Incostituzionale la legge veneta sull’edilizia residenziale pubblica che poneva come requisito la residenza in Veneto per almeno 5 anni (anche non continuativi, nell’arco dei precedenti 10 anni)

24 Apr 2024
24 Aprile 2024

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 25, co. 2, lett. a l.r. Veneto 3 novembre 2017, n. 39 (Norme in materia di edilizia residenziale pubblica), nella parte in cui nega l’accesso all’edilizia residenziale pubblica a chi, italiano o straniero, al momento della richiesta non sia residente nel territorio della Regione da almeno 5 anni, pur se calcolati nell’arco degli ultimi 10 e maturati eventualmente anche in forma non continuativa.

Il requisito della residenza prolungata nella Regione non presenta alcuna ragionevole correlazione con il soddisfacimento dell’esigenza abitativa di chi si trova in una situazione di bisogno. Anzi, tale criterio contrasta con la circostanza per cui proprio chi versa in stato di bisogno si vede più di frequente costretto a trasferirsi da un luogo all’altro spinto dalla ricerca di opportunità di lavoro. Del resto, la permanenza per almeno 5 anni nella Regione, accertata nell’arco di un decennio, non induce a ritenere che vi sarà un futuro radicamento nel territorio, né serve a valorizzare il tempo dell’attesa nell’accesso al beneficio, esigenza che si può semmai riflettere nell’anzianità di presenza nella graduatoria di assegnazione.

Resta fermo il requisito della residenza anagrafica nel Veneto alla data di scadenza del bando di concorso.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’accordo tra una Regione e una Federazione di professionisti per acquisire prestazioni professionali

24 Apr 2024
24 Aprile 2024

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che l’Accordo di collaborazione stipulato tra la Federazione degli agronomi e la Regione Siciliana, nel quale la prima funge da intermediaria per individuare i professionisti agronomi che lavoreranno per realizzare gli obiettivi di un progetto, non è annoverabile tra i cd. accordi tra PP.AA. di cui all’art. 15 l. 241/1990 e all’art. 6, co. 5 d.lgs. 50/2016.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Pubblicazione sull’albo pretorio e termine per l’impugnazione delle delibere consiliari

24 Apr 2024
24 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha dichiarato irricevibile per tardività un ricorso avverso due delibere di un Consiglio comunale, presentato da un soggetto terzo rispetto ai destinatari di tali delibere, per essere stato introdotto oltre il termine di 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del Comune.

La pubblicazione prevista, per le deliberazioni degli enti locali, dall’art. 124 TUEL è rilevante per la decorrenza dei termini di impugnazione da parte dei soggetti non direttamente contemplati, né immediatamente incisi dagli effetti dell’atto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Selezione di progetti oggetto di pubblico finanziamento

24 Apr 2024
24 Aprile 2024

Il TAR Palermo ha affermato che nelle procedure dirette a selezionare i progetti da ammettere a finanziamenti pubblici, la valutazione degli stessi costituisca espressione di un’ampia discrezionalità tecnica, con conseguente insindacabilità del merito delle valutazioni e dei punteggi attribuiti dalla relativa commissione giudicatrice, ove non inficiate da macroscopici errori di fatto, da illogicità o da irragionevolezza manifesta.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Le Regioni non possono attribuire autonomamente ad alcuni soggetti la qualifica di agente contabile

24 Apr 2024
24 Aprile 2024

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge calabra che attribuiva autonomamente la qualifica di agenti contabili ai consiglieri di amministrazione e ai componenti del collegio sindacale, nominati dal Presidente della Regione o dai rappresentanti nelle assemblee sociali, delle società partecipate dalla Regione Calabria.

Le Regioni possono unicamente disciplinare l’assetto organizzativo interno della gestione societaria ed eventualmente gli ambiti della delega di amministratori e sindaci, ma non anche attribuire loro la qualifica di agente contabile (ottenendo così anche l’indebito effetto di allargare le ipotesi di giudizio di conto di spettanza della Corte dei conti). L’obbligo di rendere il conto delle partecipazioni sociali regionali dev’essere posto in capo agli Uffici della Regione stessa.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La creatività sanante

23 Apr 2024
23 Aprile 2024

Un grande Comune del Sud in materia di difformità edilizie segue un orientamento interessante e ingegnoso, che, peraltro, non sembra adeguatamente supportato dalla giurisprudenza.

Il Comune in sostanza ritiene che un edificio, se sia dotato della abitabilità rilasciata ai sensi dell'articolo 221 del R.D. n. 1265 del 1934, sia sempre legittimo (o sanato), perchè uno dei presupposti che il Sindaco doveva valutare per rilasciare tale abitabilità era che "la costruzione sia stata eseguita in conformità del progetto approvato". 

Quindi, se il Sindaco l'ha rilasciata, vuol dire che ha valutato l'esistenza del presupposto della conformità e, se ha sbagliato a ritenerlo sussistente, meglio per l'interessato.

Ingegnosità o forza della disperazione?

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

Violazione dei termini di conclusione del procedimento

23 Apr 2024
23 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato che la violazione dei termini procedimentali non determina – salvo ipotesi eccezionali in cui il termine sia espressamente qualificato come perentorio dalla legge – la decadenza del potere di provvedere e quindi l’illegittimità del provvedimento adottato tardivamente.

Inoltre, la rilevanza del ritardo a fini risarcitori resta neutralizzata, in caso di infondatezza della pretesa sostanziale avanzata dal privato, non essendo, allo stato, riconosciuta la risarcibilità di un danno da ritardo (da cd. “mero ritardo”) disgiunto dalla spettanza del bene della vita.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Preavviso di rigetto e procedure concorsuali

23 Apr 2024
23 Aprile 2024

Il TAR Palermo ha affermato che l’art. 10-bis l. 241/1990 esclude l’applicabilità dell’istituto della comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza alle procedure concorsuali. Nelle “procedure concorsuali” debbono ricomprendersi tutte quelle connotate dalla previa pubblicazione di un avviso di partecipazione, con la fissazione delle regole per ciascun partecipante e la successiva selezione delle domande.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Osservazioni del privato al preavviso di rigetto

23 Apr 2024
23 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha affermato che non sussiste un obbligo della P.A. di analitica confutazione delle deduzioni del privato introdotte ai sensi dell’art. 10-bis l. 241/1990, essendo sufficiente una motivazione complessivamente e logicamente resa a sostegno del provvedimento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Lo “sconfinamento” dell’opera pubblica

23 Apr 2024
23 Aprile 2024

Il TAR Veneto ha dichiarato che le presunte discrepanze fra la dichiarazione di pubblica utilità e le occupazioni materialmente eseguite (picchettamenti) configurano un’ipotesi di cd. sconfinamento, che ricorre in caso di realizzazione di un’opera pubblica su un terreno diverso o più esteso rispetto a quello considerato dai presupposti provvedimenti amministrativi di approvazione del progetto, espropriazione ed occupazione, la cui cognizione, involgendo la disamina di comportamenti di mero fatto e operazioni puramente materiali, è devoluta alla giurisdizione del G.O.

Post di Alberto Antico – avvocato

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