Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge sugli impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra
Pubblichiamo il testo della nuova legge
Pubblichiamo il testo della nuova legge
La Regione del Veneto ha attivato il Nuovo Portale Notifiche Cantieri che consentirà al committente o al responsabile dei lavori di assolvere in modalità telematica, prima dell'inizio dei lavori di apertura di un cantiere edile, all'obbligo di trasmissione della notifica preliminare all’Azienda Unità Socio-Sanitaria Locale e all'Ispettorato Nazionale del Lavoro territorialmente competenti, nonché, nel caso di lavori pubblici, alla Prefettura, secondo quanto previsto dallo specifico decreto legislativo.
Il portale è accessibile dal sito istituzionale della Regione attraverso l’autenticazione con SPID o CIE (carta identità elettronica).
Domani verrà discusso in Consiglio Regionale il Progetto di legge 97, nel testo che pubblichiamo, licenziato dalla Commissione, con modifiche, in sede referente ai sensi dell'art. 49 del Regolamento del Consiglio regionale del Veneto.
Il PDL 97 è relativo a "Norme per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra".
La terza commissione consiliare del Consiglio Regionale del Veneto la licenziato il progetto di legge unificato relativo alla promozione della istituzione delle comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumatori di energie rinnovabili che agiscono collettivamente
Il TAR Veneto dapprima ricorda in via generale che l’attività funeraria è compatibile con la zona residenziale, salvo non sia espressamente esclusa dagli strumenti urbanistici; ciò posto afferma che, in base alla l. R.V. n. 18/2010, l’ubicazione delle sale del commiato deve essere previamente definita nel Regolamento di Polizia Mortuaria, cosicché, in assenza di tale indicazione, non è possibile alcun insediamento.
Post di Alessandra Piola – avvocato
I dottori urbanisti Daniele Rallo e Luca Rampado (Consiglio Nazionale ASSURB - Associazione Nazionale Urbanisti, Pianificatori Territoriali e Ambientali), che sentitamente ringraziamo, ci inviano un articolo, che volentieri pubblichiamo, sulla proposta della Regione Veneto di modifica alla legge statale sulla distanza cimiteriale.
La Corte Costituzionale ha fissato per il 14 settembre 2022, relatore Navarretta, l'udienza sulla questione sollevata dal Governo sull'articolo 7 della legge della Regione Veneto 30 giugno 2021, n. 19, che ha aggiunto dell'art. 93-bis nella legge regionale 27 giugno 1985, n. 61, in materia di stato legittimo degli immobili.
Post di Daniele Iselle
Nel caso di specie, il Comune denegava un’istanza di condono per l’intervento di chiusura della terrazza mediante realizzazione di una struttura lignea, su di un immobile soggetto a vincolo paesaggistico ai sensi della l. 1497/1939 e dichiarata di notevole interesse pubblico (cfr. ad oggi art. 136, co. 1, lett. c e art. 157, co. 1, lett. c d.lgs. 42/2004).
Il TAR Veneto ha ritenuto legittimo il diniego, poiché:
- l’art. 3, co. 3 l.r. Veneto 21/2004 esclude espressamente la condonabilità degli aumenti di volumetria in area vincolata;
- era stato rilasciato il parere negativo vincolante della Commissione per la Salvaguardia di Venezia.
Post di Alberto Antico – avvocato
Approvato in Consiglio Regionale il Progetto di Legge Statale sull’aggiornamento - modifica dell’articolo 338 del Testo Unico sulle Leggi Sanitarie in materia di cimiteri e fasce di rispetto cimiteriale: il progetto verrà, quindi, inviato al Parlamento a Roma.
“Un progetto di legge statale per aggiornare e chiarire la normativa sulla definizione dei vincoli cimiteriali riguardo alle ‘fasce di rispetto’, cioè quelle distanze entro cui è vietato costruire a tutela delle esigenze igienico sanitarie, della sacralità del luogo nonché dell'interesse a mantenere un'area di possibile espansione del perimetro cimiteriale”.
Così i consiglieri regionali Marco Zecchinato e la presidente della Seconda Commissione Silvia Rizzotto (Intergruppo Lega – Liga Veneta), rispettivamente primo e secondo firmatario del disegno di legge approvato dall’aula consiliare.
“L’attuale normativa è ormai datata – ricordano i consiglieri – e le modifiche intervenute nel corso del tempo, così come le interpretazioni delle norme stesse, non rispondono più né agli scenari urbanistici attuali né alle esigenze che sono venute a crearsi nel tempo. Le fasce di rispetto cimiteriale sono ancora disciplinate da un Regio Decreto del 1934, oggetto di qualche aggiustamento, ma l’applicazione della norma comporta spesso criticità e limitazioni.
"Ad oggi non si può costruire nuovi edifici o ampliarne di esistenti nel raggio di 200 metri dal perimetro di un cimitero, e questo vale anche per quei cimiteri esauriti che ormai rivestono un valore storico testimoniale o di memoria. Negli anni però si sono succedute varie modifiche legislative che hanno modificato le distanze e comportato incertezza nell’interpretazione della norma. La nostra proposta di legge interviene nella definizione dei vincoli relativi a quei cimiteri già esistenti, ormai inglobati nelle città o nelle aree periferiche, prevedendo una fascia di 50 metri di inedificabilità per i comuni fino ai 20mila abitanti, e una fascia di 100 metri per quelli più grandi”.
“È poi fondamentale – proseguono i consiglieri - assicurare anche che tutti gli immobili esistenti possano essere oggetto di interventi antisismici o finalizzati al miglioramento energetico, che in molti casi consistono in ristrutturazioni che necessitano anche aumenti volumetrici per il raggiungimento degli standard più recenti di valorizzazione urbanistica. Con questo Pdl - concludono Zecchinato e Bizzotto - all’interno delle fasce di rispetto vengono consentiti interventi di recupero, di installazione dei servizi tecnici ma anche all’abbattimento delle barriere architettoniche, funzionali all’utilizzo dell’edificio esistente.
Una proposta che innalza del 20% la percentuale massima di ampliamento volumetrico per quelle costruzioni che sorgono all’interno dell’area di vincolo cimiteriale. Oggi sono cambiate anche le modalità di gestione dei cimiteri, è arrivato il momento di aggiornare la normativa statale”.
dettaglio-odg (il testo approvato è reperibile a partire dalla pagina 27, fatto salvo l'emendamento sotto riportato)
Il TAR Veneto ha affermato che la delibera di individuazione degli ambiti di urbanizzazione consolidata (AUC) ex art. 13, co. 9 l.r. Veneto 14/2017 (cd. legge sul consumo di suolo) è meramente ricognitiva dell’assetto urbanistico vigente sul territorio, perciò la sua eventuale impugnazione è carente d’interesse.
Post di Alberto Antico – avvocato
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