Author Archive for: SanVittore

Se la sanatoria dell’immobile compravenduto ritarda (di dodici anni) l’ottenimento dell’agibilità…

02 Set 2025
2 Settembre 2025

Nel caso di specie, la Corte d’appello rigettava la domanda di risoluzione del contratto di compravendita immobiliare proposta dal compratore, ritenendo che la ritardata consegna del certificato di agibilità dell’immobile non integrasse un inadempimento dell’obbligo previsto dall’art. 1477 c.c. nei confronti del venditore.

Il contratto di compravendita stipulato tra le Parti dava atto che non era stato ancora rilasciato il provvedimento edilizio in sanatoria dell’immobile e che, pertanto, non era stato rilasciato nemmeno il certificato di agibilità, che presuppone la regolarità urbanistica del bene. Il venditore assicurava che l’immobile aveva tutti i requisiti per il suo rilascio e si obbligava ad ottenerlo a sua cura e spese nei tempi di legge. La Corte d’appello riteneva che il ritardo nell’emissione del certificato di agibilità era dipeso esclusivamente dai tempi in cui era stata esitata la pratica edilizia. In effetti, una volta adottato il provvedimento in sanatoria, l’agibilità era ottenuta, dodici anni dopo la vendita.

La Corte d’appello ne concludeva che l’acquirente, essendo ben consapevole della pendenza della pratica di sanatoria edilizia e della necessità del suo completamento al fine del rilascio del certificato di agibilità, aveva acquistato il bene accettando il rischio di un suo possibile ritardo. Escludeva pertanto l’inadempimento del venditore, non potendogli imputare atti o omissioni cui ricollegare il suddetto ritardo, essendo esso addebitabile esclusivamente alla lungaggine dell’esito della pratica di sanatoria.

La Corte di cassazione civile (complice anche la formulazione dei motivi di ricorso scelta dal compratore) ha affermato che, una volta consolidatasi a livello processuale l’interpretazione del contratto per come suesposta, le conclusioni della Corte d’appello sono necessitate e condivisibili.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

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La qualificazione con riserva delle stazioni appaltanti

02 Set 2025
2 Settembre 2025

Il Dott. Riccardo Renzi ha redatto una nota sulla qualificazione con riserva delle stazioni appaltanti: disciplina, funzione e applicazione pratica alla luce della Delibera ANAC n. 315/2025.

Italia_Ius_La qualificazione con riserva delle stazioni appaltanti

Linee guida per la redazione dei Piani comunali e intercomunali di protezione civile – Release 2025

02 Set 2025
2 Settembre 2025

Con la D.G.R.V. n. 898 del 05.08.2025 (pubblicata nel B.U.R. n. 117 del 29.08.2025), si è incaricata la Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale della Regione del Veneto di elaborare un documento relativo all’aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei Piani comunali e intercomunali di protezione civile in vigore da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale.

Ricordiamo che con la D.G.R.V. n. 3315 del 21.12.2010, la Regione si è dotata di specifiche Linee guida per la redazione dei Piani comunali di Protezione Civile che hanno consentito la redazione di documenti informatizzati secondo precisi standard, garantendo una maggior utilità dello strumento pianificatorio, in particolare per le emergenze di natura sovracomunale.

Dal 2010 ad oggi sono state introdotte numerose novità legislative che hanno modificato il quadro di riferimento per la pianificazione di Protezione Civile.

Il d.lgs. 1/2018, cd. Codice della protezione civile, ha previsto all’art. 18 nuove norme in materia di pianificazione di protezione civile, demandando a specifiche direttive da adottarsi ai sensi dell’art. 15 del medesimo Codice, la disciplina di dettaglio relativamente alle modalità di organizzazione e svolgimento dell’attività di pianificazione di protezione civile e del relativo monitoraggio, al fine di garantire un quadro coordinato in tutto il territorio nazionale e l’integrazione tra i sistemi di protezione civile dei diversi territori, nel rispetto dell’autonomia organizzativa delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano.

L’art. 14, co. 1 l.r. Veneto 13/2022 prevede che la Giunta regionale definisca gli indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile delle Province, della Città Metropolitana di Venezia, degli Ambiti di protezione civile e dei Comuni, anche in forma associata, sulla base della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri di cui agli artt. 15 e 18 del Codice della protezione civile.

La D.G.R.V. 898/2025 è disponibile al seguente link:

https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=563650.

Post di Daniele Iselle

Modifica dell’importo dei canoni di concessione

02 Set 2025
2 Settembre 2025

Il TAR Veneto evidenzia che nei rapporti di durata, qual è una concessione in corso di svolgimento, si applica lo ius superveniens (anche se comportante modifiche peggiorative) ex art. 1339 c.c., con quindi possibile aggravamento dei canoni.

Nel caso di specie, peraltro, le modifiche normative riguardanti i canoni erano state comunicate al privato, che nulla aveva all’epoca contestato e/o impugnato.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Interesse pubblico per l’annullamento in autotutela di un titolo edilizio

01 Set 2025
1 Settembre 2025

Il TAR Veneto evidenzia che l’art. 21-nonies della l. n. 241/1990 richiede la sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale all’adozione dell’atto di annullamento in autotutela di un titolo edilizio, da compararsi con gli altri interessi in gioco, quello pubblico e quello dell’altro privato.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Interesse pubblico all’autotutela di un titolo edilizio nel caso di dichiarazioni non veritiere

01 Set 2025
1 Settembre 2025

In un’ipotesi di procedimento di annullamento di autotutela di un titolo edilizio, il TAR Veneto evidenzia che l’interesse pubblico dev’essere particolarmente motivato, considerati i palesi interessi dei privati: l’unica ipotesi di attenuazione dell’onere di motivazione è nel caso di un robusto interesse pubblico autoevidente, quale è la presenza di dichiarazioni non veritiere.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Interesse pubblico all’autotutela nel caso di abusi edilizi

01 Set 2025
1 Settembre 2025

Il TAR Veneto ribadisce che, nei casi di rilevanza e autoevidenza degli interessi pubblici (quale può essere l’ipotesi di accertati abusi edilizi), l’Amministrazione può soddisfare la richiesta di motivazione dell’interesse pubblico prevista dall’art. 21-nonies l. n. 241/1990 mediante il mero richiamo alle circostanze di fatto constatate e alle norme ritenute violate.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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La nozione di acque pubbliche e la relativa fascia di rispetto

01 Set 2025
1 Settembre 2025

Il Tribunale superiore delle acque pubbliche (TSAP) ha affermato che l’art. 96, lett. f r.d. 523/1904 è volto alla tutela dei corsi d’acqua, degli argini e degli elementi ripariali, imponendo in modo vincolato il divieto di costruire manufatti entro una fascia di rispetto la cui ampiezza può essere stabilita dalle discipline vigenti nelle diverse località; in assenza di queste, la distanza minima deve essere di 4 metri per le piantagioni e i movimenti di terreno e di 10 metri per le fabbriche e gli scavi. Il presupposto per l’applicazione del vincolo è la natura demaniale del corso d’acqua. È dunque necessario verificare se il greto o la valletta in prossimità delle opere e dei manufatti oggetto dell’ordinanza di demolizione rientrino tra le acque pubbliche, per le quali è applicabile il citato art. 96.

Costituiscono acque pubbliche e appartengono al demanio idrico le acque superficiali e sotterranee, indipendentemente dall’uso, incluse quelle convogliate o raccolte in invasi o cisterne, e anche le acque meteoriche, se confluiscono in corsi d’acqua pubblici. Infatti, l’art. 1 r.d. 1775/1933, pur originariamente basato sull’uso pubblico della risorsa, è stato superato dalle successive normative, tra cui l’art. 1 l. 36/1994 (ora sostituito dall’art. 144 d.lgs. 152/2006) e l’art. 1 d.P.R. 238/1999. Le acque non demaniali costituiscono un’eccezione e si limitano a quelle piovane non convogliate e ad alcune acque termali o per usi privati specifici.

La giurisdizione del TSAP, in sede di legittimità, si estende anche alle questioni relative alla demanialità delle acque quando la loro risoluzione sia necessaria per la decisione del ricorso vertente su interessi legittimi sul quale il medesimo Tribunale ha la giurisdizione (cfr. art. 197 r.d. 1775/1933).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Calcolo degli oneri di urbanizzazione e correzione degli eventuali errori commessi da parte del Comune

01 Set 2025
1 Settembre 2025

Il TAR Palermo ha affermato che la natura non autoritativa degli atti con i quali il Comune provvede alla determinazione degli oneri di urbanizzazione, atti non riconducibili all’espressione di una potestà pubblicistica, comporta che nell’ordinario termine decennale di prescrizione, decorrente dal rilascio del titolo edilizio, sia sempre possibile, e anzi doverosa, da parte della P.A., nell’esercizio delle facoltà connesse alla propria posizione creditoria, la rideterminazione del contributo, quante volte essa si accorga che l’originaria liquidazione di questo sia dipesa dall’applicazione inesatta o incoerente di parametri e coefficienti determinativi, vigenti al momento in cui il titolo fu rilasciato, o da un semplice errore di calcolo, con l’ovvia esclusione della possibilità di applicare retroattivamente coefficienti successivamente introdotti, non vigenti al momento in cui il titolo fu rilasciato.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Legittimazione e interesse a ricorrere

30 Ago 2025
30 Agosto 2025

Il TAR Veneto ricorda che la legittimazione a ricorrere postula l’esistenza di un interesse attuale e concreto all’annullamento dell’atto, che deve andare di pari passo con l’interesse a ricorrere, ossia l’esistenza di una lesione concreta e attuale al suddetto interesse del privato; entrambe tali condizioni dell’azione devono sussistere per l’intera durata del giudizio.

Ne deriva che al mero fatto di essere destinatari di un atto amministrativo non consegue necessariamente la legittimazione a ricorrere.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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