguimento di una nuova patente di guida (precedentemente revocata), motivato in base al mancato decorso del termine di tre anni “dalla data di accertamento del reato” fissato dall’art. 219, comma 3-ter, del D.Lgs. n. 285/1992, il Tar Veneto ha ritenuto giurisdizionalmente competente il Giudice ordinario.

I Giudici amministrativi sostengono che la valutazione dei requisiti di cui all’art. 219, comma 3-ter, del D. Lgs. n. 285/1992 non comporti alcun esercizio di discrezionalità amministrativa e qualificano la posizione giuridico – soggettiva del destinatario del provvedimento in termini di diritto soggettivo.

Di conseguenza, viene dichiarata l’inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione del Giudice amministrativo.

Post di Erica Cunico – dottoressa in giurisprudenza

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Applicabilità del soccorso istruttorio relativamente agli oneri di sicurezza aziendale in materia di appalti

24 Apr 2018
24 Aprile 2018

In un caso di mancata indicazione separata degli oneri di sicurezza aziendale, il TAR Torino si inserisce nel filone meno restrittivo del contrasto giurisprudenziale in materia.

Pertanto, ritiene sia ammissibile il soccorso istruttorio qualora ci si trovi nell’ipotesi di un inadempimento meramente formale che consista nell’omissione dell’indicazione documentale dei costi per gli oneri di sicurezza, in virtù del principio del favor partecipationis nonché del fatto che l’operatore economico dovrà comunque dimostrare di aver tenuto conto dei costi di cui sopra nella propria offerta economica originaria, ed infine dell’ampiezza dell’istituto del soccorso istruttorio.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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La giurisdizione sulle controversie per il recupero degli oneri di urbanizzazione

24 Apr 2018
24 Aprile 2018

Il TAR Catania ribadisce come il Comune che voglia recuperare giudizialmente gli oneri di urbanizzazione, debba adire il Giudice amministrativo qualora convenga il privato istante, mentre il Giudice ordinario qualora escuta il fideiussore del privato stesso.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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È atto dovuto sospendere una licenza di somministrazione alimenti e bevande, se tale attività viene esercitata in un immobile abusivo

24 Apr 2018
24 Aprile 2018

Lo ha affermato il TAR Catania.

Nel caso di specie, l’abuso edilizio consisteva in una pedana che era l’unica via di accesso all'interno del locale di somministrazione alimenti e bevande. Di fronte a questo, il TAR ha ritenuto di non poter seguire quella giurisprudenza che, in casi analoghi, limita l’inibizione dell’attività alla sola parte abusiva dell’immobile, qualora risulti distinguibile da quella in stato di regolarità edilizia.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Pannelli fotovoltaici e vincolo paesaggistico

23 Apr 2018
23 Aprile 2018

In un’interessante sentenza del Tar Lombardia viene stabilito che l’installazione di pannelli fotovoltaici su un edificio sito in zona gravata da vincolo paesaggistico è pienamente ammessa.

L’esistenza del vincolo non impedisce tale installazione, ma richiede una preliminare valutazione di compatibilità tra le opere da realizzare e i valori paesaggistici dei luoghi, da effettuarsi in concreto.

Nella pronuncia viene sottolineato il favor legislativo per le fonti energetiche rinnovabili, il quale richiede di concentrare l'impedimento assoluto all'installazione di impianti fotovoltaici in zone sottoposte a vincolo paesistico unicamente nelle "aree non idonee", espressamente individuate dalla Regione.

Negli altri casi, la compatibilità dell'impianto fotovoltaico con tale vincolo deve essere esaminata tenendo conto del fatto che queste tecnologie sono ormai considerate elementi normali del paesaggio.

In conclusione, la presenza di pannelli sulla sommità degli edifici non deve più essere percepita  come un fattore di disturbo visivo, ma come un'evoluzione dello stile costruttivo accettata dall'ordinamento e dalla collettività, purché non venga modificato l'assetto esteriore complessivo dell'area circostante, paesisticamente vincolata.

Post di Erica Cunico – dottoressa in giurisprudenza

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La ludopatia è un problema serio ma l’attuale modo di lottare contro di essa non serve a niente

23 Apr 2018
23 Aprile 2018

Sul Giornale di Vicenza di giovedì 19 aprile 2018 leggiamo due interessanti articoli in materia di giochi e scommesse.

A pagina 36 si legge che il TAR ha respinto il ricorso dei gestori di quattro sale giochi, che contestavano l'ordinanza del Comune di Bassano del Grappa che limita gli orari di apertura delle stesse di qualche ora al giorno.

Si tratta della sentenza del TAR Veneto n. 417 del 2018, che conferma la sua consolidata giurisprudenza in materia, favorevole a questo tipo di ordinanze di limitazione dell'orario: il TAR ritiene, infatti, che esse tutelino la salute e il benessere dei cittadini e che costituiscano, quindi. un valido rimedio contro il grave problema sociale della ludopatia, che, come è noto, produce disastri finanziari e affettivi in molte famiglie.

Noi, per onestà intellettuale, non ce la sentiamo di aderire al coro dei lodatori di queste ordinanze, che, in verità, non producono alcun effetto utile nella lotta contro la ludopatia, ma oscillano tra le illusioni salvifiche e la sospetta demagogia.    

Affinchè l'affermazione che precede non rimanga una mera opinione, la supporto con i dati ufficiali dei Monopoli di Stato, riportati alla pagina 21 dello stesso giornale sopra citato.

Nel 2016 i soldi sborsati per il gioco in provincia di Vicenza sono stati 1.096.760.000, vale a dire oltre un miliardo di euro, pari a euro 1.533 a testa per ciascun vicentino.

Nel conteggio sono comprese tutte le tipologie di gioco, che in tutto sono 47: dal Lotto al Gratta e Vinci, fino alle Videolottery e tutta la galassia del gioco on line. I ricavi dello Stato e dei concessionari sono stati circa 229 milioni di euro; il resto sono vincite.

Servono tanti discorsi per rendersi conto che la riduzione di un paio di ore al giorno (o anche di 3-4) delle aperture delle sale giochi non incide minimamente su questo grave fenomeno?

E, se non fosse lo Stato a gestirlo e a guadagnarci, ci penserebbero le organizzazioni malavitose: io non so se il problema si possa risolvere in qualche modo, ma mi è abbastanza chiaro come non lo si risolve.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

sentenza TAR Veneto 417 del 2018  

 

In materia di appalti, la sussistenza dei requisiti è censurabile dal giudice amministrativo anche nella fase di esecuzione del contratto

23 Apr 2018
23 Aprile 2018

In una recente sentenza, il TAR Torino ha lungamente argomentato sui criteri che fondano la giurisdizione amministrativa in materia di esecuzione del contratto di appalto: andando contro ad una parte della giurisprudenza, il Giudice afferma che non ci si può basare, per il riparto di giurisdizione, solamente sul criterio c.d. “cronologico”, dovendo invece guardare piuttosto ad uno sostanziale.

Il TAR arriva quindi ad affermare la propria giurisdizione basandosi sulla necessità per la P.A. di poter verificare il rispetto dei requisiti in qualsiasi fase, specie se, come nel caso in oggetto, ci sia stata una modifica del soggetto appaltatore, al fine di tutelare la procedura ad evidenza pubblica.

Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza

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Competenza del sindaco in materia di abbattimento di bovini infetti

23 Apr 2018
23 Aprile 2018

Il Tar Veneto specifica che il Sindaco può intervenire con propria ordinanza solo qualora l’allevatore non provveda alla macellazione di tutti gli animali infetti entro il termine fissato nel programma di abbattimento stabilito dal Servizio Veterinario.

Secondo l’art. 5, comma 2, dell’Ordinanza del Ministero della Salute del 28.05.2015, infatti, il Servizio veterinario ha la competenza a disporre l’abbattimento totale dei capi di bestiame malati ed il Sindaco, ai sensi dell’art. 8, comma 1, del Decreto Ministeriale n. 592 del 15.12.1995, può intervenire solo qualora l’allevatore non rispetti il termine stabilito dall’Ente competente.

Nel caso di specie, viene annullata un’ordinanza con cui un Sindaco ha ordinato la macellazione di 340 capi di bestiame, entro un termine nettamente inferiore rispetto a quello stabilito dall’ULSS.

Post di Erica Cunico – dottoressa in giurisprudenza

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Nell’ecosistema della laguna veneziana il vincolo paesaggistico vale anche per le zto A e B

21 Apr 2018
21 Aprile 2018

Il TAR spiega perchè nell'ecosistema della laguna veneziana il vincolo paesaggistico vale anche per le zto A e B.

La questione riguarda i comuni di Venezia, Jesolo, Musile di Piave, Quarto D'Altino, Mira, Campagna Lupia, Chioggia e Codevigo.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato 

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La limitazione dell’orario di un bar con ordinanza contingibile e urgente

20 Apr 2018
20 Aprile 2018

Il Comune interviene con ordinanza contingibile e urgente per disporre la chiusura anticipata di un bar, a fronte delle problematiche di convivenza civile tra gli avventori dello stesso e i residenti delle aree limitrofe, disturbati dalla musica ad alto volume e dal chiasso continuo fino a notte fonda.

Secondo il TAR Lombardia – Sezione di Brescia – il provvedimento dell'ente non è, però, legittimo.

Post di Diego Giraldo – avvocato

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